domenica 16 luglio 2023

La lentezza di Molfetta

 


Appartenere ad una comunità cittadina significa essere già condizionati da un motivo legato alla storia del territorio. Essere in particolare un Molfettese, sembrerebbe aver ereditato un carattere contaminato dalla prudenza e lentezza.

Queste qualità sembrano esaltate con l’aria che respirano. Non sarà un caso che gli anziani usano riferirsi al passeggiare come “andare a prendere aria fresca”. Pensando poi, di rivederli lentamente passeggiare lungo il porto e osservarli immersi in pensieri lontani, fornisce credito alla mia assunzione.

Riflettendo con il sorriso sulle labbra, Molfetta è effettivamente lenta e misurata in molti aspetti della vita sociale. Bastano pochi esempi, anche banali, per convenire.

Spesso mi chiedono:

perché allontanandoci di pochi chilometri il dialetto molfettese non esiste più?

perché i molfettesi sono riservati per la propria privacy e attenti osservatori di quella degl’altri?

perché sono diffidenti delle novità?

perché amano risparmiare a discapito di investire.

perché sono lavoratori instancabili e i cinema o teatri sono vuoti?  

 

Le risposte sono da ricercare in questo carattere “lento”, confuso tra il qualunquismo e la saggezza popolare.

Un altro spunto di riflessione che fa nascere un gigantesco “perché?”, lo si ricava  dalla poca predisposizione dei suoi governanti di capire a “volo” i cambiamenti in corso. La riprova la documenta con una constatazione reale. Poche decine di anni orsono, Molfetta era una ricca cittadina, ammirata da quei paesi limitrofi che oggi la ignorano. Molfetta, conosciuta come paese dei naviganti e dei soldi in banca, era una presenza importante sulla cartina della Puglia.

Molfettesi nel mondo era il suo rombo d’orgoglio.

Nel era di Internet, l’ex-regina dei pescherecci, è una cenerentola che guarda con apprensione il suo futuro.

Brillano come diamanti le nuove leve, i giovani che vogliono dar vigore a questa gloriosa cittadina.  Purtroppo, come i diamanti, sono pochi perché la “lentezza”  invischia ancora molti di loro.

Sono pochi e la loro voce si confonde con i rumori della delusione di orizzonti fumosi.

Eroi molfettesi non sono più coloro che hanno combattuto le guerre mondiali; allora, altri ideali, altri valori, erano nelle menti e nei cuori.

Oggi eroi a Molfetta, sono tutti coloro che credono nello spirito di ripresa, nella prova d’orgoglio, nella fiducia investita sui giovani.

Molfetta attende il risveglio dei giovani, la ripresa della loro consapevolezza per quanta aria nuova potrebbe spirare sul duomo.  

  

sabato 15 luglio 2023

Frequentatori di Facebook

 


Se appartieni alla schiera dei frequentatori di Facebook, fai parte di un nuovo modo di far opinione. 

Sei un campione statistico che concorre a formare il “sentiment” di coloro che si affidano alla rete per esternare idee più meno congruenti. 

La novità del fatto sta proprio che alcuni studiosi tendono a valorizzare questo aspetto e lo stanno già studiando per capire in che modo interpretarlo prima di affidarlo all’utilizzo degli interessi commerciali o politici che siano.

Come ogni novità che si affaccia tra le realtà umane, anche questa crea schieramenti. 

Ci sono coloro, amanti della tradizione, che minimizzano la novità, fidando nell’ignoranza come forza di stabilizzazione e di continuità. 

Ci sono, invece, i più attenti, forse anche curiosi, che non lasciano nulla al caso o al “non provare”, i quali, percorrendo le nuove strade, si comportano come le navi rompighiaccio che solcano mari apparentemente gelati in superficie. 

Quest’ultima schiera di audaci è poco numerosa ma ha il vantaggio di arruolare velocemente simpatizzanti. 

Una notazione che è incontestabile riguarda l’età degli esploratori. 

Sono giovani intraprendenti che scegliendo di non perder tempo a lamentarsi e di non dar forza a chi crede di pensare per loro, scuotano la novità per cercare il modo di ottenerne benefici.

 

giovedì 13 luglio 2023

Non ci sono più, ma esisto in te

 


Ti sei ricordata del mio fiore… 

Sei straordinaria! 

Mi hai fatto rivivere in te. 

Come stai? 

Io non ti ho mai lasciata. 

 

Grazie per il tuo sentimento genuino. 

Grazie per continuare a farmi esistere tramite il tuo cuore. 

 

Sì, amore mio, esisto ancora nascosto in ogni tuo respiro … 

gioso per essere in te .. con la grande nostalgia del tuo abbraccio. 

 

Ti confesso … 

eri la mia bussola… 

eri il mio tesoro custodito nel silenzio. 


Ora posso leggere il tuo cuore e mi rendi orgoglioso per aver avuto la miglior compagna che Dio abbia voluto darmi. 

 

mercoledì 12 luglio 2023

Dialogo tra studenti


 

Carlo:  Ciao Paolo, come va?

Paolo:  Potrebbe andare meglio!

Carlo:  Qualche problema?

Paolo: Sì, oggi ho preso una impreparazione a scuola.

Carlo: Ma che t’importa!

Paolo: Prova a sentirla tu, mia madre! 
Rompe sempre con “ studia, studia, studia”. 
Figurati che cosa mi dirà quando saprà del due in Sistemi.

Carlo:  Caspita, sei riuscito a tirargli un due! 
Non é cosa semplice con quel prof!

Paolo: Che fai, mi prendi in giro?

Carlo: Intendevo dire che ti sarebbe bastato poco per evitare la figuraccia.

Paolo: Hai forse dimenticato come funziona la scuola? 
Ci sono giorni in cui non fai assolutamente niente ed altri che ti impongono di restare chiuso in casa per 24 ore. Allora, gli amici, la ragazza, la palestra, vanno cancellati?

Carlo: Beh, non sono io che dovrei difendere i prof, però qualche colpa dovresti pure averla.

Paolo: Da quando ti sei diplomato sei passato dalla loro parte? Dimmi tu, come facevo a rispondere a quelle domande stravaganti. Mi ha chiesto che cos’è lo switch, pensa un po’, studiato l’anno scorso!!! Posso ricordarmi tutto?
Non parliamo del fatto che mi ha chiesto anche di concetti di cui non avevo neanche gli appunti! Ormai, devo ricordarmelo sempre: i prof hanno sempre il coltello dalla parte del manico e godono a farci del male!

Carlo: Calmati, Paolo, la rabbia non ti fa vedere le cose come realmente sono.Io ora frequento l’università, un altro mondo, e posso dirti che i prof fanno quello che possono per il bene degli alunni. Non puoi arrabbiarti perché ti chiedono troppo, se così fosse, dovresti arrabbiarti anche con il tuo allenatore che ti fa correre e sudare senza farti giocare la partita di pallone.

Paolo: Che vuoi dire?  Devo subire e accettare in silenzio?

Carlo: Credo che dovresti accettare le tue esperienze negative come sfida a migliorarti. Parla con il tuo prof, chiedi spiegazioni, manifesta la voglia di impegnarti, sii sincero e responsabile delle tue azioni e vedrai in lui un tuo alleato. Ricorda che per un prof è più facile regalarti un otto che castigarti con un due. L’otto, non conquistato, regala sorrisi e simpatie mentre il due meritato produce rancore e diffidenza.
Inoltre, il prof è con te quasi tutte le mattine ad attendere i tuoi progressi e a favorire la tua libertà mentale.
 

Avvicinati

 


Sei musica in un fiore.
Sei calore nel cuore.
Sei il pensiero dolce che mi addormenta.

Sei Amore!

Mi perdo nella foresta delle emozioni mentre guardo il mondo da uno spiraglio segreto dell’anima.

Allora, perdo le mie paure, dimentico i miei mali.

Vorrei svegliarmi nel sogno e raccontare di te su un foglio di carta, così da leggerlo da sveglio per continuare a sentirmi infinito.

È troppo piccolo il mio cuore e conosco poche parole che possano versarti la passione che mi inebria.

Avvicinati!

Entra nel mio respiro.

Forse, capirai di più di me e di te.

martedì 11 luglio 2023

La società cambia

 


 La tecnologia alimenta la fiamma del cambiamento. Nuovi strumenti entrano nella vita dell’uomo comune, prendono spazio nella sfera degli interessi e lentamente si espandono fino a costituire la traccia di nuovi schemi mentali. La società, quale comunione di idee interferenti, si trasforma.

L’atavico impulso che spinge i componenti di una stessa specie a cercar posto nella gerarchia dell’ordine sociale trova espressione nella capacità di molti di intuire i vantaggi della nuova realtà emergente.

Internet, l’interconnessione globale e la valanga in corsa delle informazioni che stanno sommergendo la rete, sono realtà che impongono nuovi approcci in tutti i settori del sociale.

Politica online, business online, sesso online, educazione online, non sono espressioni di una moda transitoria ma risposte sociali alla consapevolezza dei nuovi strumenti della tecnologia.

Si scrivono meno lettere ma si inviano più email. Ci sono meno circoli di intrattenimento ma aumentano le registrazioni sui social network. Si discute meno ma aumentano gli sms.

La società è in una fase di cambiamento epocale e coloro che intendono esserne piloti devono saper guardar lontano osservando i piccoli segnali.

lunedì 10 luglio 2023

Articolo su Molfettafree

 PRESENTIAMO IN ANTEPRIMA L’ULTIMO LIBRO DEL PROF. LUIGI SQUEO: “AMORE – LO STATO DELL’ESSERE”

Dopo tanta esperienza di vita lo scrittore, molfettese di nascita, ha deciso di scrivere un personale sunto per lasciare una testimonianza del suo umile passaggio su questa terra

PRESENTIAMO IN ANTEPRIMA L’ULTIMO LIBRO DEL PROF. LUIGI SQUEO: “AMORE – LO STATO DELL’ESSERE”


07/07/2023
Il prof. Luigi Squeo, molfettese di nascita, docente di Informatica in pensione da un anno, appassionato scrittore di libri, presenta il suo ultimo lavoro “Amore – Lo stato dell’essere”.

Nella prefazione del libro il prof. Squeo scrive:
Nel corso della mia vita il sentimento d’amore è stato padrone della mia anima; mi ha condizionato e formato un carattere che mi ha rivelato al mondo timido, insicuro, fino ad apparire fuori dal tempo”.

Ora, dopo tanta esperienza di vita la decisione di scrivere un sunto sull’amore. Come mai?

Perché ora?” – esordisce il prof. Luigi Squeo – “Vivere nel tempo in cui sono cambiate le priorità nella propria vita significa voler chiarire prima se stessi quali sono i veri valori che dovrebbero fare da faro durante tutta l’esistenza!
È innegabile che durante la prima fase della vita e poi nella prima maturità, si è inconsapevolmente obbligati seguire il flusso delle formalità” – prosegue il prof. Squeo – “siamo costretti ad adeguarci a un modo comune di intendere la vita… la classica maschera di cui parla Pirandello. Al crepuscolo della vita c’è poca ma calda luce per guardarsi dentro e dirsi ecco come avrei voluto essere e vivere”.

In questo libro parli di personaggi famosi che hanno tentato di vivere l’amore mettendo a rischio la propria vita. Il riferimento è a Gandhi, Mandela, Martin Luther King, Madre Teresa di Calcutta. Ma l’obiettivo del libro è mettere in risalto l’operato anche di gente umile, anonima…

L’obiettivo non è quello di far risaltare l’amore come attività degli umili… il messaggio che voglio trasmettere riguarda l’unicità dell’amore” – chiarisce il prof. Squeo – “Amore di Gandhi o di Mandela… non può essere diverso da quello mio o tuo! L’amore è universale e le sue leggi non sono obblighi ma consapevole accettazione che siamo umani… bisognosi di specchiarci nelle reciproche debolezze e sentirsi investiti dal flusso emotivo… d’amore… tutto ciò significa vivere!

Per concludere hai deciso anni fa di diventare scrittore per comunicare con il mondo, per dare respiro alla tua anima. Quale potrebbe essere l’argomento del tuo prossimo libro?

Il prossimo tema sarà una raccolta di ‘cose inutili’ che tentiamo di ‘prendere’ dalla vita…” – conclude il prof. Luigi Squeo – “tenterò di portare l’anima dall’oculista perchè soffriamo di miopia d’amore… centrifugati da un egoismo vestito sempre a nuovo!

Ricordiamo infine che il libro "Amore – Lo stato dell’essere" è acquistabile attraverso la piattaforma web di Amazon dove si annovera tutta la sua produzione letteraria.

di Sabino Pisani

venerdì 7 luglio 2023

Lo stato dell'essere - Amore

 




Non ci sono insegnanti d’amore.

Si impara ad amare amando, ma è necessario avere la fortuna di avere il seme dentro e un ricco terreno preparato per il suo germoglio.

Sono stati scritti innumerevoli libri sul tema dell’amore e sembrano tutti incompleti nel trasferire il messaggio e comprendere a fondo il significato intimo. Il motivo è da ricercare nel fatto che l’idea dell’amore non si allinea perfettamente con la sua pratica e pertanto definendolo assume una forma ideale, simbolica, una sfumatura letteraria facilmente dimenticabile nella cruda realtà di tutti i giorni e quindi diventa di difficile applicazione.

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