lunedì 23 settembre 2013

Notizia di cronaca (Solidarietà tra le nazioni d'Europa?)



La grande vittoria della Merkel, non è per niente il trionfo dell’europeismo, come ci vogliono far credere i giornalisti neo liberisti del tengo la rata del mutuo ed i vari politici maggiordomi.


Il voto tedesco è il risultato del più bieco ed egoistico nazionalismo, espresso in maniera ipocrita e codarda dietro il siparietto dell’europeismo adottato dal partito della Merkel.

La cancelliera, come slogan vincente ha sottolineato che l’euro è per gli interessi della Germania, quindi europeisti o no, la moneta unica fa i comodi dei tedeschi.

Cosa ovvia, la Germania grazie all’euro, ha bloccato la rivalutazione della sua moneta, impedendo inoltre agli altri Stati di svalutare. 


Bloccare la rivalutazione della propria moneta, bloccando anche la svalutazione monetaria degli avversari rappresenta un monumento al nazionalismo più aggressivo, altro che Europa solidale.


Vorrei domandare ai giornalisti collaborazionisti, se è europeista, una nazione che si finanzia a tasso zero con il trucco degli spreads, ossia niente interessi da pagare se si specula su un altro Stato.

La vittoria nazionalista – darwiniana in Germania significa il perpetuare sofferenze nel resto d’Europa, Francia inclusa, ma nel lungo periodo la politica della Merkel si rivelerà controproducente per i tedeschi stessi.

domenica 22 settembre 2013

La mia stanza


 
 
Apro la finestra del cuore.
Ormai chiusa da molto tempo.

La usavo per accogliere i miei ospiti migliori.

Poche volte si apriva.

Il cigolio dei suoi cardini mi feriva.

I miei tesori invecchiavano.

Il buio dipingeva tristezza in quelle stanze solitarie.

I riflessi degli ori dormivano sotto il pelo della polvere.

Sono passati giorni e anni,
la promessa della porta aperta
si è sciolta nell'intimità nascosta.

Domani, 
il sole sarà alto,
illuminerà tutta la stanza.

Vedrò la mia tartaruga indugiare come un tempo.

Brilleranno i miei occhi lucidi,
sentirò ancora quel profumo di gioia
e ritornerò ad essere quel bimbo 
appeso all'innocenza degli anni esili.



sabato 21 settembre 2013

Pillola di Psicologia.



Il sorriso è più salutare della mela ...... non toglie soltanto il medico .... aggiunge amici  e diffonde serenità!!
 

Facebook, come funziona?



Facebook è un'applicazione straordinariamente popolare e allo stesso tempo, il suo funzionamento si basa su poche idee semplici ma così ben miscelate da apparire agli occhi degli inesperti come una straordinaria macchina da guerra.Commenti e immagini sono lame che possono accarezzare il cuore come anche trafiggerlo.
Facebook è un’applicazione social network, cioè capace di offrire all’utente un mondo virtuale costruito con le proprie aspettative e usato con le proprie convinzioni.
Dal punto di vista informatico, Facebook è implementato con pagine dinamiche. 
Una pagina è ciò che vedete sul vostro schermo quando, con occhi stravolti e fissati sulla bacheca, siete pronti a catturare risposte, commenti o notifiche provenienti da quei particolari amici.
Un click su un link che vi appare all’improvviso, vi apre l’interesse  e fiumi di notizie, pensieri, fotografie, inondano la mente. 
Il tempo trascorre, ma a causa della asincronicità delle notizie, l’attesa sembra scomparire mentre un sorriso è sempre pronto a scoccare all’insaputa di tutto il mondo.
Le pagine sono dinamiche e questo significa che per tenervi incollati al monitor, Facebook non ha bisogno di cambiare tutta la pagina ma solo piccolissime porzioni di essa, legando così la vostra concentrazione a cose futili.
Questa magia, Facebook la realizza sfruttando piccolissimi programmi sparsi per la pagina e chiamati JavaScript.
Non credete che sarebbe straordinario se la stessa tecnica venisse sfruttata per osservare i segnali del corpo delle persone con cui ci relazioniamo tutti i giorni?
Siamo abitati a vedere, ma non osservare, e selezioniamo ciò che vogliamo vedere in base alle nostre aspettative, saldate sulle debolezze e sulle paure.
Il mondo di Facebook non esiste, come non esiste quello che è presente nella nostra mente.
Questo gemellaggio ci permette di cancellare dalla nostra psicologia le contraddizioni della vita reale.

lunedì 16 settembre 2013

Vivere




Una foglia cade dall'albero.

Una farfalla non vola più.

Un delfino soffoca per una busta di plastica.

Un cuore si ferma.


La consapevolezza è la gioia e il dramma della vita.

domenica 15 settembre 2013

Perdere l'amico


Opera di Silla Campanini


Ho perso l'amico!

Forse non è mai stato amico.

Credevo alle sue parole,
intrecciavano sentimenti.

Allineavo il sentire allo sguardo attento.

Sì! Ora ricordo bene, era la mia ansia.

Contornavo con i miei desideri una figura trasparente.

Respiravo la sua aria per entrare fin dentro l'anima.

Quell'aria era calda
 ma non per il fuoco dell'essere.

Promesse e speranze,
 come arcobaleni, 
giravano intorno a tanti discorsi.

La notte spegne i bagliori dell'illusione.

Non ho amici,
ho solo compagni di viaggio.  

Il riposo del guerriero



Sono nello spazio solitario della anima.

Oltre il muro delle parole,
 attendo il tuo cenno.

Parlo con il silenzio dell'essere.

Fisso lo sguardo nel vuoto del dubbio
a cercar luogo all'inquietudine. 

Ritrovo solo ombre e
e il disegno di qualche illusione.

Il capo è ancor chino
per le mille battaglie vane.

Ora il guerriero riposa,
non ha più un nemico
e ha perso la sua spada.

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