Pagine
▼
Per te, Connor
Connor

Quanto
ci restava ancora
tu
lo sapevi già.
Non
segnava più tempo
la
luce del sole: rischiarava appena
poi
riportava penombra.
Nei
tuoi occhi un tremore,
nel
mio sguardo un sussulto.
Incredula
guardai l’orologio
con
le lancette immote: era il segno.
La
tua anima non vide più ritorno
e
si abbandonò nelle braccia amorose.
Nella
pallida alba di settembre
un
groviglio di ricordi mi sfiora la pelle
come uccelli in una voliera al riparo
dall’oblio.
In
lontananza si ode il grido di un corvo
alzo
gli occhi ad un cielo bambino
e
ti rivedo addormentato per sempre nel mio cuore,
stringendomi
di lacrime.
di Giovanna Sgherza
Nessun commento:
Posta un commento
Esprimi il tuo pensiero