domenica 16 dicembre 2012

Un Angelo silenzioso




Questa è Victoria. E 'morta da eroe. Ha nascosto i suoi alunni di prima elementare negli armadi dopo aver sentito gli spari. Quando l'assassino è arrivato nella sua classe gli ha detto che i suoi studenti erano in palestra. Poi l'assassino l'ha uccisa ed è andato oltre. Victoria ha salvato la vita a tutti i suoi studenti



Un fiore è spuntato nel prato del mio cuore.

Lo nascondo al mondo per proteggerlo dal vento e dal freddo.

Lo annaffierò con tenero amore.

Avrò cura di farlo splendere in tutta la sua bellezza.

Attenderò il momento per salire su in cielo e fartene dono.

Il tuo atto d’amore mi fa luccicare gli occhi e mi gonfia il petto.

Mille emozioni soffocano inutili parole.

Grazie, Victoria. 

venerdì 14 dicembre 2012

Vogliono colonizzare internet





Alcuni regimi autoritari vorrebbero che i governi mettessero le loro mani su internet grazie un trattato globale vincolante. Se riusciranno nel loro intento, internet potrebbe diventare meno aperto, più costoso e molto più lento. Già in passato abbiamo fermato minacce come questa e possiamo farlo di nuovo: ma solo se ci uniremo in un appello globale di massa. Firma la petizione e condividila con tutti quelli che conosci:


Firma la petizione
In questo momento a un incontro in ambito ONU a Dubai, regimi autoritari stanno facendo pressione affinché venga imposto un controllo assoluto da parte dei governi su internet utilizzando un trattato globale vincolante: internet potrebbe diventare meno aperto, più costoso e molto più lento. Abbiamo solo pochi giorni per fermarli.

Internet è stato un esempio incredibile di ridistribuzione del potere nelle mani dei cittadini: ci ha permesso di essere più connessi tra di noi e di avere uno spazio da cui parlare e fare pressione sui leader come mai nella storia. Tutto questo grazie al fatto che finora è stato governato dagli utenti e da organizzazioni no-profit invece che dai governi. Ma ora paesi come Russia, Cina e Emirati Arabi Uniti stanno cercando di riscrivere un importante trattato sulle telecomunicazioni chiamato ITR per mettere internet sotto il loro controllo: il web sarebbe modellato dagli interessi dei governi e non da noi, gli utenti. Tim Berners-Lee, uno dei "padri di internet," ha lanciato l'allarme sul rischio che ciò porti a un aumento della censura online e di invasione della nostra privacy. Ma se ci opporremo con un appello di massa dal basso, potremo dare una mano ai paesi che invece si oppongono a questo colpo di mano.

Abbiamo fermato attacchi come questo in passato e possiamo farlo di nuovo prima che il trattato venga blindato questa settimana. Un'ondata di opposizione ai nuovi trattati ITR sta già montando: firma la petizione per dire ai governi di togliere le loro mani da internet e poi gira questa email a tutti quelli che conosci.

L'incontro per aggiornare le ITR (International Telecommunication Regulations) si svolge sotto l'egida di un'agenzia dell'ONU, l'International Telecommunications Union (ITU). In una situazione normale non meriterebbe una grossa attenzione ma Russia, Cina, Arabia Saudita e altri paesi stanno cercando di usare questo incontro per aumentare il controllo di internet da parte dei governi attraverso proposte che permetterebbero di scollegare utenti dalla rete gli utenti più facilmente, minacciare la loro privacy e legittimare il monitoraggio e il blocco del traffico, introducendo nuovi dazi per accedere ai contenuti online.

Ora non esiste un soggetto che regoli internet in modo centralizzato, ma al contrario varie organizzazioni no-profit lavorano insieme per gestire i diversi punti di vista tecnologici, commerciali e politici in modo che internet funzioni. Il modello attuale certamente non è senza difetti. Il dominio da parte degli USA e l'influenza delle aziende rende evidente la necessità di una riforma, ma i cambiamenti non dovrebbero essere dettati da agenzie di soli governi e senza alcuna trasparenza. Dovrebbero invece emergere da un processo dal basso aperto e trasparente: mettendo gli interessi degli utenti al centro.

L'ITU fa un lavoro estremamente importante: rende sostenibile economicamente l'accesso a internet da parte dei paesi poveri e permette la sicurezza della rete. Ma non è il luogo adatto a introdurre cambiamenti nel modo in cui internet funziona. Facciamo in modo che internet rimanga libero e governato nell'interesse pubblico e mostriamo all'ITU e al mondo che non staremo in silenzio di fronte a questo attacco.

I membri di Avaaz hanno lavorato insieme in passato per salvare il web e hanno vinto. Più di 3 milioni di noi hanno chiesto agli USA di uccidere una legge che avrebbe dato al governo la possibilità di chiudere qualsiasi sito, contribuendo a spingere la Casa Bianca a ritirare il suo sostegno. Nell'Ue, il Parlamento europeo ha risposto ai cittadini dopo che 2,8 milioni di noi hanno chiesto di lasciar cadere ACTA, ennesima minaccia alla rete libera. Insieme lo possiamo fare di nuovo.

Con speranza,

Pascal, Ian, Paul, Luca, Caroline, Ricken, Kya e il resto del team di Avaaz

mercoledì 12 dicembre 2012

Tristezza d'Amore

 
 
AMORE: Ciao Luigi, ti sento triste. Dimmi, qualcosa ti inquieta?

LUIGI: Sono triste per causa tua!

AMORE: Ti sei innamorato?

LUIGI: Dai non scherzare! Mi hai convinto che amare non è essere innamorati e ora, vuoi che io lo confonda con l’innamoramento?

AMORE: Conosco voi uomini! Mi tirate dentro discussioni che non mi competono e allora faccio buon viso a cattivo gioco.

Forza, sfogati! Dimmi che cosa non va.

LUIGI: Mi rattristo vedere associato il tuo nome a parole come “malefico”, “assassino”, “traditore”, e potrei continuare per molto.

Mi hai insegnato che l’Amore non conosce cattiveria, è piena dedizione al bene. Vederti accanto a quelle parole, immagino il declino dell’uomo, l’inutilità della sua storia.

AMORE: Ti comprendo, Luigi! 
Contemporaneamente, però, sono costretto a redarguirti. 

Hai dimenticato due elementi importanti che mi caratterizzano. 

Il primo riguarda la gioia di “essere” in Amore. 

La persona che mi porta con sé, deve sorridere, non essere mai profondamente triste, perché porta nel suo cuore la certezza e la consapevolezza dell’esperienza del bene. 

La seconda, non meno importante, l’Amore non è uno stato di reazione alle esperienze condotte con gli altri, non è passività interiore. 

L’amore è una forza che prescinde dall’amato e che mira dritta al suo bene. 

L’amore si presenta con la forza del dominatore e non ammette altro se non la vittoria.

LUIGI: Credo di averlo sempre saputo! 

Tu mi parli continuamente e mi rendi un guerriero frastornato nel mondo degli egoismi e della materialità. 

Alberghi nel mio cuore, ma continuo a chiedermi perché non invadi il cuore di tutti. 

Sei bello, splendente nel cuore di eroi e santi, mentre rimani eclissato fino ad annichilirti nell’animo di tantissimi uomini.

AMORE: Studiare d’Amore non si finisce mai!
In qualità di professore, dovresti saperlo.  

La mia volontà e ambizione, mira esattamente all’obiettivo che lamenti. 

Io opero in continua espansione e invasione del mondo buio al bene. 

Ho bisogno dell’apporto di tutti gli esseri viventi affinché io possa colonizzare tutti i cuori. 

Non posso impormi con i mezzi tipicamente umani, pressoché sbrigativi. 

Ho bisogno di consapevolezza e grande maturità dell’anima umana.

L’uomo in sé, è fondamentalmente buono, nonostante si tenti di dipingerlo come diavolo. 

Il suo problema è semplicemente di natura funzionale; un po’ come i tuoi programmi per computer, che inspiegabilmente compiono azioni non previste dal suo generatore (il programmatore). 

Tutti gli uomini vivono la realtà quotidiana come una propria proiezione mentale, assolutamente originale, e pertanto, costruiscono dei castelli ideologici responsabili per scelte comportamentali errate. 

Il vostro agire è frutto di un modello mentale incentrato su apparenti valori imprescindibili. Soltanto se questi valori sono in linea con il bene del prossimo, allora io posso invadere i cuori e regalare tutta la gioia che meritate.

LUIGI: Ragionar d’Amore è facile ma con le difficoltà di cui parli, operare d’Amore mi sembra un dono.

AMORE: Non disperare, Luigi! 

Le vie del Signore sono infinite e come tu ben sai, io mi trovo dove va Lui.  

martedì 11 dicembre 2012

Attimi eterni


 
Scorre il tempo,
or secondi or minuti,
frementi alla mente distratta,
estranei al cuor preso.

Lontano dall’esser crudo,
muovo la mia immagine.

Arduo è darle un contorno.
Illusorio, cercar principio.
Impossibile, fondar certezze.

Attendo invano miglior forma,
ma ingannato,
mi ritrovo ricurvo sui miei pensieri.

Rammaricato,
cerco bellezza tra i ricordi,
rivedo fogli staccati di calendari antichi.

L’infame somma  richiama gli anni trascorsi.
mi racconta della vita,
mi dipinge l’essere uomo.

Convinto che l’orizzonte sia un cerchio,
allor m’arrendo
 a contemplare solo quell’arco che volge alla vita.

Riflette pochi colori, pochissimi abbagli 
e molte rafferme.

Indomita, l’anima si rivolge all’orizzonte nascosto,
fiduciosa negli attimi eterni dell’amore.

venerdì 7 dicembre 2012

Viaggio tra i bit di una email


*** brano  tratto dal libro***  Viaggio tra i bit di una email   di Luigi Squeo
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LUCA: Papà, sei una fonte inesauribile di notizie! Immagino chissà quanto altro avresti da dirmi. Sono travolto dalle domande che vorrei rivolgerti, ma per la promessa che ti ho fatto all’inizio del nostro colloquio, mi limito soltanto a quelle necessarie. Per esempio, non mi hai ancora parlato dei programmi.

PADRE: Per mia convinzione, i programmi sono la parte più nobile di tutta la trattazione. Essi rispecchiano l’intelligenza umana e di riflesso, la sua sensibilità. Infatti, come per noi umani, l’anima, guidata dall’intelligenza, ci permette di essere vivi cioè ci consente di operare con una certa logica, così le macchine, grazie al software, riescono a essere operative e a scimmiottare le abilità umane. 

Il computer senza dei programmi è una ferraglia mista con circuiteria elettronica inerte. Ogni programma fornisce al PC (Personal Computer) una precisa abilità, iniziando da quelle più semplici, come attivarsi e spegnersi, fino a giungere a quelle più complesse, come permettere anche a me di redigere un messaggio e inviarlo al mio amico a Singapore.

Attenzione Luca!

Non ti fare ingannare dalla parola “complessa”, riferita all’abilità del PC!

Tutto quello che è complesso per un computer, discende dalla necessità di far girare programmi le cui istruzioni coincidono con altri programmi più semplici. 

Similmente alla matrioska russa, ogni funzione complessa è realizzata mediante tante altre funzioni più elementari. 

In tutti i casi, i programmi sono progettati da persone e la complicazione del software è legata alla difficoltà di organizzare il pensiero per formalizzarlo in successioni di azioni elementari. 

Insomma, noi umani siamo enormemente intelligenti e sintetizziamo con pochi gesti o con un semplice sguardo, quello che diventa impossibile comandare a una macchina.

LUCA: Papà, allora perché mi fai andare a scuola? Se siamo così intelligenti, tutti i bambini potrebbero imitare tutto ciò che fanno gli adulti, semplicemente osservandoli! Ci evitereste di farci perdere tutte le mattine a scuola e noi potremmo divertirci giocando.

PADRE: Luca, il tuo operato a scuola riflette esattamente ciò che hai detto! 

Voi bambini osservate e ripetete gli insegnamenti dei maestri i quali sanno come orientarvi per favorire l’evoluzione del vostro pensiero. 

Certo, potrei farlo anch’io, ma non avrei le competenze e l’esperienza di un vero maestro che consuma la sua vita nell’insegnare ai bambini. 
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giovedì 6 dicembre 2012

Ti lascio un fiore

 
 Chiedo al mondo di rimpicciolirsi affinché non ci sia spazio oltre il tuo cuore.

Averti accanto è come scrivere gioia sulla lavagna dell’universo.

Le maree si sollevino al tuo dolce animo.

Le acque degli oceani si lascino trafiggere dal raggio luminoso della tua purezza.

Ti ascolto attraverso il suono dei sentimenti,
e nella dolce melodia,
mi addormento per tornare da te nel sogno,
dove freno la mano 
per allungare gli istanti di intensa emozione.

 Soffoco nel silenzio l’urlo di gioia
 per non poterne contenere di più.

Vorrei sentire il calore delle tue carezze.

Vorrei sentire l’ansimar del piacer infinito.

Vorrei parlare di te ai sordi 
per far dispetto alle parole.

Vorrei mostrare ai ciechi 
ciò che i sordi hanno letto dai miei occhi.

Domani sarò nel mondo,
con il suo freddo,
con le sue maschere,

e intanto,
ti lascio un fiore,
non appassirà fin quando sarò io a innaffiarlo.



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