mercoledì 27 dicembre 2023

Essere normali

 

 
Esprimere un pensiero, è anche mostrare un riflesso dei propri convincimenti.
 
Parlare di frutta, per un fruttivendolo è un fatto assolutamente normale.
Parlare di rapina a una banda di ladri è un fatto poco sorprendente.
Parlare di sesso ai giovani in ricerca delle prime esperienze è naturale.
Il contesto rende “ovvio” uno stesso pensiero che altrove può far scalpore.

La morale di questa premessa è di secondo piano.

Il concetto più importante è legato al fatto che la natura umana si convince sulla “normalità” di un evento (indipendentemente dal giudizio), se lo rileva ripetutamente tra i suoi simili.

Per esempio, se da domani decidessi di camminare gambe all’aria, in un primo momento tutti mi prenderebbero per pazzo, ma se convincessi qualcuno a imitarmi, i pazzi sarebbero due.
Aumentando i miei imitatori, nascerebbe prima il dubbio sulla mia reale pazzia, e poi, la voglia di imitarmi assumerebbe il tono dello scherzo.
Continuando ad aumentare i miei seguaci, una pacata tolleranza sostituirebbe il dubbio e l’imitazione precedente si tradurrebbe in “moda”.
Quando il numero dei miei seguaci diventa considerevole, io sarei elevato a santone, precursore di idee innovative.

Questa teoria incide ancora più profondamente se la maturità degli individui è bassa o è in formazione (bambini).

Può capitare che una donna si denudi fino a mostrare le sue bellezze più intime e usarle provocatoriamente per fini non molto nobili, e allora, il giudizio prende banco poichè la normalità è stata violentata.  
Può capitare che si manchi di rispetto tra persone solitamente bene educate, e allora, l'evenienza vuole il conforto del giudizio. Anche in questo caso, la normalità ha subito uno scossone.

In sintesi, l'arrivo del giudizio è il sintomo di una normalità scossa e l'inizio di una nuova colonizazzione dell'apparire normale.

martedì 26 dicembre 2023

La carezza dell'illusione

 


Ardo al passar del fiume lento.

Inerte per altrui volontà, arretro lento il pensiero.

Sottil speme per frugar risposte a mal riposte remore.

Son grande per la punta dello spillo.
Son alto per la foglia cadente.
Son macigno per la cadunca specie.

Orgoglio compatta lo spirito debole,
e allo stringer del pugno, 
di ragionar m'approccio.

Allor, che il vento 
d'illusione mi accerezza. 

 

lunedì 25 dicembre 2023

Lo stato primario dell'anima


A volte non hai solo bisogno di restare solo, ma di trovare qualcosa di cui non sai cosa sia di preciso, mentre sei convinto  che ti manchi. 

Questo desiderio ti prende, sai che non scoprirai mai la sua origine e nonostante tutto insisti a trattenerlo.

Sarà forse una sorgente d'acqua dolce nascosta all'interno del corpo, da dove attingere sorrisi per stimolare il cuore e poi sentirsi staccati.

Ogni pensiero stupido si stacca dalla mente e cade come le foglie secche ignorate dal suo albero.

Si comprende che esistono realtà che vanno vissute con lo stato primario dell'anima: l'amore.

 

domenica 24 dicembre 2023

La grande bugia


L’uomo in sé fa parte della natura e come tale, eredita le sue proprietà: limitazione, finitudine, imperfezione.

La materia si colloca nel contesto come espressione delle proprietà menzionate.
L’uomo è materia e da questa, nella forma più libera, potremmo ricavare l’anima.
In un certo senso, possiamo pensare all’anima come esalazioni della materia. 
L’anima quindi è sempre se stessa, ma a causa delle proprietà d’esistenza (sopra accennate) è costretta ad essere materia e a subire la dittatura della segregazione in parti.
Per dimostrare tutto questo, basterebbe convincersi che l’esistenza del finito rende inesistente l’infinito e viceversa.
Se vogliamo esistere dobbiamo dimenticarci del concetto di infinito e ammettere l’ineluttabilità del “FINIRE” come sponda all’idea di “INIZIO”.
Dobbiamo ammettere la “MORTE” condizione alla “NASCITA”.
Gli estremi di questo segmento debbono collocarsi in una ideale sequenza ordinata chiamata “TEMPO”.
 
Fantasticare sugli estremi è meraviglioso perché tra questi l’umanità ha costruito la fisica che in ultima analisi è il placebo per una razionalità che raffina se stessa in un gioco che affascina la vita.

Per questo motivo, l’essere umano si attacca alla vita con il suo respiro con le sue emozioni immaginandola una sola ma che in fondo si rivelerà una grande bugia. 

sabato 23 dicembre 2023

Libertà nascosta

 

Uno dei miei valori di cui volentieri mostro fede ed entusiasmo è la LIBERTA’. 

Non mi riferisco alla libertà intesa come assenza di impedimenti fisici, impossibilità di muoversi, di decidere per se stessi, esprimersi, e in definitiva, di esserci come essere umano; queste sono necessità connesse alla natura umana, esattamente come mangiare, bere e dormire.

Immagino che se io andassi in giro con un cartello su scritto: “Viva la libertà di mangiare e bere”, e non mi facessi credere un barbone, un disperato o con un termine elegante, un senza tetto, tutti mi guarderebbero come se fossi un matto e forse, suscitando compassione, farei raccolta di viveri.

La minaccia della libertà su cui voglio guidare la vostra attenzione è quella più fine, quella che potrebbe distruggere anche la vita di colui che vive nel lusso. 

Si tratta di quella minaccia che è determinata dai riflessi delle azioni eseguite dagli altri. 

Queste proiezioni negative di energia nella nostra sfera, sono provocatoriamente irradiate per rivoluzionare il nostro mondo interiore e farci assumere decisioni improprie o condividere idee che in altri momenti avremmo considerato inconsistenti.

Per esempio, se assistessimo a una scena di prevaricazione, il nostro istinto ci imporrebbe di parteggiare per la vittima e se questa si dimostrasse debole, incapace di difendersi, scatterebbe automaticamente rabbia e odio. 

Qualunque azione che si intraprendesse successivamente sarebbe giustificata dalla causa generatrice dell’odio.

Se riflettente per qualche minuto, converrete con me che si tratta di vera violenza, attinente alla sfera interiore. In ultima analisi, ci troviamo di fronte a una minaccia della LIBERTA’ di altissimo valore e cioè quella di scegliersi la serenità come opzione di vita.

Qualcuno potrà obiettare chiedendomi come sia possibile cautelarci, mantenendosi impassibili in quelle scene dove estraniarsi significherebbe vigliaccheria o nel caso migliore apparire come colui che se ne infischia.

La ricetta, io non sono riuscito ancora a trovarla però una frase letta occasionalmente aiuta a fornire uno spunto:
Il perdono è dei Santi.
Gli uomini hanno il diritto di odiare.
Tradotto nel mio modo di vedere:

Io non sono Santo, o comunque i Santi sono pochissimi, per cui, lasciatemi una consolazione quando qualcuno, minacciando la mia libertà interiore, mi fa odiare: esercito un mio diritto!

venerdì 22 dicembre 2023

All'ombra dell'albero

 

 
Sopite immagini colorano idee.

Un sorriso si espande su labbra allegre,
 a praticar verbo straniero.

Pensieri che son or ricordi,
gonfiano polmoni in sospiri per il tempo che va.

Un viso ameno rallenta la scena.

Dipinto dai capelli rossi, furoreggia ancor il fresco brio.

Sobbalza l’animo per quel ragazzo
che della sua vita fa avventura.

Evoca speranza al virgulto
a cui, per pochi attimi,
 un albero ha fatto ombra. 

Pensar felice

 


Non  so dir altro che disquisir d'Amor.
Eterno tormento per un cuor vago.

Ombre d'uomo fan leva ad un cauto esistere.
Ma per altre fonti l'anima si muove.

Or ferma or gaudente,
scioglie desideri in speranze senza misure.

Allor che di vagar il tempo chiede conto,
il ritrovar le tasche vuote
lascia risuonar campane mute.

Rintocchi di rammarico 
 spengono il brio al fato bendato.

Ignaro o illuso,
stringo nell’anima il pensar felice.

Unica certezza sfuggita al mondo del non essere.

 

giovedì 21 dicembre 2023

Convinzioni sbagliate

 

Marco usava l’autobus per recarsi all’università per cui si muoveva nei soliti ritmi dell’abitudine e incontrando le stesse persone che per vari motivi prendevano l’autobus a quella stessa ora.

Una mattina assistette a una scena che lo occupò mentalmente per molto tempo dopo.

Sul mezzo pubblico c’era un ragazzo accompagnato da sua madre. Probabilmente quel ragazzo doveva avere qualche problema di instabilità mentale, per questo motivo viaggiava accompagnato dal genitore.

Marco lo vedeva abbastanza spesso su quella linea mattutina.

Chi lo avesse visto per la prima volta, si sarebbe stupito nel vederlo sempre indaffarato a cercare qualcosa sotto i sedili.

Quel giorno, però, l’autobus era piuttosto affollato e lui stava in piedi. Non si capì come, ma fu evidente che il ragazzo si ritrovò senza una cinghia a cui aggrapparsi. Di fronte a lui, nel pochissimo spazio libero, c’era una bella ragazza in abiti piuttosto succinti.

Marco, da dove era seduto, verso il fondo dell'autobus, poteva osservare la scena. Vide il ragazzo agitarsi; le sue mani si contraevano. Alla fine non resistette e allungò entrambe le mani verso la vita della ragazza.

Per fortuna, un liceale si accorse di cosa stava succedendo; afferrò per polso il ragazzo e lo trascinò lontano dalla donna, prima che portasse a termine il suo intento.

La ragazza non si accorse di nulla. La mamma del ragazzo, invece, senza conoscere il motivo del gesto del liceale, cominciò ad urlare, vomitando fiumi di parolacce e rivendicando una presunta insensibilità per le persone con disabilità.

Il liceale non reagì, sia perché lo ritenne inutile e antipatico da spiegare, sia perché era giunto a destinazione e stava per scendere dall’autobus. La Signora continuò a sbraitare anche dopo che l’autobus riprese a muoversi.

Marco non potette evitare una sua riflessione:

“I giovani desiderano il sesso. Questo è perfettamente naturale. Però, essere handicappato ... che sia fisicamente o mentalmente... non dovrebbe renderlo diverso; non gli si dovrebbe consentire di fare qualunque cosa. Evidentemente quella signora era convinta che a suo figlio fosse riservato per diritto un trattamento speciale indipendentemente dal tipo di azione intrapresa.

Quando si tratta di sesso, le persone portatrici di handicap sotto certi aspetti non sono diverse dalle altre. La madre di quel ragazzo si era comportata da idiota perché aveva reagito senza capire che cosa il figlio stesse facendo; aveva ignorato la realtà di quel momento.

Mi dispiace dirlo senza mezzi termini. Ma purtroppo è così! Il mondo, è pieno di idioti.

Comunque. Qual è il punto della questione?

Ci si dovrebbe sforzare a vedere le cose per come sono.

La realtà è la realtà … ed è inconfutabile!

Occorre aprire gli occhi, ma soprattutto la mente.

Si sa che Il mondo è PIENO di cose che non si capiranno mai. 

Se si lascia che le convinzioni limitanti diventino pregiudizi si rischia di restringere ancora di più la mente."

 

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