Quest'anno sono già morte quasi 1800 persone cercando di attraversare il Mediterraneo. Ora l'UE ha finalmente un piano per salvarle, ma alcuni Paesi minacciano di bloccarlo. Secondo gli esperti è fondamentale dimostrare un grande sostegno popolare. Unisciti ora e chiedi che l'Europa metta subito fine alla sua vergogna più grande:
Firma la petizione
Vivi come se dovessi morire domani. Impara come se dovessi vivere per sempre. (Gandhi)
martedì 16 giugno 2015
Una vergogna europea - pochi giorni per fermarla
sabato 13 giugno 2015
Buone vacanze, ragazzi.
Un anno
scolastico è finito.
No, non è un
momento di gioia.
È l’occasione
per vivere il dolce-amaro.
Nei cuori
dei prof si agitano contrastanti sentimenti.
Loro vi hanno
visto tutte le mattine puntuali alle otto.
Si sono preoccupati
per voi fino all’ultimo minuto dell’ultima campana.
Vi conosco
uno per uno.
Hanno notano
i vostri cambiamenti così come si sono presentati mentre la maturità si
annunciava.
Sono stati
spettatori privilegiati dei momenti di grande intensità.
Personalmente,
ma credo che posso riferirmi alla grande maggioranza dei prof, vi garantisco
che non sono mai stato stanco di ascoltarvi.
Essere circondato dal vostro
entusiasmo, dalle vostre paure e anche dalle vostre naturali stizze, è la
gratificazione più forte che si riceve.
Un
insegnante vorrebbe dare sempre di più di quello che riesce a dare.
La chiusura
dell’anno scolastico, sebbene sia un arrivederci per molti di voi, è anche un
addio per altri.
Per quest’ultimi,
Il sentimento di nostalgia miscelato dalla consapevolezza che un anno di vita
si chiude, tinge di grigio lo spirito.
Siete abituati
a vederci decisi e imperturbabili ma non sempre è così.
Gli insegnanti
sono come i vostri genitori, preferiscono non farsi vedere tristi e
preoccupati.
Entrando in
aula, chiudono fuori i loro problemi.
Eppure ci
sono tanti fattori che ostacolano il percorso naturale dell’opera dell’insegnante,
iniziando dai problemi famigliari ed economici e finendo a quelli della politica
scolastica.
I ragazzi
maturandi li esorto compiere l’ultimo sforzo per congedarsi dalla scuola secondaria nel modo migliore.
Al termine
dell’esame di maturità chiuderete una fase della vostra vita che rimarrà
indimenticabile.
Porterete
per sempre con voi ogni istante vissuto che spero faccia da stimolo al vostro
coraggio nell’affrontare la vita da adulti.
giovedì 11 giugno 2015
Leggere il futuro (2)
ETT: ritratto in una sua apparizione.
ETT: Sotto certi aspetti voi umani sapete
già leggere il futuro.
Purtroppo o menomale, dipende dal punto di vista, non siete
coscienti di essere già in grado di farlo.
LUIGI: Vuoi dirmi che io potrei già farlo
senza il tuo aiuto?
ETT: Teoricamente, sì!
Vedi, caro Luigi, il
vostro progresso è assimilabile a uno spostamento di buona parte dello stato istintivo
nella sfera del razionale.
Ovviamente, questa evoluzione è giustificata dal
senso sociale che dovrebbe prendere la posizione più alta nella convivenza fra
voi.
Però, questa vostra presunta civilizzazione non avviene in modo indolore,
ma siete costretti a pagare un prezzo in termine di perdita motivazionale.
LUIGI: Non capisco! Vuoi dirmi che mentre
diventiamo più civili perdiamo in carica attiva?
ETT: Non esattamente!
Ti faccio un esempio:
Un leone affamato che vede una facile preda, non ci pensa due volte a farla sua
per soddisfare i suoi bisogni seguendo il proprio istinto.
Se quel leone fosse
civilizzato e vivesse in una società di leoni, avrebbe dovuto frenare (se non
cancellare) il proprio istinto e chiedersi:
È giusto che catturi quella preda?
Ha
diritto alla vita anche la preda?
Non tolgo il pasto a qualche mio simile?
Seguo
una dieta alimentare per vivere bene?
Esiste cibo a sufficienza anche per i
miei simili e posteri?
LUIGI: Non sarebbe più un leone!
ETT: Già! Perché diventerebbe un leone
evoluto o civile.
LUIGI: Allora, dove riscontri la perdita
motivazionale?
ETT: Quel povero Leone civilizzato agendo
razionalmente e attenendosi a regole e leggi della società, dimentica o perlomeno
confonde il motivo per cui rinuncia alla sua preda adducendo motivi psicologici
molto artefatti.
Immagina, inoltre che ogni azione implica
una scelta e le scelte successive portano a infiniti risultati possibili.
LUIGI: Aspetta, spiegami come si arriva a
questi infiniti risultati.
ETT: Semplice!
Supponendo che per ogni
scelta ci sono due opzioni; una scelta ti porta a due risultati diversi; due
scelte, a quattro; tre, a otto; 4, a sedici
e cosi via.
Se le opzioni fossero più di due, immagina
quante possibilità si aprirebbero.
Ammettendo un numero limitato di azioni
possibili, dopo un certo tempo, l’essere umano non ha più la
possibilità, né la capacità di rendersi conto perché sta operando nel modo in
cui ritrova ad operare.
LUIGI: allora?
ETT: L’essere umano si costruisce teorie filologiche,
filosofiche, psicologiche, psicoanalitiche sempre più complesse mentre l’insieme
delle azioni e delle scelte si miscela in un complesso emozionale ormai impossibile
da strutturare secondo la razionalità evidente.
La conclusione di questo discorso porta inevitabilmente
ad ammettere che l’essere umano è costretto inconsapevolmente a mentire a se
stesso poiché ha dovuto civilizzarsi cioè rinunciare a una quota parte dei suoi
istinti a favore della propria convivenza con i suoi simili.
LUIGI: Riassumendo.
ETT: Voi umani non sapete chiaramente il
motivo che vi spinge a operare nel modo che la civiltà vuole e tessete trame “razionali”
che hanno come scopo la congruenza con la situazione che vivete.
LUIGI: Bello discorso il tuo! Ma non vedo
il nesso con la possibilità di leggere il futuro.
ETT: Con un po’ di pazienza arriverò a
svelarti il segreto.
venerdì 29 maggio 2015
Oggi il sole splende per te
Oggi il sole splende per te.
La mia anima s'appaga al pensiero tuo dolce.
Cammino per il mondo al ritmo dei battiti lenti del cuore.
Celata dall'ansia del ritorno, l'idea felice accelera il mio passo.
Porto con me i tuoi odori,
il tuo sguardo tenero,
l'immagine della tua mano che cerca la mia.
Sorriderò per te con gli amici.
Per loro sarò semplicemente simpatico.
Non sapranno mai del mio tesoro.
Non mi stancherò del lavoro.
Sopporterò i poveri di spirito.
Contagierò d'allegria chi mi sarà vicino.
Voglio consumare al meglio ogni secondo che mi separa da te,
poichè insieme a te il tempo non scorre.
La mia anima s'appaga al pensiero tuo dolce.
Cammino per il mondo al ritmo dei battiti lenti del cuore.
Celata dall'ansia del ritorno, l'idea felice accelera il mio passo.
Porto con me i tuoi odori,
il tuo sguardo tenero,
l'immagine della tua mano che cerca la mia.
Sorriderò per te con gli amici.
Per loro sarò semplicemente simpatico.
Non sapranno mai del mio tesoro.
Non mi stancherò del lavoro.
Sopporterò i poveri di spirito.
Contagierò d'allegria chi mi sarà vicino.
Voglio consumare al meglio ogni secondo che mi separa da te,
poichè insieme a te il tempo non scorre.
mercoledì 27 maggio 2015
L’orrore nascosto negli allevamenti italiani
Un'inchiesta giornalistica sta svelando l'orrore di allevamenti intensivi dove migliaia di maiali sono costretti a vivere in condizioni tremende, a mangiare nei propri escrementi, mutilati alla nascita. Sull'onda di questo scandalo postriamo costringere il Ministero della Salute a mettere fine a questa illegalità con una task force per controlli e sanzioni più efficaci. Firma e condividi:
FIRMA ORA Lo scandalo sta scoppiando proprio in queste ore. Un'inchiesta giornalistica sta svelando l'orrore di tanti allevamenti intensivi in tutta Italia, dove migliaia di maiali sono costretti a vivere in condizioni tremende, a mangiare nei propri escrementi, mutilati alla nascita.
Ma basta guardare i dati per capire l'enormità di questa violenza: il 38% degli allevamenti di suini controllati nel nostro Paese è irregolare.
Siamo arrivati a questo punto perché non solo i controlli sono troppo pochi, ma quasi sempre gli allevatori ricevono solo dei richiami e non vere e proprie sanzioni. Secondo gli esperti la soluzione viene da una task force del ministero della Salute che potenziata e sostenuta sarebbe esattamente lo strumento necessario per avere più controlli, sanzioni più efficaci e dare supporto ai veterinari.
Sull'onda di questo scandalo ora possiamo fare in modo che il Ministero della Salute senta la pressione necessaria a sbloccarla. Firma ora e unisciti a chi chiede dignità per gli animali e rispetto per la salute umana:
https://secure.avaaz.org/it/italy_animal_rights_farms_5/?bglFhdb&v=59009
Con speranza e determinazione,
Luca, Luis, Francesco e tutto il team di Avaaz
martedì 26 maggio 2015
Normalità
Siamo così imbevuti del proprio egocentrismo che
inconsapevolmente consideriamo noi stessi al centro dell’universo, spodestando
il sole dal suo piedistallo.
Esistono nella vita di tutti i giorni numerosi episodi che
rivelano questa antica predisposizione mentale degli esseri umani.
Pensate che personalmente ogni giorno conto molte occasioni in cui questa mia convinzione si avvalora.
Credo che anche voi spesso siete stati protagonisti o vittime di
questa anomalia umana.
La cosa strana che rilevo è data dal fatto che quando un
peccato non si commette spesso, la sua scarsa frequenza diventa motivo per
eleggere il peccatore a santo.
Per esempio, una
persona non troppo occupata sui propri bisogni la definiamo sbrigativamente “generosa”.
Oppure una persona che ti saluta educatamente diventa immediatamente “brava”
persona.
Secondo questa regola dovremmo essere riconoscenti a chi NON
ruba o NON ammazza; a chi NON è mai stato in prigione; a chi NON inganna, a chi NON ......
Tutto questo, però, significa che si perdono i riferimenti
cosiddetti “NORMALI”.
Dovrebbe essere NORMALE rispettarsi reciprocamente, aiutarsi,
comprendersi.
Invece, si tende a giudicare come meriti non fumare, non
inquinare, non violentare, non urlare, non drogarsi.
Capirete che si accetta un principio assurdo per il quale non
esercitare un qualunque abuso sulla convivenza sana e pacifica degli individui costituisce
un vanto in una società di egoisti e falsi.
Mi piacerebbe essere lodato per qualcosa che va oltre la
normalità; per qualcosa per la quale ho consumato il mio tempo vita dedicandolo
al bene di qualcuno o in dedizione a una causa nobile.
giovedì 21 maggio 2015
Bare galleggianti
Interi popoli tra i più perseguitati al mondo stanno cercando di fuggire dalle violenze via mare, su vere e proprie "bare galleggianti", ma invece di soccorrerli, i nostri governi li stanno lasciando morire di fame o addirittura annegare in mare.Ora non è più solo il Mediterraneo: anche l'Oceano Indiano sta diventando un cimitero.E mentre siriani e africani continuano a rischiare di annegare a migliaia cercando di raggiungere le coste italiane, dall'altra parte del mondo la Birmania sta letteralmente cacciando un intero popolo: i Rohingya. Migliaia di famiglie che, in queste ore, dopo essere state respinte da Malesia, Thailandia e Indonesia, sono disperse in mare, arrivando a dover bere le proprie urine per non morire di sete.Mai, dalla Seconda Guerra Mondiale, si era arrivati a un tale numero di rifugiati nel mondo, lasciati morire dai governi, a volte nell'indifferenza, altre addirittura per razzismo.Con speranza e determinazione,
sabato 16 maggio 2015
Lettera aperta a Renzi
Carissimo Presidente Renzi,
sono un docente di informatica che le scrive.
Non ho ricevuto la sua lettera però apprezzo il suo sforzo di cambiare la scuola.
La parola "cambiamento" implicitamente porta con sè l'idea positiva di un miglioramento ed è questa la luce che deve guidarla.
Sono un docente da quasi trent'anni e ogni anno sperimento lo stesso senso di solitudine.
Sento di essere abbandonato dalle istituzioni per come il mio lavoro potrebbe essere svolto e per come ricavare gratificazioni sul mio operato.
Purtroppo non ho molto tempo per recriminare; il lavoro quotidiano assorbe e non mi riferisco soltanto a quello didattico.
I problemi famigliari (che tutti abbiamo) e quelli economici, sono sempre in agguato, per chi vorrebbe perdere tempo a lamentarsi.
Lei sa bene quanto guadagno e se non fosse per l'arrotodamento derivante dall'esercizio della libera professione (super-tassata), avrei seri problemi per mantenere dignitosamente la mia famiglia, composta tra l'altro di due figli laureati disoccupati.
Capisco che vuole creare una scuola che si regge sul merito e sull'efficienza, ma si ricordi che non è facile far partire una rivoluzione culturale senza una lenta preparazione.
Il clientelismo e la prevaricazione sono mali presenti in tutte le società dove esiste la diseguaglianza sociale.
Inoltre, mi chiedo come potrebbe reagire tutto il personale della scuola, tenuto sotto scacco da molti anni, ai suoi venti innovativi?
Tutti i giorni sono a scuola e non trovo nessuno tra i miei colleghi, collaboratori, amministrativi, studenti che sia felice della situazione attuale e della riforma che intende attuare.
Possibile che siamo tutti disfattisti, oziosi, negativi?
La sua immagine mi arriva fresca e promettente ma non mi deluda allo stesso modo dei suoi predecessori.
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