lunedì 5 agosto 2019

Fai parte di me


 
 
 
 
 
Lontano,
nel mondo sfuggente alle parole,
scritta con il colore dei sentimenti,
leggo la tua favola.

Racconta dell’armonia del tuo fiorire,
 delle tue incomprensioni,
della tua tenerezza nel scovar tesoro oltre i confini del pensare.

Dipingi irrequietezza con la dolcezza che ti distingue,
trasmetti coraggio e gioia d’esistere.

Ritocchi con l’arrendevole sorriso l’inquieta immagine dell’anima.

Respirerò la tua presenza ovunque tu vada.
Legherò la mia idea felice al tuo meraviglioso essere.
 
Fai parte di me.

lunedì 15 luglio 2019

Il sentimento d'amore


 
 
 
 
 
Spesso sento parlare dell’amore come sentimento.
Certamente è un essere dell’uomo ma NON è un sentimento. 

Il sentimento è un “sentire dall’anima”, un moto dello spirito umano. 

Il sentimento è caratterizzato da dinamicità, transitorietà ed è molto condizionato dall’umore e ancor più, dalle condizioni fisiche. 

L’amore deve essere attività libera e razionale dell’anima, condotta senza aspettative e interessata soltanto allo stare bene insieme. 

Chi ama, sceglie di amare e si adopera di conseguenza. 

La capacità di amare, quindi, è legata alla maturità dell’essere e alla brillantezza del suo vivere.

Quest'ultime condizioni non sono facili da riscontrare.

giovedì 21 marzo 2019

Sospeso nel pensare



 
  
Incantato, i miei occhi fissano il vuoto.

Intrecci di pensiero avvolgono la mente.

Un'immagine si solleva dalle confuse radici della consapevolezza.

Resto d'un tratto prigioniero di desideri 

indeboliti dalle poche convinzioni.

E come in uno specchio,
vedo me stesso,
 scomposto.

Scivolano su contorni di un corpo 
che mi accompagna, ma che non è mio,
i ricordi traslucidi di nostalgia.

Una folata di vento mi accarezza.


Gli ultimi brandelli di speranza 
si spargono sul viso.

C'è ancor tempo per far vivere il mio sorriso.




giovedì 17 gennaio 2019

La cultura

 Immagine di copertina


La cultura, il vasto sapere sono prerogative che rendono l'uomo grande ... se i benefici che ne derivano si applicano per conseguire una sua educazione alla vita reale in linea con i principi umanitari, altrimenti diventano vettori di egoismi e sopraffazioni.

giovedì 1 novembre 2018

Vola Pensiero mio

Risultati immagini per volare

Vola mio pensiero.

Vola sui giudizi.

Cavalca idee impossibili.

Di te sono sicuro.

Sei mio, ma non appartieni al mio corpo.

Mi affanno a trovarti una casa ...
perchè abiti tra l'indifferenza di molti.
 
Anche intrappolato tra i denti ... 
non cadere per terra.
Non fai rumore e non c'è nessuno che ti raccoglie.

Non fermarti a cercar logica.
Continua a parlare con il cuore!

Regalami emozioni .... 
perché è l’unico modo per trascinarmi in volo.


lunedì 24 settembre 2018

Domani sarò diverso.


 
 
 
 
 
Domani sarò diverso.

Oggi sono come ieri.

Raccolgo piccoli pezzi del passato
per far il mio presente.

Domani sarò diverso ...
perché avrò dimenticato.

Oggi mi accontento dell’illusione.

Domani sarò diverso ...
perché la speranza mi blandirà.

Oggi resto con me stesso.
Unica persona a cui ho dato fiducia.

lunedì 10 settembre 2018

Discutere

Discutere della vita con le persone che la consumano, è come parlare della loro testa staccata dal corpo!

Qualunque significato che non sia riferito ai momenti in cui la stessa testa è attaccata al corpo, rimane sospeso nell’aria delle possibilità, vagamente imbevuto di consapevolezza. Purtroppo, in quei momenti ci si dimentica di averla. 

Questa parte del corpo posta più in alto di tutte, contiene il cervello: fiore all’occhiello della specie umana. La perfetta biologia nasconde la sua importanza e invita il suo possessore a trattarla come una suppellettile funzionale da mostrare come oggetto corporeo di contemplazione. 

Le giovani ragazze perdono tempo e denaro per fornirle tutte le cure estetiche. Capelli impagliati in forme stravaganti, labbra rosse richiamanti desideri liberamente immaginabili, polvere paradisiaca nascondente antipatiche imperfezioni della pelle e infine, i contorni occhi disegnanti albe boreali o tramonti romantici, delineano un viso scolpito sulla testa contenitore dell’unico oggetto impossibile da truccare.

Il centro direzionale del nostro corpo mostra e dispone durante la giovane età, recalcitra a delegare il suo potere, recalcitra a formarsi attraversa la disciplina dello studio; gode nel compiacere di se stesso, annegando nella presunzione. 

La funzionalità è strettamente legata a un automatismo stabilito per immagini riflesse che alcuni chiamano intuito, ma che corrisponde, in maniera meno nobile, all’imitazione per istinto degli animali. 

Con il passare del tempo, insieme al bussare della biologia non più perfetta, l’uso del pilota automatico per governare le attività della vita diventa sempre meno pratico e poco piacevole. 

I mal di testa, i vuoti di memoria, le distrazioni, i capelli bianchi (per quelli che rimangono), ti costringono a “pensare”.

Si procede come l’operato di un ragioniere facendo conti con le risorse accumulate durante il corso della vita e come per miracolo, siamo sempre più attenti a ciò che ci succede intorno. 

Ci rendiamo conto che la testa ha un altro funzionamento e che essa non è l’unico centro servizi. Scopriamo il “cuore”, la saggezza, i piaceri della consapevolezza.

Infine, ci sentiamo traditi quando, potendo offrire tanto, rivediamo nei nuovi giovani gli stessi peccati commessi da noi in un tempo lontano.

Ci scopriamo passivi ma con un cuore pieno di energia che vuole volare lontano dal nostro corpo.

mercoledì 25 luglio 2018

Bontà falsa

Nella vita quotidiana tutti sperimentiamo un tipo di bontà che con l’essere buono non ha nessuna relazione.

Si tratta di una bontà confezionata su un modo particolare di vivere le relazioni sociali, utili per lenire un dolore psicologico derivante da un’infanzia carente di vero amore.

Coloro che sono colpiti da questa malattia dell’anima vivono un dissidio interiore che spesso non si spiegano e adducono motivazioni legate a condizionamenti subiti dall’esterno. 

Questi sfortunati vivono strettamente dipendenti da come si comportano gli altri e di conseguenza, giustificano così le loro reazioni.

Alcune volte si rendono conto dei modi scorretti che assumono ma si riparano sotto la coltre del diritto a reagire.

Potete individuarli molto facilmente perché appaiono molto disponibili, quasi ubbidenti ai vostri consigli o desideri.

L’analisi più profonda della situazione conduce sempre a scoprire un loro rendiconto nascosto, un privilegio ottenibile, una “vendita” dell’immagine della bontà. 

Le vittime dei falsi buoni scoprono a posteriori gli effetti negativi delle azioni fraudolenti per cui normalmente, i poveri malcapitati si sentono traditi, ingannati, delusi, debilitati anche a rivalersi. 

Potreste chiedere conto a questi personaggi delle loro azioni, ma otterreste risposte puerili, inconsistenti, quasi che tutto derivasse da equivoci, frutto di scelte non intenzionali.

Vi consiglio di sorridere davanti alle piccole vendette orchestrate da loro; riflettendo scoprireste quanto impegno, tempo ed energia consumano per conseguire bassi risultati.

I falsi buoni sono costretti a vendere la loro serietà e a rimanere bloccati a un’età infantile che giornalmente si scontra con quella del loro aspetto fisico.  

I falsi buoni non dimenticano un presunto torto subito, lo erigono ad onta da lavare, a vendetta da consumare.

Incontrando un falso buono, offrite la possibilità di uscire dal circolo vizioso che non gli consente di esprimere la sua tenerezza interiore. 

Uno dei modi per aiutarlo consiste nel manifestare un’amicizia diversa da quella a cui è stato abituato dalle sue debolezze; noterete molto impaccio e avrete disinnescato una trappola tesa non soltanto alla vostra persona.


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