Vivi come se dovessi morire domani. Impara come se dovessi vivere per sempre. (Gandhi)
mercoledì 27 dicembre 2023
Essere normali
martedì 26 dicembre 2023
La carezza dell'illusione
Ardo al passar del fiume lento.
Inerte per altrui volontà, arretro lento il pensiero.
Sottil speme per frugar risposte a mal riposte remore.
Son grande per la punta dello spillo.
Son alto per la foglia cadente.
Son macigno per la cadunca specie.
Orgoglio compatta lo spirito debole,
e allo stringer del pugno,
di ragionar m'approccio.
Allor, che il vento
d'illusione mi accerezza.
lunedì 25 dicembre 2023
Lo stato primario dell'anima
A volte non hai solo bisogno di restare solo, ma di trovare qualcosa di cui non sai cosa sia di preciso, mentre sei convinto che ti manchi.
Questo desiderio ti prende, sai che non scoprirai mai la sua origine e nonostante tutto insisti a trattenerlo.
Sarà forse una sorgente d'acqua dolce nascosta all'interno del corpo, da dove attingere sorrisi per stimolare il cuore e poi sentirsi staccati.
Ogni pensiero stupido si stacca dalla mente e cade come le foglie secche ignorate dal suo albero.
Si comprende che esistono realtà che vanno vissute con lo stato primario dell'anima: l'amore.
domenica 24 dicembre 2023
La grande bugia
L’uomo in sé fa parte della natura e come tale, eredita le sue proprietà: limitazione, finitudine, imperfezione.
sabato 23 dicembre 2023
Libertà nascosta
Il perdono è dei Santi.
Gli uomini hanno il diritto di odiare.
venerdì 22 dicembre 2023
All'ombra dell'albero
Pensar felice
Eterno tormento per un cuor vago.
Ombre d'uomo fan leva ad un cauto esistere.
Ma per altre fonti l'anima si muove.
Or ferma or gaudente,
scioglie desideri in speranze senza misure.
Allor che di vagar il tempo chiede conto,
il ritrovar le tasche vuote
lascia risuonar campane mute.
Rintocchi di rammarico
Ignaro o
illuso,
stringo nell’anima
il pensar felice.
Unica certezza
sfuggita al mondo del non essere.
giovedì 21 dicembre 2023
Convinzioni sbagliate
Marco usava l’autobus per recarsi all’università per cui si muoveva nei soliti ritmi dell’abitudine e incontrando le stesse persone che per vari motivi prendevano l’autobus a quella stessa ora.
Una mattina assistette a una scena che lo occupò mentalmente per molto tempo dopo.
Sul mezzo pubblico c’era un ragazzo accompagnato da sua madre. Probabilmente quel ragazzo doveva avere qualche problema di instabilità mentale, per questo motivo viaggiava accompagnato dal genitore.
Marco lo vedeva abbastanza spesso su quella linea mattutina.
Chi lo avesse visto per la prima volta, si sarebbe stupito nel vederlo sempre indaffarato a cercare qualcosa sotto i sedili.
Quel giorno, però, l’autobus era piuttosto affollato e lui stava in piedi. Non si capì come, ma fu evidente che il ragazzo si ritrovò senza una cinghia a cui aggrapparsi. Di fronte a lui, nel pochissimo spazio libero, c’era una bella ragazza in abiti piuttosto succinti.
Marco, da dove era seduto, verso il fondo dell'autobus, poteva osservare la scena. Vide il ragazzo agitarsi; le sue mani si contraevano. Alla fine non resistette e allungò entrambe le mani verso la vita della ragazza.
Per fortuna, un liceale si accorse di cosa stava succedendo; afferrò per polso il ragazzo e lo trascinò lontano dalla donna, prima che portasse a termine il suo intento.
La ragazza non si accorse di nulla. La mamma del ragazzo, invece, senza conoscere il motivo del gesto del liceale, cominciò ad urlare, vomitando fiumi di parolacce e rivendicando una presunta insensibilità per le persone con disabilità.
Il liceale non reagì, sia perché lo ritenne inutile e antipatico da spiegare, sia perché era giunto a destinazione e stava per scendere dall’autobus. La Signora continuò a sbraitare anche dopo che l’autobus riprese a muoversi.
Marco non potette evitare una sua riflessione:
“I giovani desiderano il sesso. Questo è perfettamente naturale. Però, essere handicappato ... che sia fisicamente o mentalmente... non dovrebbe renderlo diverso; non gli si dovrebbe consentire di fare qualunque cosa. Evidentemente quella signora era convinta che a suo figlio fosse riservato per diritto un trattamento speciale indipendentemente dal tipo di azione intrapresa.
Quando si tratta di sesso, le persone portatrici di handicap sotto certi aspetti non sono diverse dalle altre. La madre di quel ragazzo si era comportata da idiota perché aveva reagito senza capire che cosa il figlio stesse facendo; aveva ignorato la realtà di quel momento.
Mi dispiace dirlo senza mezzi termini. Ma purtroppo è così! Il mondo, è pieno di idioti.
Comunque. Qual è il punto della questione?
Ci si dovrebbe sforzare a vedere le cose per come sono.
La realtà è la realtà … ed è inconfutabile!
Occorre aprire gli occhi, ma soprattutto la mente.
Si sa che Il mondo è PIENO di cose che non si capiranno mai.
Se si lascia che le convinzioni limitanti diventino pregiudizi si rischia di restringere ancora di più la mente."
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