domenica 28 settembre 2014

Prima che le api scompaiano





Le api stanno morendo in tutto il mondo e la nostra catena alimentare è a rischio. Gli scienziati accusano i pesticidi tossici, che sono stati messi al bando dall'UE grazie ad una mega campagna di Avaaz. Tra cinque giorni, gli USA potrebbero aderire al divieto, dando l'esempio ai governi di tutto il mondo. Questa è la nostra più grande opportunità di salvare le api dall'estinzione. Firmate la petizione e condividete questo appello urgente:

Senza che ce ne accorgiamo, miliardi di api stanno morendo e la nostra catena alimentare è a rischio. Le api non si limitano a fare il miele: sono una forza lavoro immensa e umile, che impollina il 75% delle piante che coltiviamo. Tra cinque giorni gli USA potrebbero decidere di vietare i pesticidi tossici che le stanno sterminando.

Arrivare a quel divieto è possibile e noi lo sappiamo bene: dopo una mega campagna Avaaz dell'anno scorso, l'Unione Europea ha proibito quel gruppo di veleni che numerosi scienziati accusano per la morte delle api. Proprio ora le società dell'industria chimica stanno facendo pressione senza tregua sulle autorità statunitensi per impedirlo. I nostri alleati interni, però, ci fanno sapere che l'opinione pubblica potrebbe rovesciare la situazione in favore del divieto. Facciamoci sentire, allora! Se gli USA si muovono, daranno il via ad una reazione a catena nel resto del mondo.

Non abbiamo tempo da perdere
: la task force della Casa Bianca per le api presenterà le sue proposte martedì. Non si tratta solo di salvare le api, si tratta della nostra stessa sopravvivenza. Firmate ora questa petizione urgente, facciamo arrivare il nostro appello agli USA affinché mettano al bando quei pesticidi assassini, prima che le api si estinguano:


Le api sono cruciali per la vita sulla Terra: ogni anno impollinano piante e raccolti per un valore stimato di 40 miliardi di dollari. Se non verrà fatto nulla per salvaguardarle, molta della frutta e verdura che amiamo rischia di scomparire e un terzo delle scorte di cibo andrà perduto.

Negli ultimi anni stiamo assistendo al rapido declino nella popolazione delle api: alcune specie si sono già estintee proprio in California -- dove si produce la maggior parte del cibo negli USA -- ogni anno gli apicoltori perdono un terzo delle api. Gli scienziati sono alla disperata ricerca di risposte. Mentre alcuni studi, spesso finanziati dalle industrie chimiche, affermano che la causa potrebbe essere una combinazione di fattori, tra cui malattie, perdita dell'habitat e sostanze chimiche tossiche, altri studi, indipendenti e autorevoli, sono giunti alla conclusione che i colpevoli siano i pesticidi neonicotinoidi.

Grazie a queste prove schiaccianti e ad una campagna super efficace di Avaaz e dei suoi partner, l'UE li ha messi al bando. L'Agenzia statunitense per la protezione dell'ambiente (EPA) è incaricata dal Congresso di regolamentare le tossine, ma per anni ha aggirato la legge, sottostando alle pressioni dell'industria chimica. Ora, la task force della Casa Bianca per la salute delle api potrebbe convincere l'EPA a cancellare la registrazione dei pesticidi, così non potranno più essere venduti negli USA. Ecco la nostra opportunità!

La task force pubblicherà il suo rapporto tra pochi giorni. Già milioni di noi, in tutto il mondo, sostengono questa campagna. Diamole una forza senza precedenti: 3 milioni di firme per salvare le api e consegnare la petizione in modo strategico e con l'attenzione dei media. Fermiamo un accordo buono solo per le grandi industrie. Firma ora questa petizione urgente:

https://secure.avaaz.org/it/save_the_bees_us_pet_loc/?bglFhdb&v=47048

Non possiamo più lasciare la nostra delicata catena alimentare nelle mani delle aziende chimiche e dei legislatori sul loro libro paga. Il bando di questi pesticidi ci avvicinerà ad un mondo più sicuro per noi e per le altre specie che ci stanno a cuore e dalle quali dipendiamo.

Con speranza,

Terra, Alex, Alice, Ari, Nick, Laila, Marigona, Ricken e il resto del team Avaaz.

venerdì 26 settembre 2014

Goccia di sangue


 
Silenziosa tra elastiche parentesi, la goccia di sangue umana corre furiosa per alimentare cellule viventi di un corpo che imprigiona l’anima. 

Egregio meccanismo inventato da Colui che è costruttore di tutte le macchine e che ha voluto regalarsi un giocattolo per il quale la perfezione non si addiceva. 

L’uomo perfetto sarebbe stato monotono, un prodotto inutile della grandezza dell’Ente supremo.  

Nell’automatismo di questo giocattolo ha voluto sintetizzare e meravigliosamente approssimare, concetti come scienza, fede, intuito, amore.

Goccia di sangue continua a girare negli incavi stretti tra muscoli ed ossa. 

Consentimi di credere di essere speciale.
 

giovedì 25 settembre 2014

Amore




Romantico dolor codardo.
Dolce fatata nostalgia.
Vibranti incontrollati ricordi.

Nei mari tempestosi dell’anima
l’essenza della vita si manifesta.
Sono testimone attonito di una nuova primavera.

Ospite nello spazio indifeso,
sono spettatore inerme della vita fugace.

Sono scolaro invecchiato 
davanti alle nevi perenni delle emozioni giovanili.

Strugge il cuor tenero per il breve orizzonte.

Tendere le ali vorrebbe.

La fredda nebbia avvinghia al suolo.
Basso è il cielo.
Lento è il procedere.
Mesto è il sentimento.

Nel correre delle intenzioni malferme,
irride la mente per decisioni incaute.

Tempo fu galeotto per amor effimero.
 Spazza i cuor leggeri. 
Striglia l’animo impaziente
per l’età che si consuma.

Angusto è rimaner solitari.
Per emozioni soffocate.
Per promesse audaci.

Il sole è alto
L’amor non attende.

lunedì 15 settembre 2014

Aiutaci a consegnare la petizione di Avaaz più importante di sempre



Cari amici,

la mobilitazione per il clima di questo settembre sta diventando enorme. In pochi giorni sono stati organizzati centinaia di nuovi eventi in tutto il mondo! E più saremo, più forte sarà il nostro impatto.

Clicca ora per confermare la partecipazione a un evento nella tua città o per crearne uno tu stesso:

https://secure.avaaz.org/it/event/climate/?source=blast&cl=5832002736&v=45206

Già a 2174 eventi, a quanti arriveremo?

Clicca e cerca un evento vicino a te

Tra pochi giorni, quando i principali leader mondiali si riuniranno all'ONU per il vertice urgente sul clima, tutti assieme potremo mandare un messaggio chiaro: è il momento di fermare questa corsa verso la catastrofe climatica, e di fare qualcosa di concreto e forte per alimentare le nostre economie con il 100% di energia verde e pulita. Se parteciperemo tutti, il 21 settembre sarà un giorno che il mondo non dimenticherà mai: la giornata della mobilitazione più grande di sempre contro il cambiamento climatico.

https://secure.avaaz.org/it/event/climate/?source=blast&cl=5832002736&v=45206

Con speranza,

Oli, Allison, Luca, Ricken, Nataliya, Uilleam, Alaphia e l'intero team di Avaaz

domenica 14 settembre 2014

Il lungo serpentone


 
 
ETT: Caro Luigi, è da molto tempo ormai che osservo gli umani e credo di non sbagliare definendo primario il vostro bisogno di vivere continuamente scossi dalle emozioni. 

Il vostro “piacere”, motore di tutte le attività, riesco a leggerlo nei sorrisi, negli abbracci, negli applausi e in tutte le manifestazioni d’affetto che vi vede protagonisti. 

In questa tua avventura londinese, allegria, segni di amicizia e gesti affettuosi, sono stati sparsi ovunque e con regolarità.

LUIGI: E’ vero ciò che dici. 
I ragazzi alla loro età non hanno quelle responsabilità che fanno procedere gli adulti a muso duro.

Ho ancora negli occhi e nelle orecchie le canzoni ritmate con i battiti di mano nelle lunghe e affollate gallerie della metropolitana.

Che dire dei balli improvvisati nei giardini o dei commenti ad alta voce, seguiti da rumorose risate? 

Il serpentone di 43 persone che si snodava per le strade ricche di Londra era l’immagine di una Italia bella, giovane e vivace.

Nel tempo di percorrenza, molte amicizie si sono rinsaldate, molti compagni si sono conosciuti a fondo, molte parole si sono dette.

Tutto questo fa parte della vita umana, Ett.

ETT: Stai tentando di innescare la mia invidia?

LUIGI: No, sto tentando di non parlare sempre in negativo.
Sono convinto che, pensando e agendo con spirito buono, qualsiasi contrarietà si scioglie nel sorriso. 

Con questo non intendo dire che noi umani non abbiamo problemi; con l’animo sereno le avversità perdono sostanza e si favorisce la mente a cercare nuove soluzioni. 

A tal proposito ricordo una famosa perla di saggezza che mi piace scriverla: 

Il pessimista trova difficoltà in ogni nuova esperienza o cambiamento mentre l’ottimista vede soltanto opportunità e sfida”.

Conosco persone che perdono molto tempo nel lamentarsi e qualsiasi contrarietà sostiene e giustifica il loro pianto. 

Quando il sole dirada la nebbia del mattino umido, si scopre di aver trascorso inutilmente l’alba.    

ETT: Luigi, come al solito ti allontani dal racconto per finire nel tuo inseparabile romanticismo.

LUIGI: Se non fossi romantico, credo che potrei partire con te e lasciare per sempre questa Terra.

ETT: Non pensare che un giorno tu non possa farlo!

LUIGI: Per ora, afferro strettamente il mio pianeta blu.
Ho ancora molto da chiedergli e i miei affetti anelano emozioni.   

.
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(continua) 

venerdì 12 settembre 2014

Pon a Londra

 
(continuazione art. precedente)


Inizia così una permanenza in terra straniera che durerà 20 giorni.

Concluse le prime fasi logistiche legate alla sistemazione negli appartamenti, la compagnia era pronta per l’assalto alle bellezze inglesi.

ETT: Scusami Luigi, ma non eravate lì per motivi di studio?

LUIGI: Non hai ancora imparato, mio caro extraterrestre, che noi umani siamo in grado di fare più cose contemporaneamente?

ETT: Come al solito! 
Siete multi - operanti nella sequenza che più vi conviene cercando di attenervi a disposizioni generali partorite da altre menti.

LUIGI: Sì, infatti! 
Pensa un po’ che per riferirci a tali regolamenti usiamo anche acronimi: PON, POF, IFTS.

Comunque, è vero, i 36 ragazzi avevano un obiettivo ben preciso: IMPARARE a leggere, scrivere e parlare la lingua di Shakespeare e a tal scopo, i quattro docenti tutor dovevano vigilare affinché l’obiettivo non si smarrisse.

ETT: Suppongo che vivendo nel luogo dove si parla la lingua da imparare si studia senza la penitenza dello sforzo.

LUIGI: Esattamente! 
In supporto del piacere come motore dello studio, i miei ragazzi hanno seguito le lezioni classiche soltanto per mezza giornata, destinando il resto del tempo alle attività ludiche.

ETT: Si tratta, quindi di una immersione totale nel respiro inglese?

LUIGI: La speranza è questa! 
Purtroppo Londra pullula di italiani e allora capita di entrare in un bar e chiedere la consumazione nella lingua più facile, saltando così, il confine nazionale.

Nulla da fare, invece, per le indicazioni di viaggio, la pubblicità, i giornali gratuiti distribuiti nei punti di accesso alla metropolitana; per questi era tutto riportato in perfetta lingua inglese. 

In fondo, credo che il divertimento sia un ottimo pennello che bagnato con i colori delle bellezze naturali di Londra, dipinge di gioia anche il tempo dello studio.

Poiché, sono sicuro che qualcuno dei miei ragazzi leggerà questo nostro dialogo, continuo per un tratto il racconto in inglese. 

Tu, da extraterrestre, non avrai problemi per capirmi, vero?

ETT: Certo, continua!

( per chi ha problemi con l'inglese, salti all'ultima frase di questo articolo)

 
LUIGI: A researcher called Roy Baumeister conducted an evil experiment. 

He made a room smell like freshly baked cookies. 

Then he put on the table two plates. One contained the cookies themselves.

Freshly baked. Dripping with chocolate chips. 

In the other plate he put some radishes.

Students were called to the room one by one.

To half, he said "Please eat the cookies. Don't touch the radishes." 

To the other half, he said "Eat the radishes. Don't touch the cookies." 
Then Baumeister left the room.

The radish group weren't happy. They really wanted to eat the cookies. 

Later the researcher came back and asked the students to do a paper-puzzle.

 He said: "This is unrelated. But please do this while you wait. You can just quit any time you like". 

What do you think happened? 

The puzzle looked easy but was actually quite difficult, and needed a lot of willpower to finish.
The people who had eaten the cookies did it OK but the people who had eaten the radishes? Completely different. 

They got irritated and angry. The called the researcher "an idiot for making us do this stupid test". Most quit before they finished. 

Some just left the room, annoyed. 

You see, willpower is NOT something we "have" or "don't have". 

Will power is a muscle that gets tired through overuse.
The people who ate the cookies didn't need to resist the radiche so they didn't use their willpower.

But the people who were forced to resist the delicious smelling cookies used all of their willpower.
So they were unable to complete the puzzle. What this means for you, is this. 

If you try to FORCE yourself to study English your willpower will fail and you won't be able to do it. You'll feel bad about yourself.

 Get frustrated and maybe even quit. 

The solution? 

Making English a fanny habit. Habits don't need willpower. Because they happen automatically.   

La gioia e l'amore per ciò che si fa sono come l'olio e la benzina per un motore di un'automobile. 

(continua nel prossimo articolo)

martedì 9 settembre 2014

Thinking around



Nobody is going to help you if you can't help yourself. 


Nobody is going to help you if you offer no benefit. 

Communication is a two-way process. 


Both people have to get something out of it... 

And if you ONLY think of yourself, and what you want... 

your communication will fail. 

Don't be lazy. 

Help yourself. 

sabato 6 settembre 2014

Sostegno alla Marcia per il Clima


Gli scienziati continuano a ripeterlo e non sanno più come dircelo: il cambiamento climatico non significa solo un po' più di caldo o qualche temporale fuori stagione. Non è un'esagerazione: la nostra stessa *sopravvivenza* è a rischio. Questa è una battaglia per salvare il pianeta.


La nostra biosfera ha un equilibrio precario. Basta scaldarla appena e si scatena un circolo vizioso senza fine. Più si sciolgono i ghiacci artici che riflettono la luce solare, più luce colpirà la Terra, più si alzeranno ancora le temperature, che a loro volta scioglieranno ancora più ghiaccio e così via. Questo circolo vizioso è già iniziato e, se supererà il punto di non ritorno, sfuggirà del tutto al nostro controllo, mettendo a rischio tutti e tutto ciò che amiamo.

Le Nazioni Unite ne sono consapevoli e hanno organizzato un incontro mondiale a New York per affrontare questa emergenza, invitando anche noi e il nostro movimento a partecipare! Ma i nostri capi di stato sono politici, non scienziati e si fanno influenzare dall'opinione pubblica. Leggono i sondaggi, ma poi si chiedono: "Dove sono le proteste? Dov'è la gente a cui interessa tutto ciò?" Il 21 settembre sarà la nostra risposta.

Con migliaia di organizzazioni, dai sindacati ai gruppi religiosi, e centinaia di migliaia di persone già iscritte, stiamo per lanciare la più grande mobilitazione di sempre per il clima, con eventi da New York a Parigi a Rio. Il 21 settembre dobbiamo scuotere il mondo. Per riuscirci, dovremo mobilitare migliaia di organizzatori, inondare le metropolitane e le radio con i nostri annunci e lanciare un'operazione mediatica efficace.

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