giovedì 22 gennaio 2015

Da domani farmaci solo per i ricchi





Gli Stati Uniti stanno per imporre all'India lo stop ai farmaci a basso costo indispensabili per milioni di poveri. Ma possiamo convincere Obama, in India nei prossimi giorni, a ridare la speranza a milioni di malati. Firma subito:


firma la petizione
La visita in India del presidente Obama dei prossimi giorni potrà decidere letteralmente tra la vita o la morte di milioni di poveri non solo in Asia, ma anche Africa e America Latina. Ma dobbiamo agire subito se vogliamo salvare la produzione dei farmaci a basso costo di cui il mondo ha bisogno.
Perché fino ad oggi l'India ha potuto produrre farmaci contro l'HIV, la malaria o il cancro a costi bassissimi, grazie a leggi che per una volta mettono l'interesse della popolazione davanti a quello delle multinazionali farmaceutiche. Che ora vogliono bloccare tutto per poter vendere i loro prodotti a prezzi molto più alti. Addirittura sono riuscite a convincere gli Stati Uniti a minacciare sanzioni economiche se l'India non abolirà queste leggi, e stanno tornando alla carica sfruttando le trattative in corso per nuovi investimenti.
Raccogliamo un milione di firme per difendere l'India, in questi anni la preziosissima farmacia dei poveri di tutto il mondo, e poi facciamo arrivare la notizia sui giornali mondiali proprio durante la visita indiana di Obama. Gli consegneremo le firme insieme alla proposta, scritta da esperti del settore, di un accordo che protegga l'accesso ai farmaci da parte dei più poveri. Firma ora!

https://secure.avaaz.org/it/save_cheap_medicines_loc_/?bglFhdb&v=52135

Le multinazionali farmaceutiche sostengono che le leggi indiane sui brevetti che permettono di fare prezzi stracciati, impediscono loro di investire in nuovi farmaci. Ma la loro priorità è stata da sempre la ricerca su farmaci su cui possono lucrare, non quelli per i poveri, e impongono prezzi inaccessibili a chi ne ha bisogno: basti pensare che nuovi farmaci contro l'epatite C sono venduti a 1000 dollari a pillola!
Lo scorso ottobre, alla Casa Bianca, il Primo Ministro indiano Modi invitò le multinazionali a fare investimenti per farmaci a prezzi accessibili, e di smettere di usare a trattati ingiusti per guadagnare fino all'ultimo centesimo usando i brevetti. Ma accettò di creare un gruppo di lavoro indo-statunitense sulla proprietà intellettuale, e di pubblicare una bozza di trattato che conteneva concessioni alle aziende farmaceutiche statunitensi.
Obama in questi anni si è battuto in difesa della sua opera di estensione del sistema sanitario negli USA. Allora la nostra ultima occasione è appellarci direttamente a lui prima che parta per l'India, per far sì che spinga Stati Uniti, India e gli altri paesi coinvolti a trovare un accordo che metta la popolazione davanti all'interesse di qualche multinazionale. Firma subito:

https://secure.avaaz.org/it/save_cheap_medicines_loc_/?bglFhdb&v=52135

Quando un'enorme casa farmaceutica svizzera portò in tribunale il governo indiano per impedire prezzi accessibili ai farmaci antitumorali, 50mila avaaziani in India e in Svizzera si mobilitarono e anche grazie a loro la causa venne respinta. Ma oggi l'accessibilità dei farmaci per tutti e in tutto il mondo corre un rischio ancora più grande: è il momento di farci sentire di nuovo.
Con speranza e determinazione,

Alex, Bert, Laila, Ricken, Emma, Diego e tutto il team di Avaaz

venerdì 16 gennaio 2015

Fermiamo i massacri di Boko Haram




Mentre i media ci permettevano di capire e piangere per il massacro di Parigi, un gruppo terrorista nigeriano usava una bambina come bomba umana e uccideva quasi 2000 persone. Purtroppo sembra che non interessi nè ai media nè ai governi: firma subito, aiutaci a far arrivare la notizia ovunque, e costrigiamo l'ONU a nominare subito un inviato speciale per la pace in Nigeria:


firma la petizione
In Nigeria un gruppo terrorista sta usando bambini di 10 anni come bombe umane, e la scorsa settimana ha massacrato quasi 2000 persone.

Ma per i media questo sembra non esistere. Il presidente nigeriano non ha detto NIENTE, e il suo esercito alimenta il caos invece di proteggere i civili.

E siccome nessuno ne parla e "tanto le crisi in Africa sono difficili da risolvere", i nostri governi non stanno neppure tentando di aiutare la Nigeria.

Ma questo massacro senza precedenti è un'occasione per arrivare a un'azione decisa.

E succederà solo se faremo la nostra parte: facciamo arrivare ovunque la notizia, mettiamo pressione sui nostri governi e sull'ONU per far nominare subito un Inviato speciale con poteri veri, il primo passo per far partire un processo di pace in Nigeria.

Unisciti anche tu a questo appello urgente, affinché nel mondo non ci siano più bambine usate come bombe umane, o Paesi in cui potrebbero morire tutti senza che il mondo se ne accorga:


Quando c'è un conflitto in Africa pare sia sempre una guerra di religione. Ma non è così: la divisione in Nigeria è tra l'elite al potere grazie al controllo sul petrolio e una enorme corruzione e la popolazione che vive nel nord, povera e abbandonata a se stessa. E il gruppo terrorista Boko Haram ha sfruttato questa situazione arrivando a controllare un'area grande quanto la Svizzera, ma con un costo enorme: 20mila morti e un milione di persone sono state sfollate.

Ovviamente i politici non hanno fatto altro che alimentare le divisioni e questa strage arriva a poche settimane dalle nuove elezioni. Un caos che molti dicono aiuterebbe il Presidente nigeriano a essere rieletto. Il che spiegherebbe la sua reazione: inutile e scarsa.

Nel paese ci sono alcune forze speciali internazionali, ma sono bloccate per non essere coinvolte nelle azioni dell'esercito nigeriano contro la popolazione. Non è più possibile ignorare il problema, dobbiamo fare qualcosa e dobbiamo farlo subito, incluso un piano per formare una legittima forza di interposizione, una mediazione internazionale, un piano di investimenti per il Nord e un vero programma anti-corruzione.

Questo piano non risolverà la situazione in pochi giorni, ma questa NON è una situazione che si può risolvere in pochi giorni. Questo non toglie che ignorarla ancora è semplicemente immorale. La nostra comunità può spingere i paesi chiave a sostenere la nomina di un inviato ONU e imporre a chiunque vincerà le elezioni di portare avanti un processo di pace.

Se non faremo nulla, moriranno migliaia di persone e la minaccia di Boko Haram crescerà ancora. Gli attentati di Parigi ci hanno ricordato che il terrore non ha confini. Unisciti all'appello:


I politici hanno tradito i cittadini, e media e governi internazionali non hanno fatto nulla per troppo tempo, dibattendo di strategie mentre la situazione precipitava. Non c'è più tempo. Questa nomina può essere il punto d'inizio per cambiare la situazione, diamoci di fare.

Con speranza e determinazione,

Alice, Pascal, Mike, Melanie, Marigona, Ricken e tutto il team di Avaaz

venerdì 2 gennaio 2015

Donare l'impossibile



Al dì che d'illuder il cor cessar vedrà,
sommo dolore imbiancherà l'inutile maschera.

Piangeranno i rami secchi di quell'antica quercia.

La bianca rugiada or s'appende alle ancor verdi foglie.

Stanca, attende il sol mattutino per volar in cielo.

Mesto, raccolgo me stesso
nel punto più alto del monte.

Cogliere vorrei, il sospir tenero di un amore infranto.

Appenderei il cor mio,
'sì che il Dio doni l'impossibile.

 


giovedì 1 gennaio 2015

Un nuovo anno


 
Siamo all'inizio! La voglia di far bene è tanta.

Ognuno è indulgente con se stesso... 
fino al punto di credere ciecamente nelle proprie azioni....
sebbene i risultati sin qui ottenuti siano stati scarsi o modesti.

Facendo le stesse cose, otteniamo gli stessi risultati e ....
un anno vale l'altro .....
è come ripetere l'anno a scuola!

Si è bocciati!

La vita si accorcia.


Purtroppo, soltanto coloro che hanno i capelli grigi sono realmente consapevoli dell'anno trascorso. 

Per questi, il "Buon anno" (come anche il buon compleanno), lascia un retrogusto amaro nei festeggiamenti.

I giovani credono di avere l'eternità davanti; sono cavalli bendati lanciati in corridoi infiammati.

Il nostro Creatore non poteva trovare un sistema migliore per coniugare il bello con l'impossibile.

Come un grande enigmista, ci ha fornito il metodo per imitarlo: l'Amore.

Si è reso conto che il compito può essere arduo, allora ci ha dato qualche aiutino: i sentimenti e la gioia.

Giocando con i suoi strumenti ci ha permesso di dimenticare temporaneamente il tempo.  

mercoledì 31 dicembre 2014

Ciao, 2014

Siamo a fine anno.

Il 2014 diventa 2015.

Sono con me stesso …………… 

per ringraziare chi è con me tutti i giorni,
e chi attraversa la mia vita.

Siamo stelle sole,
 che brillano soltanto se sono vicine.

Sì, ci arrabbiamo,
qualcuno critica pure.

Non importa!

Il sereno giunge sempre dopo,
e il senno del poi è un grande giustiziere.

Usiamo il sorriso, gli abbracci, i baci, le carezze …. 
le buone maniere …. quelle che ci fanno veramente umani. 

Facciamolo......
non perché inizia un nuovo anno, 
ma perché inizi il vero modo di consumare la nostra esistenza.

Buttiamo via la formalità.

Lasciamo la cattiveria agli stupidi.

Lasciamo l’egoismo agli sfortunati.

Lasciamo l’odio a chi pensa di vivere in eterno.


Prendiamoci il bello, la gioia e tutto ciò che illumina questa vita.


Se qualcuno vuole sedersi accanto, dategli più spazio.

Se qualcuno ti passa accanto a capo chino, salutalo.

Se qualcuno è triste, tenta di fargli cambiare umore.


Non dobbiamo farlo perché ci viene detto.

Dobbiamo farlo per noi stessi, per dare un vero senso al nostro respirare.

Non esiste al mondo merce che ti arricchisce donandola.

Questa merce che non ha valore economico e guarisce le anime.....
 si chiama AMORE.

L’unico momento per spenderla è ora!

Buon Anno, Amici.

domenica 28 dicembre 2014

Amando


 
Appendo le mie paure ad un cuore generoso.

Lego le mie idee alla passione di affondare pensieri.

Riscopro uno spazio tutto mio.

Tu non puoi entrarci!

Se pur vicino al mio corpo,
non celi il baratro di una vita diversa dalla mia.

Il tuo sorriso è un ponte su cui sostano e s'incontrano anime sole.

Il tuo abbraccio è parvenza del tuo mondo che risuona nel mio.

La tua voce è l'eco dei miei desideri.

Passeggiamo insieme nella precarietà di un esistere avaro di risposte.

Attendo il tuo tocco per illudermi di essere vivo.

Semino parole per provare la tua compagnia.

Devo riempirmi d'amore per continuare a provarti.
 

sabato 27 dicembre 2014

L'idea della scuola di Thomas Jefferson


Jefferson believed firmly in the value of education. 

His whole idea of government depended on the ability of citizens to make intelligent decisions. 

Jefferson had been interested in education for most of his life. He had developed many ideas about the best way to educate the people. 

He believed that every citizen had the right to an education. But, he understood that all people do not have the same ability to learn.

Jefferson divided the people into two groups: those who labor and those who use their minds. 

He thought both should start with the same simple education -- learning to read and write and count. 

After these things were learned, he believed the two groups should be taught separately.

Those in the labor group, he thought, should learn how to be better farmers or how to make things with their hands. The other group should study science, or medicine or law.

We cannot always do what is absolutely best. Those with whom we act have different ideas. 

They have the right and power to act on their ideas. We make progress only one step at a time. 

To do our fellow men the most good, we must lead where we can, follow where we cannot. But we must still go with them, watching always for the moment we can help them move forward another step.

We propose a school system of three steps.

The first step would be elementary schools, where all children could learn reading, writing, arithmetic and geography. 

The second step would be colleges.
 Students would begin the study of science, or would study agriculture, or how to use their hands to make things. 


The third step would be a state university, where students of great ability could go to get the best of educations.

The university would produce the lawyers, doctors, professors, scientists and government leaders. 

Young men whose families had money would pay for their own educations.

 The state would pay the costs of a small number of bright students from poor families.

venerdì 26 dicembre 2014

Esseri umani


 
Da quando Betty Williams ha perso suo marito 12 anni fa, il periodo di Natale è stato sempre un momento di solitudine e di grande nostalgia.
 
Senza figli e senza parenti stretti, Betty, 86 anni, insegnante in pensione, è rimasta sola.
 
E se durante l'anno la solitudine si “respinge” come meglio si può, per Natale affrontare l'idea di essere rimasti senza nessuno può diventare insostenibile. 
 
E così Betty, sapendo di non essere l'unica in questa condizione, ha deciso di affittare un pub per la vigilia a Ottery St. Mary, nel Devon, in Gran Bretagna, e pagare un ricco rinfresco a oltre cinquanta sconosciuti. 
 
Betty Williams, la vedova generosa Un conto di oltre mille sterline per una scelta tra zuppa di verdura e cocktail di frutti mare, seguito dal tradizionale arrosto, pere in camicia e budino. 
 
La cena è stata accompagnata da una band che ha intrattenuto gli ospiti con i classici di Natale. «Sono stata così impaziente e sono contenta che finalmente il momento sia arrivato – ha raccontato Betty – So di essere anziana ma la mia mente ragiona ancora e ho pensato che sarebbe stato emozionante condividere questa serata con altri membri della mia comunità che vivono in solitudine».

Qualche mese fa Betty ha incontrato il sindaco della cittadina, Glyn Dobson, 72 anni, per aiutarla a convincere le persone sole a partecipare al suo party di Natale. 
 
Detto fatto: cinquanta commensali si sono presentati alla festa organizzata da Betty. «Sono così contenta per aver convinto tante persone a venire – ha raccontato - Guardo come si divertono e mi si riempie il cuore di gioia». 
 
L'iniziativa di Betty ha già fatto il giro del mondo e sono già arrivati fondi che saranno utilizzati per il Natale del prossimo anno. 
 
May Kennedy, 90 anni, assistente in pensione in una scuola materna, ha raccontato: «Vivo qui da 33 anni e non ho mai visto tanta generosità prima. 
 
Conosco Betty di vista ed è stata gentile a invitarmi. La mia famiglia vive lontana e sarei rimasto solo per tutte le festività». 
 
Ma quest'anno Betty ha reso possibile un piccolo miracolo: per questo Natale a Ottery St. Mary nessuno è rimasto da solo.

giovedì 25 dicembre 2014

Respiri






Quando sono solo, ho bisogno di guardare le stelle per sentirmi importante.

Poi, ritornando in me stesso, mi chiedo: che cosa voglio di più?

Ho il sole, il mare e l’aria che respiro.

Eppure, qualcosa manca.

Ecco che il tuo sorriso illumina la mia mente.

Che cosa ne farei delle miei emozioni  ….. se non ci fossi tu a farle impazzire.






Ci sono pensieri mai rivelati.

Ci sono parole mai dette.

Tutto è raccolto nel mio cuore.

Un fardello nascosto e pesante.

Lo porto sempre con me per rallentare i miei passi e costringermi  a pensarti.

Mi ritrovo a gioire da solo ….. felice per essere sempre accanto a te!
 

mercoledì 24 dicembre 2014

Citazioni sull'amore


L'amore si scopre soltanto amando.»
(P. Coelho)

«L'amore guarda non con gli occhi ma con l'anima.»
(W. Shakespeare)

«Amore è desiderio divenuto saggezza;
(H. Hesse)
 

«Amare non significa guardarsi negli occhi, ma guardare insieme verso la stessa meta.»
(A. De Saint-Exupéry)
 

«Coloro che vivono d'amore vivono d'eterno.»
(E. Verhaeren)

«Prima di amare, io non ho mai vissuto pienamente.»
(E. Dickinson)

«Siamo angeli con un’ala sola, solo restando abbracciati possiamo volare.»
(L. De Crescenzo)

«Amor ogni cosa vince.»
(L. da Vinci )
 
«Nel vero amore è l'anima che abbraccia il corpo.»
(Nietzsche)

«Chiunque voglia imparare l'amore, resta sempre uno scolaro.»
(T. Bernhard)

Se esiste qualcosa che ci rende contemporaneamente LIBERI e VIVI......
questo è l'Amore. 
 
 
 
 
(L. Squeo) 

Misurare l'amore è cercare di riempire un secchio senza fondo. 
(L. Squeo

Amare è la forma attiva dell'essere.
(L. Squeo) 

Amare è dimenticarsi nei bisogni dell'amato. 
(L. Squeo) 

Per Amare non c'è tempo giusto.
(L. Squeo)

Amare è per questa vita.
(L. Squeo) 

 

 

giovedì 18 dicembre 2014

Basta con parole


 
 
 
 
 
 
 
 
Basta con le belle parole.
Non so che fare della mia saggezza.

Che io sia buono o cattivo, a che serve?
A che serve una vita senza amore.

Vado via.
Divento pazzo.
Cerco un mondo assurdo.

Basta con i ragionamenti.
Basta con le maschere.
Basta con i come e i perché.
Voglio andar via.

Non m’importa dove.
Di questa libertà non ne faccio nulla.

Voglio credere.
Voglio esistere.

Scendi giù, Dio mio.
Vienimi a prendere.

Non sopporto più il sangue versato.
Non accetto ancora altra cattiveria.

Cancella le nuvole, avvicina il sole e brucia questa terra se serve a farla rinascere.

Costruisci un mondo nuovo.
Tu sai come farlo.

Mi hai insegnato a far battere il cuore per la mamma, la donna, il figlio, l’amico.
Mi hai donato la bellezza dell’aria che respiro.

Hai sparso emozioni laddove gli occhi non vedono.
Hai perfino raccolto in un po’ di Te nella mia anima.

Non voglio credere che per Te cambiare questi uomini sia impossibile.

Non deludermi  anche Tu.
 

In memoria dei bambini del Pakistan





Una banda di uomini armati è entrata in una scuola in Pakistan e ha massacrato più di 100 bambini. Per questi estremisti talebani l'istruzione è una minaccia. Proprio l'istruzione allora è il modo migliore per rispondere al loro crimine ignobile, con una mobilitazione globale per dare una scuola a tutti i bambini:


firma la petizione
Martedì 16 Dicembre, uomini armati sono entrati in una scuola in Pakistan e hanno ucciso più di 100 ragazzini. 100 BAMBINI! Chi potrebbe mai fare una cosa del genere?
Qualcuno che vede la scuola come il più grande ostacolo al reclutamento di questi bambini per una vita di violenza. L'istruzione non è solo il miglior antidoto possibile contro la povertà, è anche uno dei modi migliori per combattere il terrorismo. Aiuta a uscire dalla disperazione e ad avere un'opportunità. Possiamo rispondere a questa tragedia con un appello globale per dare una scuola a tutti i bambini.
I nostri governi hanno promesso che tutti i bambini del mondo avrebbero avuto accesso all'istruzione entro la fine del 2015. Possiamo renderlo possibile subito per il Pakistan e altri Paesi: unisciti a questa campagna per onorare nel miglior modo possibile la memoria dei bambini di Peshawar. L'appello verrà consegnato da Gordon Brown, l'Inviato Speciale dell'Onu per l'istruzione globale, al Primo Ministro del Pakistan e ai leader che possono realizzare questo piano. Firmalo anche tu:

https://secure.avaaz.org/it/honour_peshawar_children/?bglFhdb&v=50182

Quando i talebani spararono a Malala lei aveva 15 anni e quasi 1 milione di noi chiese al governo pakistano di realizzare il suo sogno di un'istruzione per tutti. Gordon Brown consegnò la petizione direttamente al presidente pakistano, che la firmò di persona annunciando borse di studio per 3 milioni di bambini.
 
Ma oggi ce ne sono ancora 5 milioni e mezzo senza accesso a una scuola, solo in Pakistan. In tutto il mondo sono più di 58 milioni. Dal 2010, la spinta per un diritto all'istruzione universale si è fermata, soprattutto dove ci sono dei conflitti come a Peshawar. Ma se gli aiuti attuali venissero concentrati sulle scuole primarie, basterebbero 6 miliardi di dollari per finanziare un'istruzione di base per tutti i bambini del mondo. Sarebbe la prima volta nella storia!
Quello di martedì è stato un attacco diretto ai figli dei militari dell'esercito Pakistano. Non sarà facile fronteggiare i talebani. Non sarà facile ricostruire la fiducia dei genitori nella scuola, e non sarà facile far mantenere al governo le sue promess. Ma se non facciamo niente, questa sarà una vittoria dei terroristi, e una sconfitta per ogni bambino del mondo. Un movimento di massa e globale in questo momento può dare un banco e dei libri a questi bambini, invece di un'arma. Clicca qui sotto per firmare la petizione:

https://secure.avaaz.org/it/honour_peshawar_children/?bglFhdb&v=50182

Dalla Siria al Sudan, più di una volta la nostra comunità si è attivata per chiedere con determinazione che i bambini siano protetti dalla violenza, non più vittime. Ora chiederemo tutti insieme un'istruzione per tutti, la migliore soluzione nel tempo contro la violenza estremista: diamo ai bambini del mondo un futuro migliore.

Con speranza,

Alice, Emma, Sam, Pascal, Laila, Ricken e tutto il team di Avaaz

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