Una
delle abitudini o necessità ( decidete voi ) diffuse nella nostra società e quella
di possedere un conto bancario.
Qualche
poveraccio avrebbe da indispettirsi per quanto sto per dire, ma promettendo di
non insistere molto su questo argomento,
mi permetterei di usare tale rifermento per riflettere su un concetto
apparentemente immaginario e al quale ci riferiamo solitamente con le parole “cortesia”,
“gentilezza”.
Sono
convinto che se fossimo sempre coscienti sul fatto che un atteggiamento aperto,
gioviale, improntato sull’essere positivo, propositivi e onesti con il prossimo,
costituiremo un piccolo paradiso terrestre personale che trascineremmo ovunque la
nostra persona si sposti.
Vi
sarà certamente capitato di avvistare da lontano un amico che definiamo
simpatico.
Provate a focalizzare l'attenzione sulle vostre reazioni assunte in quel momento.
Concorderete
con me che il sorriso è il primo sintomo che appare sul vostro viso.
Inconsapevoli,
tendete a direzionarvi lungo la traiettoria di congiunzione con il vostro amico
e contemporaneamente, le braccia si muovono allontanandosi dal corpo, speranzose
di un imminente e possibile abbraccio.
Questo
meraviglioso scenario si compone perché il vostro amico è un conto bancario
emotivo dal quale, in questo momento state prelevando emozioni.
Sarebbe
bello immaginarci circondati dai conti bancari emotivi sui quali, attraverso i
nostri comportamenti predisponenti, gentili, affabili e comprensivi, riusciamo
a depositare continuamente credito emotivo per poi disporre di una grande
riserva di fiducia e stima.
Nei momenti bui della vita queste banche speciali
sono sempre a disposizione, pronte a restituire ciò che nei momenti di abbondanza
avevamo depositato.
Sorridendo
ripercorriamo la pubblicità televisiva promossa da qualche banca on-line che,
con obiettivo diverso, vorrebbe ricalcare questo mio pensiero.
Ditemi
quanti amici avete?
Oppure,
quanti conti emotivi avete acceso nella vostra vita?
La
considerazione più sensazionale che si potrebbe evidenziare costituisce il
fatto che ciò che si deposita non costa nulla ed è sempre in abbondanza, ma che
si trasforma un farmaco salvavita nei momenti più inattesi della nostra vita.
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