mercoledì 12 settembre 2012

Frizzante o Naturale?





Cedendo ai vizi acquisiti, entrai in un bar per gustarmi un caffè.

Il barista, giocando d'anticipo, mi riempì il bicchiere di acqua minerale naturale e prima di posarlo sul banco mi chiese:

"frizzante o Naturale?".

Non avevo notato che avesse riempito il bicchiere con l’acqua naturale, però, poiché ero un cliente abituale, avevo supposto che fosse stato riempito con acqua frizzante, per cui, con un cenno di assenso risposi:

“Sì, frizzante, grazie!”.

Il barista con un gesto naturale quanto l’acqua che aveva precedentemente riempito, svuotò il bicchiere nel lavabo per riempirlo nuovamente con acqua frizzante.

Non immaginate il dolore che accusai!

Avrei potuto tranquillamente bere quel bicchiere di acqua naturale, se mi avesse dato il tempo di bloccarlo.

Probabilmente, qualcuno potrebbe tacciarmi di ingenuità o accattone di facili sentimenti, ma, nonostante i fiumi di acqua che si perdono nelle condutture malmesse dell’acquedotto, nonostante le tempeste d’acqua che si abbattono sulla nostra penisola, mi appare doveroso risparmiare anche quel bicchiere d’acqua.

Potrei apparire anche stupido, ma sento di voler correre questo rischio, se anche una sola persona si riconoscerà nei miei pensieri.

Se non sarà così, la foto che vedete in cima all'articolo ... ... consideratela un fotomontaggio!


Come ti vorrei

 
Una cara amica mi ha notificato questo commento degno di riflessione.
 
<<Già Mcluhan aveva detto "il mezzo è il messaggio" e Galimberti non fa che scagliarsi contro il demoniaco strumento... anche tu parli di "mancanza di anima", ma se invece fosse il contrario? Se, in assenza di un contatto fisico, permettesse maggiore scambio di pensiero, anche profondo? La questione è vecchia: è il mezzo che forma l'individuo o è l'essere umano che usa lo strumento che determinerà la sua funzione?>>

Il corpo è lo strumento mediante il quale io sono presente al tuo spirito e per il quale io sono capace di suscitare l’empatia. 

Su questa base la mia anima si diletta con la tua.

Facebook è un’interfaccia in grado di sostituirsi al mio viso, alle mie reazioni alle mie emozioni, per ricavarne sensazioni di spirito umano dalle caratteriste proiettate dalle tue presunzioni, paure e in generale, debolezze.

Per esempio, nel caso in cui fossi timido, l’interfaccia di entrata (il mio atteggiamento davanti alla tastiera) filtrerebbe tutti quei segnali riconducibili alla timidezza e che davanti alla tua presenza fisica mi dichiarerebbero timido. 

In seconda battuta, l’interfaccia di uscita (il tuo stato psicologico davanti alla tua tastiera) darebbe forma a una massa di informazioni fredde, libere dalle mie emozioni. 

Poiché non è possibile prescindere dal proprio essere; tutto ciò che viene acquisito a destinazione subisce la formattazione del nostro modo di pensare e imbevuto dalla sensibilità che ci distingue.

Il risultato ultimo è quello di aver creato una situazione reale condizionata dai nostri sentimenti, debolezze e speranze.

Che ciò sia un bene o un male, non è un dato dimostrabile.

Che ciò sia utile, invece, appare più evidente se guardassimo il successo ottenuto da questo network.

Per conto mio, io vedo Facebook come un surrogato del “come vorrei che fosse”; un’ammissione implicita della diffidenza verso il proprio simile; un riparo dal giudizio diretto; un amico senza troppe pretese.

Facebook non può permettere lo scambio di sentimenti profondi poiché i cinque sensi umani sono già approssimati quando si usano nei rapporti diretti, figuriamoci quando in mezzo si pone la velocità della ADSL, i moltissimi commenti insulsi, la grande quantità di immagini cariche di molti e svariati significati.

Sono convinto che sia ancora meravigliosamente dolce rimanere incantato dalla bellezza degli occhi di una donna; osservare gli atteggiamenti impacciati di un bambino, l’euforia di un cane che scodinzola davanti al suo padrone. 

Bellissimo anche avvicinarsi alla corolla di un bel fiore per sentire il suo profumo, dimenticando il tempo nel fissarsi sui suoi particolari, piuttosto che rimanere attaccati a poche frasi immesse da una lontana tastiera, quantunque dense di significato, ma che anestetizzano la vita.  


lunedì 10 settembre 2012

Oltre il muro





Non tentare di scavalcare il muro,
non troverai nessuno ad attenderti.

In quel luogo, porteresti insieme le tue illusioni
per comporre le figure disegnate dai tuoi bisogni.

Lì, non cercare aiuto,
poiché sono solo ombre che vedi.

Se comunque lo facessi,
ti prego,
non dimenticare di sorridermi
è ciò che riuscirò a vedere di te!

domenica 9 settembre 2012

Sfida all'esistere


 
Nel raccontar  a me stesso della vita,
attenderei una notte serena di luna nuova.

In groppa al cavallo indomito della fantasia
salirei in alto nel cielo stellato.

Accolto da miliardi di occhi lucenti
mi riconoscerei pensiero.

Soltanto allora, con lo sguardo rivolto indietro,

capirei che non si può cancellare il cielo,

non si possono temere le emozioni,

non si può inseguire una gioia imprigionata.

Siamo così piccoli 
che pretendiamo di racchiudere l’universo in una sfera.

Siamo così limitati 
da voler raccogliere il mistero nella logica.

Siamo così egoisti 
da considerare la vita un fatto privato.

Siamo così presuntuosi  
 da poter mettere un inizio e una fine 
alla storia dell’uomo.

sabato 8 settembre 2012

Un forte raggio di speranza per il clima


Cari amici, vi passo notizie da NON ignorare.



Oggi abbiamo una speranza contro il cambiamento climatico! La Cina ha investito miliardi nell'energia solare, che è diventata economica quasi quanto quella da combustibili fossili. Ma invece di pareggiare quegli investimenti, l'Ue ha avviato oggi un'inchiesta per mettere i dazi alla Cina, con il rischio di porre fine alla rivoluzione dell'energia pulita. Abbiamo pochi giorni per presentare un rapporto formale e fermarli. Firma la petizione al Commissario per il Commercio chiedendo dialoghi e non dazi.

Il riscaldamento globale sta aumentando sensibilmente, ma finalmente c'è un barlume di speranza: l'energia pulita è in pieno boom ed è arrivata a toccare il 20% della produzione mondiale di elettricità! Incredibilmente l'Ue ha minacciato di bloccare questa svolta, ma insieme possiamo fermarli.

Nell'ultimo decennio la Cina ha investito miliardi nel solare e dato sussidi in maniera massiccia facendo crollare i prezzi dei pannelli. La tecnologia verde oggi è economica quasi quanto i combustibili fossili inquinanti! Ma invece di pareggiare quegli investimenti, i nostri governi hanno tagliato sulle rinnovabili e allo stesso tempo hanno continuato a sovvenzionare lautamente i grandi del petrolio e del carbone. Ora che hanno perso quote di mercato nel solare, alcune compagnie stanno facendo pressione sull'Ue per applicare in fretta dazi contro la Cina, una mossa che potrebbe uccidere l'energia pulita.

Oggi la Commissione europea ha aperto un'inchiesta sui dazi. Molti nell'industria solare insieme alla Cancelliera Angela Merkel sono contrari a questa mossa. Se riusciremo a costruire una petizione forte di 500.000 firme, Avaaz presenterà una comunicazione formale all'Ue che potrebbe diventare l'ago della bilancia. Ma abbiamo pochi giorni per farci sentire. 
La Cina ha una pessima reputazione per quanto riguarda i diritti umani e l'ambiente, e la sua strategia d'inondare il mercato globale con beni sussidiati potrebbe essere considerata eccessivamente aggressiva. Ma mentre la Cina, l'Ue e gli USA continuano a destinare decine di miliardi ai grandi del petrolio, carbone e gas, distruggendo così il nostro pianeta, la Cina sta anche garantendo prestiti e sussidi all'industria solare. E questo è proprio quello in cui i nostri governi hanno fallito.

E' dura, alcune aziende europee che producono pannelli solari hanno fatto bancarotta o ci sono quasi, ma attribuire la colpa solo alla Cina è da miopi. Dazi severi ai pannelli cinesi produrrebbero l'aumento del prezzo dell'energia solare e il dimezzamento del lavoro nel settore dell'installazione del solare, che oggi vive un vero e proprio boom e che costituisce una larga fetta dell'industria in Europa. I leader europei dovrebbero tagliare i sussidi ai combustibili fossili, investire massicciamente nelle rinnovabili e lavorare con la Cina per facilitare il commercio e velocizzare la rivoluzione dell'energia pulita.

Stiamo affrontando una corsa contro il tempo per rendere le nostre economie pulite e prevenire la catastrofe del cambiamento climatico, e il successo cinese nella tecnologia verde potrebbe fare da catalizzatore per portare su scala industriale le tecnologie necessarie e abbattere i prezzi nel resto del mondo. Chiediamo urgentemente al Commissario per il Commercio Karel de Gucht di non spegnere il nostro barlume di speranza per il clima:

Nel mondo che la maggioranza di noi vorrebbe, i nostri governi dovrebbero dare incentivi consistenti all'energia pulita, mentre non dovrebbero regalare i nostri soldi agli inquinatori che fanno profitto sporcando la nostra terra, aria e acqua. Oggi possiamo salvare l'energia solare e fare un passo in avanti verso quella direzione.

Con speranza,

Iain, Joseph, Alice, David, Julien, Emma, Ricken e il resto del team di Avaaz.

venerdì 7 settembre 2012

Su certe cose non si scherza!



PER DARE MAGGIORE VISIBILITA' ALLA LETTERA DI QUESTA RICERCATRICE, MI PERMETTO DI INSERIRE QUESTA LETTERA NEL MIO BLOG.


Maria Rita D'Orsogna, ricercatrice italiana emigrata in California, (nella foto) ha scritto a Passera la lettera che tutti avremmo voluto scrivergli. Diciamole grazie e prendiamoci cinque minuti per leggerla, mezz'ora per meditarla e due me
si di lotta infuocata al rientro per cacciare questa gentaglia a calci in culo e ripristinare la legalità europea violata!!!

Caro signor Passera,
stavo per andare a dormire quando ho letto dei suoi folli deliri per l'Italia petrolizzata.
Ci sarebbe veramente da ridere al suo modo malato di pensare, ai suoi progetti stile anni '60 per aggiustare l'Italia, alla sua visione piccola piccola per il futuro.
Invece qui sono pianti amari, perche' non si tratta di un gioco o di un esperimento o di una scommessa.
Qui si tratta della vita delle persone, e del futuro di una nazione, o dovrei dire del suo regresso.
Lei non e' stato eletto da nessuno e non puo' pensare di "risanare" l'Italia trivellando il bel paese in lungo ed in largo.
Lei parla di questo paese come se qui non ci vivesse nessuno: metanodotti dall'Algeria, corridoio Sud dell'Adriatico, 4 rigassificatori, raddoppio delle estrazioni di idrocarburi.
E la gente dove deve andare a vivere di grazia?Ci dica.
Dove e cosa vuole bucare?Ci dica.
I campi di riso di Carpignano Sesia? I sassi di Matera? I vigneti del Montepulciano d'Abruzzo? Le riserve marine di Pantelleria? I frutteti di Arborea? La laguna di Venezia? Il parco del delta del Po? Gli ospedali? I parchi? La Majella? Le zone terremotate dell'Emilia? Il lago di Bomba? La riviera del Salento? Otranto? Le Tremiti?

Ci dica.

Oppure dobbiamo aspettare un terremoto come in Emilia, o l'esplosione di tumori come all'Ilva per non farle fare certe cose, tentando la sorte e dopo che decine e decine di persone sono morte?

Vorrei tanto sapere dove vive lei.

Vorrei tanto che fosse lei ad avere mercurio in corpo, vorrei tanto che fosse lei a respirare idrogeno solforato dalla mattina alla sera, vorrei tanto che fosse lei ad avere perso la casa nel terremoto, vorrei tanto che fosse sua moglie ad avere partorito bambini deformi, vorrei tanto che fosse lei a dover emigrare perche' la sua regione - quella che ci dara' questo 20% della produzione nazionale - e' la piu' povera d'Italia.

Ma io lo so che dove vive lei tutto questo non c'e'. Dove vive lei ci sono giardini fioriti, piscine, ville eleganti soldi e chissa', amici banchieri, petrolieri e lobbisti di ogni genere.

Lo so che e' facile far cassa sull'ambiente. I delfini e i fenicotteri non votano. Il cancro verra' domani, non oggi. I petrolieri sbavano per bucare, hanno soldi e l'Italia e' corrotta. E' facile, lo so.

Ma qui non parliamo di soldi, tasse e dei tartassamenti iniqui di questo governo, parliamo della vita della gente. Non e' etico, non e' morale pensare di sistemare le cose avvelenando acqua, aria e pace mentale della gente, dopo averli lasciati in mutande perche' non si aveva il coraggio di attaccare il vero marciume dell'Italia.

E no, non e' possibile trivellare in rispetto dell'ambiente. Non e' successo mai. Da nessuna parte del mondo. Mai.

Ma non vede cosa succede a Taranto?

Che dopo 50 anni di industrializzazione selvaggia - all'italiana, senza protezione ambientale, senza controlli, senza multe, senza amore, senza l'idea di lasciare qualcosa di buono alla comunita' - la gente muore, i tumori sono alle stelle, la gente tira fuori piombo nelle urine?

E adesso noialtri dobbiamo pure pagare il ripristino ambientale?

E lei pensa che questo e' il futuro?

Dalla mia adorata California vorrei ridere, invece mi si aggrovigliano le budella.

Qui il limite trivelle e' di 160 km da riva, come ripetuto ad infinitum caro "giornalista" Luca Iezzi. Ed e' dal 1969 che non ce le mettiamo piu' le trivelle in mare perche' non e' questo il futuro. Qui il futuro si chiama high tech, biotech, nanotech, si chiamano Google, Facebook, Intel, Tesla, e una miriade di startup che tappezzano tutta la California.

Il futuro si chiama uno stato di 37 milioni di persone che produce il 20% della sua energia da fonti rinnovabili adesso, ogni giorno, e che gli incentivi non li taglia a beneficio delle lobby dei petrolieri.  
 
 Il futuro si chiamano programmi universitari per formare chi lavorera' nell'industria verde, si chiamano 220,000 posti di lavoro verde, si chiama programmi per rendere facile l'uso degli incentivi.

Ma non hanno figli questi? E Clini, che razza di ministro dell'ambiente e'?

E gli italiani cosa faranno?

Non lo so.

So solo che occorre protestare, senza fine, ed esigere, esigere, ma esigere veramente e non su facebook che chiunque seguira' questo scandaloso personaggio e tutta la cricca che pensa che l'Italia sia una landa desolata si renda conto che queste sono le nostre vite e che le nostre vite sono sacre.

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