Appartenere ad una comunità
cittadina significa essere già condizionati da un motivo legato alla storia del
territorio. Essere in particolare un Molfettese, sembrerebbe aver ereditato un carattere
contaminato dalla prudenza e lentezza.
Queste qualità sembrano esaltate
con l’aria che respirano. Non sarà un caso che gli anziani usano riferirsi al
passeggiare come “andare a prendere aria fresca”. Pensando poi, di rivederli
lentamente passeggiare lungo il porto e osservarli immersi in pensieri lontani,
fornisce credito alla mia assunzione.
Riflettendo con il sorriso sulle
labbra, Molfetta è effettivamente lenta e misurata in molti aspetti della vita
sociale. Bastano pochi esempi, anche banali, per convenire.
Spesso mi chiedono:
perché allontanandoci di pochi
chilometri il dialetto molfettese non esiste più?
perché i molfettesi sono
riservati per la propria privacy e attenti osservatori di quella degl’altri?
perché sono diffidenti delle
novità?
perché amano risparmiare a
discapito di investire.
perché sono lavoratori
instancabili e i cinema o teatri sono vuoti?
Le risposte sono da ricercare in
questo carattere “lento”, confuso tra il qualunquismo e la saggezza popolare.
Un altro spunto di riflessione
che fa nascere un gigantesco “perché?”, lo si ricava dalla poca predisposizione dei suoi governanti
di capire a “volo” i cambiamenti in corso. La riprova la documenta con una
constatazione reale. Poche decine di anni orsono, Molfetta era una ricca cittadina,
ammirata da quei paesi limitrofi che oggi la ignorano. Molfetta, conosciuta
come paese dei naviganti e dei soldi in banca, era una presenza importante sulla
cartina della Puglia.
Molfettesi nel mondo era il suo
rombo d’orgoglio.
Nel era di Internet, l’ex-regina
dei pescherecci, è una cenerentola che guarda con apprensione il suo futuro.
Brillano come diamanti le nuove
leve, i giovani che vogliono dar vigore a questa gloriosa cittadina. Purtroppo, come i diamanti, sono pochi perché
la “lentezza” invischia ancora molti di
loro.
Sono pochi e la loro voce si
confonde con i rumori della delusione di orizzonti fumosi.
Eroi molfettesi non sono più
coloro che hanno combattuto le guerre mondiali; allora, altri ideali, altri
valori, erano nelle menti e nei cuori.
Oggi eroi a Molfetta, sono tutti
coloro che credono nello spirito di ripresa, nella prova d’orgoglio, nella
fiducia investita sui giovani.
Molfetta attende il risveglio dei
giovani, la ripresa della loro consapevolezza per quanta aria nuova potrebbe spirare
sul duomo.