venerdì 18 gennaio 2013

Due casi di falsi Terrestri e di veri EXTRAterrestri








LUIGI: L’animo umano si apre in tutta la sua semplicità e schiettezza, in esso si realizza, anche se per brevi momenti, l’universalità dell’essere, lo scintillio di una stella tra le infinite dell’universo.

L’uomo è costretto a specchiarsi nelle acque in corsa del fiume dell’esistenza e l’immagine che ottiene non ha contorni precisi; a volte si riconosce un angelo, a volte un lupo.

ETT: Credo che dobbiate tenere conto di una verità incontestabile e della quale rispondo anch’io in qualità di extraterrestre.

L’universo, aldilà del bene e del male, oltre le cause o motivazioni, esiste. 

Esistendo per se, in se e in qualunque dimensione, non può annichilirsi in un nulla, quale contraddizione di se stesso.

Per tale premessa, esso non può che mostrarsi a indistinguibili presenze come voi umani, in altra forma o sostanza che non sia traducibile in Bene. 

Pertanto, l’uomo come prodotto infinitesimale di tale sistema non può essere cattivo. 

La cattiveria è una vostra invenzione e in particolare di quella categoria di uomini pigri.

L’amore, focolare del bene, costa fatica all’uomo che trova più comodo essere amato anziché amare.

Riconosco che è più facile puntare il dito verso il cattivo per distrarsi da considerare che ognuno di voi potrebbe esserlo se fosse abbandonato dai suoi stessi simili.  


giovedì 17 gennaio 2013

Scoprir l'amore




Il perdurare del minuto è nuvola 
sull’anima intenta a dimenticar se stessa.

Osservo distante, 
col cuor fermo,
 l’accorciar della vita.

Fidente che il cielo torni celeste,
altre nuvole s’apprestano.

Antiche speranze si muovono.

Immutabili orizzonti celano l’imperscrutabile futuro.

Certezze semoventi vacillano su presunte convinzioni.

Tempo verrà!

Quale tempo?

Confuso, lo  spingo tra i confini dei sogni.

Allor, sopito, cammino trasognato
e con lo sguardo basso,
puntato a terra per non ruzzolare,
sono servo di ventura.

Ah, nuvola ingannatrice!

Tu rubi spazio al sole e addormenti il mio ardore.

Domani, cielo, ti cancello!

Ti porto via con tutte le tue stelle,
perché buio non voglio 
or che Amor m’illumina.

lunedì 14 gennaio 2013

Stasera no (poesia offerta a ETT)




LUIGI: Preferisco puntare l’attenzione su ciò che di straordinario l’uomo può fare. 

Sai che cos’è una poesia?

ETT: un insieme di parole così ben messe che ti commuovono, vero?

LUIGI: Cruda definizione, però efficace!

Una poesia è il dialogo a tu per tu con due cuori umani in cui si mostra l’essenza più bella dell’umanità. 

Ti offro una prova con questa poesia.

L’autrice è una mia amica, Paola Bosca, dotata di una così grande sensibilità che potresti sentirla anche tu, alieno.


Questa stasera non venire,
non ho acceso la stella.


Questa sera
non sono bella.


La notte ha inghiottito il mio sole,
gemo nell'urlo di un passato.


Stasera cucio i ricordi,
immersa nella trama,
 il dolore mi violenta,
lo farò tacere,
sfiancato di me affogherà nel torpore di un orgasmo.


questa notte piangerò sulla spalla della luna.


Domani,
domani portami quel fiore che non conosco,
la sua luce mi aprirà al nuovo desiderio.
 
Domani,
domani Biancaneve sorriderà ancora.
 
 


Uno dei problemi umani.




LUIGI: Amico mio, devo confessarti un problema dell’umanità. 

La nostra sete di sapere, la voglia di correre col pensiero e di percorrere strade inusuali, ci rende simile ad una spugna, contentissima di bagnarsi nell’acqua ma consapevole di non poterne trattenere più del suo stesso volume. 

Riflettendo in merito, la triste constatazione padroneggia lo spirito e, come la spugna, la ragione dispera, vedendo cadere acqua a grandi gocce e rimanere impotenti nel opporsi alla loro fuga, essendo ben consapevoli che è impossibile contenere il mare.  

I tuoi consigli discendono dall’osservazione del nostro corpo, per quali riconosciamo chiaramente la loro importanza ma che invece, svalutiamo, perseverando con vecchie abitudini, ignorando il prezioso sapere. 

Certamente, il nostro modo di fare non sempre corrisponde a quanto razionalmente ammettiamo. 

La nostra letteratura è piena di aforismi, proverbi, perle di verità, guide spirituali e nonostante questo, molti di noi umani si comportano come miserabili e autolesionisti. 

Nella vita degli umani, conoscere una verità non comporta la sua automatica applicazione. 

Siamo come pecore che pascolano lungo il letto di un fiume, sempre pronte ad abbeverarsi ma con la continua voglia di brulicare tra l’erbetta fresca.

ETT: Effettivamente, da questo punto di vista, devo ammettere che siete strani!
La vostra società contiene contraddizioni che persino ad un extraterrestre appaiono ingiustificabili.

Per esempio, come potresti spiegarmi  un prete pedofilo, un marito che ammazza la moglie, un figlio che uccide i genitori e … …. …

LUIGI: No, ETT, non continuare, altrimenti la vergogna potrebbe colorare di rosso il mio viso.

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