giovedì 14 gennaio 2016

Imitatori per natura

 
Esiste uno spettacolare meccanismo biologico umano dal quale ricavare deduzioni argute e ottenere quelle prove inconfutabili sulla stupidità della natura.

Alcuni ricercatori italiani (guarda il caso!), studiando l’attività cerebrale di un macaco, hanno scoperto i neuroni specchio

Questi hanno la responsabilità di far assumere comportamenti imitanti e in particolar modo, quelli che con la sopravvivenza hanno una connessione più stretta.

Vi è capitato di vedere qualcuno mangiare un gustoso gelato?

Bene!

Se vi concentrate sul movimento che permette al fortunato, di portare il gelato alla bocca e poi vedere la sua lingua indugiare sulla dolce superficie del gelato, certamente e istintivamente, il vostro braccio accuserà qualche contrazione e il vostro palato preparerà l’ambiente operativo per accogliere la gustosa poltiglia che non arriverà mai.

Vi giustificherete con la solita acquolina in bocca e, con mano al portafoglio, correreste subito dal gelataio.
In questo caso siete stati abbindolati dai neuroni specchio.

Questi neuroni conservano un imperativo genetico:
Alimentati, se non vuoi morire!

È ancora più incredibile pensare che essi estendano la loro politica anche nell’ambito sociale.

Forse sanno anche loro che non si vive di solo pane!

Puoi sperimentare su tè stesso il lavoro dei neuroni specchio.

Se la tua anima non si è troppo indurita, al punto di ignorare i neuroni, vedendo accarezzare o baciare un bambino proverai lo stimolo a imitare il protagonista dell’azione.

I furbetti dei ragazzi già conoscono l’esperienza dello stimolo all’imitazione quando vanno in giro per discoteche o per cinema che creano certe atmosfere … (cinema-terapia). 

Avrete capito subito che la sopravvivenza e la riproduzione sono le bandiere sventolate dai neuroni specchio.

Bastano solo queste considerazioni per comprendere la dimensione e l’importanza della problematica.

La storia dell’uomo “libero” potrebbe apparire risibile.

La storia dell’umanità diventerebbe quella delle relazioni.

La storia dell’universo sarebbe il solco di un divenire frutto della volontà di potenza, magicamente e crudelmente, espressa dal sovrumano Nietzsche. 

Volendo essere fieri e ottimisti a tutti i costi, vorrei soffermarmi su un particolare aspetto di questa questione.

L'osservazione diretta dei neuroni specchio è più difficile nell'uomo che non nelle scimmie. 

Mentre in quest’ultime si possono osservare i singoli neuroni, nell'uomo si possono osservare le attivazioni solo attraverso variazioni nel flusso sanguigno dovute ad esse.

Ho l’impressione che la natura voglia nascondersi agli occhi dell’uomo, quasi come nel codice genetico di questi neuroni, ci fosse un nascosto dettame:

“Attenzione, non sminuire il senso di grandezza dell’uomo, poiché anche questo è vitale alla salute fisico-mentale e quindi, alla sua sopravvivenza e riproduzione!”.

Chi non crede ancora a una sublime regia dovrà aspettare molto per avere un’altra prova.

Da domani vi consiglierò di portare con voi la neuro immagine preferita, pronta per far scattare questi neuroni a nostro comando.

Vi assicuro che questa può essere considerata come una vendetta trasversale sulla natura, come forma di rivalsa a una libertà dell’uomo trasfigurata.

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