Domenico
è un bel ragazzotto di quattordici anni. Ha una mamma meravigliosa, con il
pensiero fisso su lui e un papà scelto tra i più perfetti del pianeta.
Un
giorno pose una strana domanda alla mamma: “Mamma,
com’ero da piccolo?”
La
mamma sorrise e accarezzandolo, rispose: “Eri semplicemente favoloso!”
“No!
Tu mi stai prendendo in giro. Tutti i bambini piccoli procurano fastidi, perché
io sarei stato diverso?” Ribadì, il ragazzo.
“Tesoro
mio, ciò che un bambino piccolo fa è soltanto il suo modo per conoscere il
mondo che lo circonda. Egli ha come unici interlocutori soltanto i genitori. Inoltre,
l’impossibilità di usare il linguaggio degli adulti, lo costringere ad emettere
suoni imitanti ciò che ascolta. Si rifugia nel pianto come ultimo mezzo per far
capire che vuole attenzione e che qualche problemino lo disturba. Quindi, l’agire
di un bambino non può essere mai visto come fastidio dal genitore che gli vuol
bene. È probabile che le stesse scene vengano viste dall’esterno e giudicate
fastidiose, ma ciò non significano che lo siano per la mamma e il papà. Nel tuo
caso, anche quando mi procuravi impicci, me lo ripagavi con una stretta al
cuore o dandoti un grosso bacio alle tue paffutelle guance.”
Domenico
sentì tutto l’amore della mamma. Volle così provocarla con un’altra domanda
ancora più strana: “Mamma, se non fossi nato, la tua vita sarebbe stata più
libera, ti saresti divertita di più, non è vero?”
“È
vero, ma è altrettanto vero che non avrei mai conosciuto le emozioni che mi hai
regalato! Tuo padre non avrebbe mai esclamato alla tua nascita <è bellissimo!
ha gli occhi alla cinesina, come me!> e io non mi sarei mai potuto vantare
di avere un bambino stupendo come te.
Devi sapere, Domenico, che qualsiasi cosa
che si fa con il cuore non fa sentire fatica, non ti fa accusare privazione,
anzi esalta lo spirito del genitore e gli dà senso vero alla sua vita. Si vive
per esaltare i sentimenti, per sentire i brividi scorrere sulla pelle, quando hai prova che il
figlio ti vuole bene e come genitore si è riusciti a trasmettere valori sani in
modo che possa andare fiero nel mondo dell'amore ricevuto.”
Domenico
si emozionò e le rispose: “Mamma, il mio bene per te è papà sarà infinito.”
Dicendo
così, abbracciò la sua mamma e continuò a parlare con la voce muta del suo
cuore.