domenica 5 gennaio 2014

ETT parla del futuro


 
LUIGI: Caro amico, sapendo di rivolgermi ad un extraterrestre, non ho nessun timore nel formularti domande che per altri casi sarebbero insensate o ridicole. 

Vorrei argomentare su questioni che per gli umani sono fuori portata ma che per te potrebbe essere una buona occasione per rivelarti più compiutamente.

ETT: Il tuo approccio a questo colloquio mi appare subdolo.
Forza, inizia a parlarne!

LUIGI: L’ambizione degli umani, che si manifesta in modo sempre più assillante mentre la sua tecnologia si evolve, si ritrova nella frenesia di “vedere” nel futuro. 

Credi che potremmo arrivarci nonostante le nostre condizioni d’esistenza e quindi di mortali terrestri?  

La nostra tecnologia riuscirà a fornirci i mezzi idonei, oppure, la nostra evoluzione nello spirito ci consentirà di prevedere il futuro come già la facciamo per meteorologia? 

ETT: La questione che sollevi non è da poco! 
L’interesse che suscita l’eventuale mia risposta mi consentirà di superare tutte le mie perplessità circa le possibilità che avresti per intendere il significato delle mie parole.

Qualsiasi idea che io potrei trasferire deve, purtroppo, passare attraverso le parole e queste, per me, sono bicchieri di limitatissima capacità con i quali travasare un oceano di informazioni completamente sconosciute ai piccoli, risibili, ingenui, grossolani terrestri.

LUIGI: Sei in vena di complimenti, a quanto vedo!

ETT: Dovrei risponderti con “Non sto scherzando!”, ma temo che ti offenderei seriamente. 

Invece, tu ben sai che mi piace essere diretto in ciò che dico e pertanto, sono costretto a ricordarti che voi umani siete entro un livello di consapevolezza ancora molto basso per cercare risposte al quesito che mi hai posto.

Comunque, per quello che sarà possibile discutere e capire, farò in modo di giungere alla tua intelligenza senza tanti strappi alla razionalità a cui sei abituato.

LUIGI: Grazie, Ett, per la tua comprensione e sono tutto teso ad ascoltarti per rubare qualche preziosa informazione da diffondere tra i miei amici.

ETT: Prima di entrare nel merito, ti ricordo che il tuo presente si concretizza nello stato in cui ti trovi, grazie ad una serie di scelte che hai effettuato nel passato e di conseguenza, alle azioni che hai compiuto. 

Il futuro, quindi, si formerà per le scelte che puoi fare ora e per tutte le attività che inizierai a sviluppare da questo momento in poi.

Se vuoi conoscere il tuo futuro, devi semplicemente decidere che cosa fare ora per ottenere ciò che vuoi. 

In questo modo, sforzando un po’ la tua immaginazione potresti vederti nel futuro con i risultati ottenuti. 

Se non fai nulla, il tuo futuro sarà una estrapolazione del tuo presente.

LUIGI: Ti ringrazio di questa tua premessa, ma la mia questione va oltre l’aspetto pedagogico della questione.

Ti chiedo se sarà mai possibile prevedere il futuro come se stessimo guardando un film registrato di una vita trascorsa o di un periodo storico completato?

ETT: La tua domanda mi era già chiara fin dall’inizio. 
La premessa mi serve per costruirti una risposta che possa superare l’ostacolo della tua razionalità.
 .....

(continua nel prossimo articolo)

Chi sono io?


Sono io.

Ciò significa che non sono per quello che riesco a fare, né quello che sembro agl’altri.

Non posso nemmeno riferire la realtà a me stesso perché sarebbe comunque un rapportarsi.

IO non sono espressione di un confronto, e la mia realtà va intesa come presenza esistente a prescindere.

L’essere è in sé (Sartre).

IO sono me stesso e non come la coscienza che mi rimanda a me stesso.

IO non posso vedere me stesso in quanto sarei contaminato dal confronto.

IO sono pieno di me stesso.

IO non sono altro che me stesso
 perché non sarei più io,
 uscendo da me stesso.
 

sabato 4 gennaio 2014

Se il mondo fosse blu?

opera di Silla Campanini
 
Se il mondo fosse ghiaccio blu,
sarebbe sincero e trasparente come il ghiaccio;
sarebbe freddo e duro contro la cattiveria e l’ipocrisia.
 
Dominerebbe l’amore,
 come il blu profondo del mare,
come il tenero celeste del cielo.

Risuonerebbe ovunque il sentimento,
come il rumore allegro della frenetica acqua di ruscello
 nato dalla generosità dei ghiacci delle montagne.

Saremmo immersi in un esistere
occupato dai piaceri dell’anima.

 Saremmo sempre pronti a vibrar emozioni,
in eterna devozione a Colui 
che dell’uomo ne fatto una prova del sua potenza. 
 

venerdì 3 gennaio 2014

Fermiamo il massacro dei delfini





Quasi 15mila delfini vengono uccisi ogni anno nelle acque del Perù per poi essere usati come esche per catturare squali in pericolo di estinzione. Una nuova inchiesta ha costretto il governo ad esprimersi contro il massacro ma non stanno ancora facendo nulla di concreto e nel frattempo i delfini e gli squali continuano a essere uccisi. Possiamo fermare questo massacro se diventiamo una minaccia per la reputazione internazionale del Perù come meta turistica. Firma ora e condividi:

FIRMA LA PETIZIONE
Ho appena visto un filmato scioccante girato in Perù in cui si mostra come i pescatori stiano massacrando circa 15mila delfini ogni anno per usarli come esche per catturare squali in pericolo d'estinzione. Questa storia assurda mi ha fatto stare malissimo e ora sto lottando per mettere fine a questo incubo. Ti unisci a me?

Il governo del Perù si sta svegliando ora, ma non sta facendo abbastanza. La caccia ai delfini è già illegale e punibile con diversi anni di prigione, ma le autorità si girano dall'altra parte per non vedere, lasciando massacrare migliaia di delfini e squali. Quello che però importa, e molto, al governo è la reputazione del Perù nel mondo, specialmente per il turismo e se riusciremo a metterli sotto pressione con una campagna globale e di massa, sono sicura che cominceranno a fare veramente qualcosa per mettere fine al massacro

Non appena avremo raccolto un milione di firme da tutto il mondo rivolte al governo del Perù, Avaaz comprerà delle pagine a pagamento su riviste turistiche dei paesi da cui provengono il maggior numero dei turisti e il governo non potrà più ignorarci! Aiutami a fermare questa brutale mattanza firmando ora


Quando sono venuta a sapere di questa terrificante caccia al delfino ho capito di dover fare qualcosa prima che per delfini e squali sia troppo tardi. Allora ho deciso di far partire una petizione, condividendola con i miei amici e in meno di 24 ore l'hanno firmata più di 10mila persone!

I nostri oceani sono sotto attacco. Squali e delfini sono già minacciati da inquinamento, cambiamento climatico e dal rischio di finire intrappolati nelle reti da pesca. Giocano un ruolo importante come predatori dell'oceano e devono essere protetti, non sterminati. Molti ecosistemi marini rischiano un collasso dal quale non si potranno riprendere e non aspetteranno che i nostri politici smettano di fare dichiarazioni a cui non danno seguito.

Il turismo è la terza industria del Perù, e cresce molto più velocemente che in qualsiasi altro paese del Sud America. I visitatori vengono ad ammirare la nostra natura incontaminata e l'eco-turismo è sempre più importante. E se pubblicheremo le nostre dure accuse su giornali e riviste dei paesi chiave da cui provengono la maggior parte dei visitatori, faremo capire che il turismo è a rischio. Il nostro governo capirà che le persone non solo amano il nostro paese per il Machu Picchu e la cucina locale ma anche per i nostri oceani e la nostra fauna. Firma ora e condividi con tutti.

Con speranza ed emozione,

Zoe assieme al team delle Petizioni della Comunità di Avaaz

mercoledì 1 gennaio 2014

Il capodanno con ETT

Ett mentre saluta

(continuazione articolo precedente)


LUIGI: Ett, ti chiedo una eccezione, dammi una prova che dimostri di essere veramente un extra.

ETT: Quale prova vuoi?

LUIGI: Attraverso le mie parole fai giungere un segnale alla mia amica che la missione, di cui mi ha parlato, le ha tolto la gioia proprio il giorno di Natale.

ETT: Rispetto tantissimo il dolore della tua amica e sarei meno extra se abusassi dei miei poteri per giocare con i suoi sentimenti.
Voglio semplicemente correggere una tua parola: la missione non “toglie” la gioia ma la trasforma ad un livello superiore che soltanto la tua amica sperimenta.

LUIGI: Probabilmente hai ragione, però il dolore che si prova è immenso.

ETT: Luigi, sappi, fintantoché si ragiona sulla base di un paradigma di pensiero, consolidato da un’antica accettazione, non si possono scrutare nuovi orizzonti e ogni segnale promettente una rivoluzione di vedute viene deriso o nel caso migliore, ignorato. Tutto questo significa che, nonostante tutte le mie spiegazioni, fino a quando resti umano non potrai fare altro se non affidarti ai tuoi strumenti che, come ben sai, sono limitati e fortemente approssimati.

LUIGI: Le tue argomentazioni sono convincenti e personalmente credo l’esperienza umana, quantunque trasmissibile rimane sempre una realtà individuale. Il dolore o la gioia, marcano l’esistenza degli uomini agendo come onde sullo scafo fragile di leggere barche. Ognuna di queste barche si aiuta come può, sfruttando i modesti mezzi a disposizione per galleggiare sull’acqua solitamente agitata.

ETT: Per quanto credo di capire, hai ammesso che voi uomini avete grandi problemi da superare per giungere ad una reciproca completa comprensione e quindi, come pretendete di leggere nel futuro o intercettare intelligenze superiori?

LUIGI: Stranamente, pur conoscendo i nostri limiti, dimentichiamo di tenerli in considerazione. Forse questo è uno dei motivi per cui tentiamo di evolverci senza cadere nel dramma dell’autocommiserazione.

ETT: Infatti, siete in grado di dimenticare facilmente il vostro passato.

LUIGI: Si tratta di un dono della nostra biologia che, pur essendo molto sensibile alle esperienze traumatiche, si affretta a dimenticarle.

In occasione del giorno di capodanno si svolge un rituale che conferma questa inconsapevole predisposizione del nostro corpo.

Il primo giorno dell’anno, dimenticando ciò che normalmente siamo o facciamo, ci ripromettiamo grandi cambiamenti comportamentali, svolte decisive sulla conduzione della vita ed il tutto lo immergiamo nelle nostre buone intenzioni e in una speranza amichevole di un destino benevolo.

ETT: Vivere nella dimensione del tempo comporta l’esperienza del prima e del dopo per misurare il vostro punto d’esistenza.

Nel momento in cui si guarda nel passato, annebbiato dall’oblio, tutto quello che si potrebbe fare o pensare, trova i suoi strumenti o stimoli nel futuro. 

Si finisce, così, di perdere la consapevolezza di vivere nel presente.

Quando siete giovani il passato è ristretto mentre il futuro è illimitato per cui il presente si contamina del senso di eternità.

Nell’età matura succede il contrario; un limitato e in continuo assottigliamento del futuro, contrapposto ad un altare del passato che processa l’anima. 

Il futuro tenta di spostarsi nel presente e il modo di “vedere” la vita si impregna di saggezza.

LUIGI: Hai perfettamente ragione, Ett! 
Il nostro guaio è proprio il tempo che pensiamo di averne abbondante all’inizio della vita e pochissimo mentre questa si conclude.

Fa rabbia pensare che nella fase della vita in cui il tempo si potrebbe utilizzare propriamente, non abbiamo al meglio le risorse fisiche per farlo. A dispetto della consapevolezza raggiunta, l’anzianità rende difficile la comunicazione con giovani poiché gli strumenti comunicativi nel frattempo sono cambiati.    

ETT: Luigi, i giovani sono nel vostro tempo ma non vi appartengono, né potete entrare in quello loro, poiché essi appartengono al futuro che per gli anziani non esiste in quanto presente.

LUIGI: Quindi, mio caro amico, l’uomo non è solo soltanto a causa dell’incomunicabilità con l’universo e con il suo simile, ma anche per l’effetto del tempo che lo separa all’interno del periodo generazionale di esistenza.  

ETT: Purtroppo, sì! 
Consolati, però, pensando al dono che lo stesso tempo vi fa, e cioè, la capacità di dimenticare il dolore.

LUIGI: Questa tua rivelazione mi rattrista. 
Mi fa sembrare ingenuo anche lo scambio di auguri che con gioia ogni anno in occasione di capodanno rinnoviamo tra allegri festeggiamenti.

ETT: Non devi essere triste Luigi, il sole sorge anche se troverà le nuvole interposte tra sé e la terra. 

La condizione umana è quella che conosci con le sue bellezze e le sue limitazioni.

Consuma il tuo tempo nel migliore dei modi possibili e avrai risposto alla legge per la quale sei nato. 

Avrai tempo nella dimensione “senza-tempo” per capire compiutamente ciò che all’umanità sta succedendo.

martedì 31 dicembre 2013

Buon anno 2014, cuore.



Foto: "Možda je glupo slaviti vreme što prolazi, ali je lepo radovati se novom što dolazi, i zato Vam  želim u predstojećoj, 2014. godini  sve bolje i lepše nego u ovoj ..."

Abbandono il mio cuore al tuo sorriso.

Dolce è il dondolio nella culla di emozioni che continuamente agiti.

Stringo forte al petto questa gioia che vuol sfuggire.

Devo conservarla per i momenti tristi,
quei momenti in cui ti vedrò preoccupato,
quei momenti in cui tutti gli orizzonti sembreranno chiusi.

Ho te e soltanto te!

Una fiammella che alimenta la voglia di esistere.
La prova di una speranza certa.

Il motivo dello splendore del sole,
del brillare delle stelle,
del volo di un uccello,
dell'attesa del domani.

Un anno sta terminando,
e le mie lacrime, ribelle,
continuano a scorazzare ancora per le guance.

Non temono di essere trattenute dal dorso di una timida mano.

Vogliono testardamente continuare a mostrarsi,
quale specchio di un'anima appesa a un filo d'amore invisibile. 

 

sabato 28 dicembre 2013

Amica in cielo

Foto: >>>>>>...........L'ombra d'un pensiero... tenace... Parvenza d'un vago dolore a farmi compagnia, stasera... vestita d'una veste ch'è del pensamento... visione fonda che sa il colore fondo dell'anima quando, assorta, si ripiega, gocciando quello, liquido, come liquido di pianto questo mio sentire, dalla tavolozza mutevole di Silla Campanini...
BY
PATRIZIA VALDISERRA
opera di Silla Campanini

Crudele è quello sguardo distratto che porta la tua immagine.

Sfioravi silenziosa il mio confine.

Soltanto poche parole accompagnavano il saluto.

Riservata per antica stirpe,
i tuoi pensieri erano ponti nell'anima.

Arduo è sollevar baldanza al cuor serio.

Rinnego la timida aria che m'impedì di toccarti.

Or vago tra esitanti ricordi.

Afferro tracce del tuo passaggio.

M'illudo di sentire il profumo della tua vita.

Ormai, il dì è finito.
Il sole ha lasciato il buio.

Potrò ritrovarti Lassù.

Sollevo lo sguardo al cielo per non far scendere una lacrima. 
 

mercoledì 25 dicembre 2013

Natale con ETT (prima parte)






LUIGI: Buon Natale ETT!

ETT: Non so come risponderti, non conosco ciò che festeggiate!

LUIGI: Il Natale è una data in corrispondenza della quale celebriamo la nascita di un grande uomo.

ETT: Allora, festeggerete tutti giorni! Credo che siano esistiti molti grandi uomini, o sbaglio?

LUIGI: Cristo è stato un uomo un po’ speciale! Egli è considerato il figlio di Dio, il rappresentante umano del padrone dei mondi.

ETT: Strano che io non lo conosca!

LUIGI: Probabilmente, avete un sistema di raffigurazione diverso dal nostro. Non dirmi che non avete un padrone o qualcuno che si elevi al di sopra di voi!

ETT: Sì, è vero, ma non lo chiamiamo Dio, né lo festeggiamo.

LUIGI: Beh, noi abbiamo bisogno di festeggiarlo, dimentichiamo facilmente i modi più convenienti per convivere su questa terra.
Credere nel Dio, ci aiuta a sopportare la solitudine e ci animiamo di una speranza inesauribile. Siamo troppo deboli e limitati per camminare da soli sul pianeta.

ETT: Insomma, mi fai capire che il vostro Dio è in surrogato di potenza a vostro uso e consumo?

LUIGI: Come al solito, Ett, ti riveli per niente umano! Non hai ancora imparato che le espressioni di noi umani sono un misto di sentimento e ragione.
La tua affermazione fa intendere il nostro Dio soltanto come un  manufatto, invece, Egli è per noi qualcosa di più profondo.

ETT: Sono pronto ad ascoltarti.

LUIGI: Abbiamo la fede, per esempio.

ETT: Aggiungi mistero a mistero!

LUIGI: la fede è uno speciale assenso della nostra ragione a qualcosa che ci viene rivelato in modo extra-sensoriale e che facciamo discendere da qualcuno molto più potente e illimitato di noi umani. L’extra ammissione fa decadere la necessità di trovare un ragione poiché la verità rimane chiusa in una convinzione personale non comunicabile.

ETT: Ottimo stratagemma per non parlarne!

LUIGI: Alcuni umani risponderebbero come te.

ETT: Terrestri molto extra?

LUIGI: No, li chiamiamo atei, coloro che non hanno un Dio a cui credere.

ETT: Mentre, tutti coloro che credono in un Dio chi sono?

LUIGI: In questo caso abbiamo molte sigle: Cristiani, Mussulmani, Ortodossi, Protestanti, Calvinisti, Buddisti e molte altra ancora.
Usando una sola parola, si tratta di religioni.

ETT: Ogni religione ha un suo Dio?

LUIGI: Polemicamente potrei risponderti di sì, visto che ognuno di noi è abituato coltivare il proprio orticello. In realtà, questo ente supremo è unico ed è consapevole dei nostri problemi.

ETT: In che modo il Dio vi aiuta materialmente?

LUIGI: Egli interviene sul nostro spirito e alimenta la volontà di operare nel segno della tolleranza reciproca e dell’immediato e futuro bene per l’umanità.

ETT: Mi fai un esempio?

LUIGI: Certo! Ci rende gioiosi quando operiamo nel bene e tristi quando commettiamo ingiustizie. Per chi si comporta bene, quasi tutte le religioni promettono un premio finale.

ETT: cioè?

LUIGI: Per il cristiani, il Paradiso, il luogo fisico-mentale dove contemplare Dio e ritrovarci dopo la vita terrena.

ETT: Comincio a capire qualcosa.
Il clima natalizio vorrebbe, quindi, ricostruire sulla terra quell’habitat che ritroverete in Paradiso?

LUIGI: Ett, non farmi esporre troppo con queste mie considerazioni. Molti amici potrebbero non condividere le mie idee. Invece, perché non mi parli del tuo mondo?
Avete anche voi un Dio?
Avete anche voi il problema della morte?

ETT: Premesso che noi extraterrestri non ci riveliamo apertamente a voi umani per il motivo della razionalità insufficiente, avrei anch’io un grosso problema nel fornirti le risposte che invochi.
Comunque, grazie al fatto che ti parlo attraverso il tuo spirito, sono protetto dalla responsabilità indiretta della tua psicologia, per cui tutto ciò che dirò potrebbe essere acquisito con leggerezza a causa del tua intercessione.

LUIGI: In altre parole ti stai scaricando dalla responsabilità di quello che dirai?

ETT: Ebbene, sì!

LUIGI: Bell’amico sei!

ETT: Ricorda sempre che non sono umano!!


LUIGI: Affrettati a dirmi tutto, perché ho un’amica perseguitata da un grande dolore e che le impedisce di gioire in occasione del nostro Santo Natale. In sua vece ti porrò qualche domanda.

ETT: Conosco benissimo la tua amica e so anche che cosa vuoi chiedermi. Ti racconto tutto e ti prego di non interrompermi perché quello che seguirà non potrà essere un dialogo. Lascio a chi legge o ascolta queste mie parole, darle il giusto e personale credito. 



 (continua nel prossimo articolo)
 

Natale di gioia


Ardir d'amor son prono.

Gioir di pace per il cor festante,
è l'inebriar dell'aire al Natal spirito.

Son buono dentro 
e gli amici tutti baciar vorrei.

L'umanità intera con l'abbraccio unirei,
sì che d'esser fratelli l'animo apprende.

Dono sorrisi,
stringo manine,
accarezzo nonnine
del mio mondo ne faccio gioielli.

M'improfumo di fede e speranza 
per contagiar d'amor l'incauto compagno.

Dimenticar odio e dolori per il dì che corre,
e invitar l'animo tuo m'è d'obbligo.

Il tempo spegne l'ardor 
ingabbia la mortal materia.

Suvvia, è Natale!

L'Amor brilla.   


 



martedì 24 dicembre 2013

Riflessione nella notte di Natale


Ci sono azioni che si compiono per amore.

Non ci si sforza nel portarle avanti, quasi fossero loro stesse a condurci.

La ragione trova sempre un motivo convincente per assecondarle e anche quando questo è difficile da trovarsi, si flette e ammette l'esistenza del suo opposto.

Lo strumento dell'amore è il donare, chi è capace di farlo è un eletto.

Non credete che sia facile donare!

Siamo nati con il germe dell'egoismo ed esistiamo per combatterlo, esattamente come fa la luce con il buio. 

La ricompensa è magica, ma non riguarda  soltanto noi stessi bensì l'intero flusso dell'umanità.

Sfidare l'egoismo significa abbattere le nostre limitazioni, significa anche sollevarci dal mondo materiale e vedere l'anima distaccata dal corpo ancor prima di morire.

L'arte del donare va appresa, stimolata, curata fino a diventarne maestri.

Il dono è il segno della pratica d'amore. 

Molte volte il dono è avvolto nell'ipocrisia, nel proprio comodo, nella convenienza o addirittura nell'opportunità.
 
Il dono si veste di spontaneità, gratifica il donatore e lo arricchisce di una merce molto trasparente. 

Soltanto un attento osservatore riesce appena a distinguerla guardando attraverso gli occhi della sensibilità.

Domani mattina sarà il giorno di Natale, immagino la gioia dello scambio dei doni, ma subito dopo un lume di tristezza mi si accende: fra qualche giorno il clima continuerà ad essere così dolce e amichevole? 

Temo che ritorneremo nella fredda routine delle relazioni d'occasione e far crescere la pianta dell'egoismo.

Mi consolo pensando ai molti sfortunati che non potranno scambiarsi doni, essi continueranno a sopportare le proprie pene e aspetteranno il loro vero Natale ..... che non è di questa terra.

Buon Natale


Quando sono solo........mi abbandono al pensare.

Guardo il mio corpo come se fossi in groppa al pensiero.

Romanticamente mi osservo indifeso, in balia dell'emozione.

Quel fanciullino che dorme in ognuno di noi, teme l'abbandono.

Il respiro si fa tardo e l'estasi della consapevolezza di esistere lascia un brio inspiegabile.

Quasi automaticamente il cuore si rifugia tra i visi conosciuti che amiamo.

Disinvolto, parte la voglia di spostarsi nel futuro e raccogliere la certezza di vedere tanto ottimismo.

Non resisto nel confondere la fatasia con la realtà.

Chiudo gli occhi e comincio a parlar da solo.

Buon Natale Fiore, Sonia, Fabio, mamma, papà.

Buon Natale 
 Silla,
 Gianni,
 Marta,
 Tiziana, 
Antonia, 
Massimo, 
Mario, 
Antonio, 
Regina, 
Luigia, 
Carmen,
Clau, 
Milica, 
Stella, 
Enza, 
Rosalba, 
Maria Teresa, 
Liliana, 
Rebecca, 
Pino, 
Cleide, 
Elena, 
Miriam, 
Ritanna, 
Carmela, 
Laura, 
Roberto, 
Candido, 
Rosanna, 
Rosa, 
Marco, 
Lidia, 
Paolo, 
Angela, 
Angelo, 
Caludia, 
Francesco, 
Simone, 
Sabino, 
Margherita, 
Linda, 
Giusi, 
Tania, 
Isa, 
Ignazio, 
Roberta, 
Lucia, 
Mirko, 
Daniele, 
Vera, 
Sergio, 
Corrado, 
Simona, 
Carla, 
Donato,
Onofrio, 
Umberto, 
Mauro, 
Alfredo, 
Elvezia, 
Maurizio, 
Vincenzo, 
Cesare, 
Davide, 
Pasquale, 
Francesca, 
Alberto, 
Anna, 
Alessandro, 
Felice, 
Vito, 
Lino, 
Nino, 
Nicoletta, 
Pasqua, 
Giovanni, 
Stefano, 
Michele, 
Enrico, 
Cristina, 
Leonardo, 
Nunzia, 
Silvia, 
Annamaria, 
Aldo, 
Piero, 
Luca, 
Italo, 
Mimmo, 
Elisa, 
Nani, 
Nicola, 
Teresa, 
Concetta,.........................

Immenso bene per tutti voi, Amici miei,



Post più letti in assoluto

Per chi ama leggere in spagnolo