martedì 4 marzo 2014

Dir di donna


Non so dir di donna
se il fremito d'amor non coglie.

Son sguardi di color sensibile
che luce portan ad occhi puri.

Donna, che inno di sublime nettare diffondi,
splendi per l'umana specie
sì che l'uomo
docile s'accosti.

Per troppo tempo,
or speme preme lontano,
il buio ha armato la mano.

Che dal pugno fiorisca la carezza.
Che i cuori tornino ad amare.
Che la ragione rinsaldi l'antico patto.

Che si ricordi del primo dono.

L'uomo per la donna
e la donna per l'uomo,
per sempre.

domenica 2 marzo 2014

Ritorno alla saggezza

 
 
LUIGI: Caro amico, io credo che la tecnologia si comporti come nebbia agli occhi degli umani. Essa droga la loro mente e conferisce all’orgoglio l’illusione di una presunta potenza; la capacità di poter dominare un mondo esistente oltre i propri confini e a dispetto di evidenti limitazioni.

Supponendo la tua fase evolutiva molto più in avanti rispetto alla mia, il tuo pensiero in merito alla nostra tecnologia, potrebbe essere utile alle mie riflessioni, ti prego esprimiti.

ETT: La barriera evolutiva che ci separa non mi vieta di indurti ad una riflessione che farebbe parte del tuo mondo. Nella mia condizione di extraterrestre, mi è facile rimescolare concetti, esattamente come voi fate con il sugo di carne tra i maccheroni.

LUIGI: Noto con piacere che hai memorizzato le nostre usanze culinarie!

ETT: In qualità di eterno spettatore della vostra vita, comincio ad assimilarla sempre più profondamente.

Abbandonando questa divagazione, vorrei soddisfare la tua richiesta rivolgendoti una domanda.

LUIGI: Bene! Sono pronto a risponderti.

ETT: Considera di poter vivere senza invecchiare e di poter prescindere dalle necessità del tuo corpo; in che modo cambierebbe il tuo atteggiamento verso la vita e verso il tuo prossimo?

LUIGI: Cambierebbe di moltissimo!

ETT: Cerca di ripercorrere idealmente la tua vita nell’età giovanile, quell'età in cui il concetto di vecchiaia si capisce soltanto leggendolo da una pagina del vocabolario. 
Quali erano i tuoi problemi? 
Quali erano i tuoi modi di agire e reagire con il tuo prossimo?

LUIGI: Sicuramente allora, i miei problemi erano di natura filosofica, molto lontani dalla materia e svincolati dal fattore tempo. 
Il mio esistere era un presente con un passato non ben compreso e un futuro senza limiti.

Le relazioni con il mio prossimo implicavano conquiste, riconoscimenti, accettazioni e tanta voglia trovare un posto al sole.

ETT: Si potrebbe dire che eri concentrato su te stesso per misurarti e inserirti piacevolmente nel meccanismo globale dell’esistenza. 
In questo compito, sperimentavi gioie, dolori, delusioni e speranze.

Inoltre, il tuo carattere mite ti ha fatto propendere per l’utilizzo di scelte logiche e tecniche operative abbastanza concilianti e forse anche al limite della timidezza e della rinuncia.

LUIGI: Mi conosci molto bene, Ett!

ETT: Altri tuoi amici o semplicemente persone della tua età, avranno avuto reazioni diverse, o anche ambizioni più marcate delle tue?

LUIGI: Sicuramente sì!

ETT: In questi casi, lo spirito di competizione e la possibile conseguente aggressività, sono voci di spesa da considerare nel bilancio delle relazioni sociali.

LUIGI: Ebbene?

ETT: Il vostro mondo si presenta al mio giudizio come una grande famiglia composta di unità litigiose tutte tese a combattersi reciprocamente per affermare la proprie limitate e approssimate idee, dimenticando il luogo, il tempo e lo spazio intorno. 

Vi capita spesso abbandonare la consapevolezza di essere piccoli, teneri fragili esseri occupanti un’insignificante parte dell’universo. 

Non vi rendete conto che, in una realtà infinitamente più grande di voi, siete schegge di energia che si manifestano nel segno di un insieme imperscrutabile.

In quest’ottica, la tecnologia è il classico fumo negli occhi; una specie di droga per l’orgoglio; un antidolorifico contro la consapevolezza di non valere nulla.

Inoltre, immagina che cosa succederebbe se all’essere umano fosse risparmiata la vecchiaia!

LUIGI: Credo che si porrebbero le basi per giustificare guerre stellari e conflitti tra mondi lontani.

ETT: La vostra vecchiaia, quindi, considerala come un ritorno alla saggezza originale; Il colpo sulla testa dello stupido; la celebrazione dello spirito umano che attraversa per un breve tratto di tempo la nuda materia.

LUIGI: Ett, avrò bisogno  di te per molto tempo ancora.

mercoledì 19 febbraio 2014

L'aquilone


 
Scorre il filo del sentimento tra le crespe dell’intimità.
Avvolge il sentir dolce.

Trasparente alle rocciose pretese.
Lontano dai grigiori della tristezza.
Inerte all’egoismo.
Audace al cuor mite.

Ricordo ancora quell’affanno sfiancante.
Correvo legato alla coda dell’aquilone.

Il mondo tutto era con me.

La mano protesa al cielo
cercava il Dio dei bambini.

La frescura del mattino
si perdeva nella furia d’inseguire sogni.


Or che il corpo è fermo,
il pensiero cerca ancora l’aquilone,
ma son trascorsi anni e il cielo è più basso.

Corro ancora dietro quel filo teso dal vento del sentimento.
Continuo a sognare il mondo che vorrei.

Sento anche l’affanno agitare le vene.

E’  la vita che, irrefrenabile, pulsa.

Vuole testardamente dirsi meravigliosa.
 

Dispositivi di interconnessione nelle reti.




 
 
HUB rappresenta un concentratore, un dispositivo di rete che funge da nodo di smistamento di una rete di comunicazione dati organizzata prevalentemente con una topologia a stella.


SWITCH: è un dispositivo di rete o nodo interno di rete che si occupa di commutazione a livello 2 cioè livello datalink del modello ISO/OSI cioè di indirizzamento e instradamento all'interno di reti locali attraverso indirizzi MAC, inoltrando selettivamente i frame ricevuti verso una porta di uscita cioè verso un preciso destinatario grazie a una corrispondenza univoca porta-indirizzo.


Un bridge (letteralmente ponte) è un dispositivo di rete che si colloca al livello datalink del modello ISO/OSI e che traduce da un mezzo fisico ad un altro all'interno di una stessa rete locale

Esso è quindi in grado di riconoscere, nei segnali elettrici che riceve dal mezzo trasmissivo, dei dati organizzati in strutture dette trame (in inglese frame), di individuare all'interno di esse l'indirizzo del nodo mittente e quello del nodo destinatario e in base a questi operare un indirizzamento dei pacchetti tra più segmenti di rete ad esso interconnessi.
 
Un Gateway è un termine generico che indica il servizio di inoltro dei pacchetti verso l'esterno; il dispositivo hardware che porterà a termine questo compito è tipicamente un router.  

Nelle reti più semplici è presente un solo gateway che inoltra tutto il traffico diretto all'esterno verso la rete internet. In reti più complesse in cui sono presenti parecchie subnet, ognuna di queste fa riferimento ad un gateway che si occuperà di instradare il traffico dati verso le altre sottoreti o a rimbalzarlo ad altri gateway.

 
Un router (dall'inglese instradatore) è un dispositivo elettronico che, in una rete informatica a commutazione di pacchetto, si occupa di instradare i dati, suddivisi in pacchetti, fra reti diverse. È quindi, a livello logico, un nodo interno di rete deputato alla commutazione di livello 3 del modello OSI o del livello internet nel modello TCP/IP.  

L'instradamento può avvenire verso reti direttamente connesse, su interfacce fisiche distinte, oppure verso altre sottoreti non limitrofe che, grazie alle informazioni contenute nelle tabelle di instradamento, siano raggiungibili attraverso altri nodi della rete.  

Il tipo di indirizzamento operato è detto indiretto contrapposto invece all'indirizzamento diretto tipico del trasporto all'interno delle sottoreti. 

Esso può essere visto dunque come un dispositivo di interfacciamento tra diverse sottoreti eterogenee e non, permettendone la interoperabilità (internetworking) a livello di indirizzamento.

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