giovedì 19 ottobre 2017

Gente con l’anima

Immagine correlata


Le persone che possiedono una personalità creativa sono capaci di amare, di sognare, di sperimentare, di giocare, di cambiare, di raggiungere i propri obiettivi e di formularne di nuovi. Sono uomini e donne emotivamente sani.

Gente che non perde mai il contatto con la propria anima, cioè con quella saggezza profondamente ingenua, capace di sentire vibrare la bellezza e l’impalpabile immensità della vita in ogni cosa. Le personalità creative conoscono istintivamente la realtà interiore che ispira le scelte (sia nel mondo immateriale dei sentimenti sia in quello duro della fisicità).

Sono persone che, nonostante il bombardamento di messaggi illusori che giungono attraverso i cinque sensi, non perdono mai la consapevolezza del proprio essere, indispensabile per vivere con pienezza ogni momento di vita.

Le personalità di questo tipo sono inscindibilmente connesse alla propria anima e in contatto con un’intima verità. Queste persone coltivano la certezza che la vita abbia un significato proprio per ognuno e rispettano tutte le individualità, apprezzando così la grande ricchezza dei valori.

È gente che non ama la competizione, la sopraffazione e lo sfruttamento, perché scorge un pezzetto di sé in ogni cosa che esiste. Gente che non riesce a sentirsi bene in mezzo alla sofferenza; è incapace di costruire la propria fortuna sulla disgrazia di altri; non segue la moda per apparire o essere eccentrici.

Si riconoscono perché sono disposte a rinunciare se non possono condividere. Spesso assumono posizioni impopolari e sono facilmente derise dalla legge del più forte e beffate nelle competizioni. Questa gente è capace di mantenere salda la consapevolezza che la vita non è fatta soltanto di materialità, finalizzata all’utile e al conveniente; non teme di mostrare i propri sentimenti; sa ascoltare e comprendere il dolore del prossimo. Difficilmente si adegua alle imposizioni. Evita gli scaltri e i furbi.

La gente con l’anima possiede una personalità creativa; scherza, ma non prende in giro. Infine, paga sempre di persona il prezzo delle proprie scelte sbagliate e preferisce perdere piuttosto prevaricare. Gente fatta così è poco ipnotizzabile, poco omologabile, poco assoggettabile, per nulla disposta a barattare la propria dignità.

Di certo, è gente che preferisce sopportare il dolore piuttosto che alleviarlo a spese di altri …  è gente con un innato senso umano.

lunedì 9 ottobre 2017

Il suono dell'immenso


Udir nel silenzio la voce del mondo è il sussurro dell’immenso.

Ascolto con romantica passione l’eterna storia raccontata da ingenue emozioni. 

Diletto di un cuor magico così leggero da perdersi tra la luce delle stelle.

Addormentato in quell’infinita dolcezza, dimentico il mio peso e libero la mia anima. 

Ritrovo me stesso a correre per celesti sentieri.

Lì dove, a pochi metri dalla stella più luminosa, sono libero di amare nella consapevolezza del mio essere.


giovedì 5 ottobre 2017

Il tesoro nascosto


Ognuno di noi è contemporaneamente un bancario e un banchiere, amministra ed è padrone dei suoi valori.

Custodiamo nel cuore una grande e composita cassaforte.
In alcuni cassetti teniamo chiusi sotto chiave e protetti da un’indecifrabile parola segreta, le nostre più belle attese, le grandi speranze. 

Queste, pur rimanendo nella sfera delle possibilità, sono imbevute da un’inspiegabile certezza per la quale un giorno le vivremo. 

Periodicamente, il nostro pensiero alberga in queste scatole e qui chiuso, nei momenti di beata solitudine, esso trae un’inesauribile energia.

La banca della nostra interiorità è sempre attiva per movimenti di cassa, consistenti in idee inutili, formali, riempitivi di spazi casuali. 

Queste pseudo-attività sono sempre disponibili in quantità industriale e si consumano velocemente perdendo ogni traccia di esistenza.

La banca del cuore ci offre tantissimi conti correnti che mantiene sempre aperti anche quando sono vuoti. 

Sin da piccoli ci hanno insegnato a depositare presunti valori per i quali, a causa di inesperienza, la collocazione e il loro uso non ci appare chiaro ma che, per saggia considerazione, accumuliamo alla rinfusa.

Il destino o la fortuna, decidete voi, sorprendentemente accresce o deprime la considerazione di quegli antichi depositi, contaminati dalla transitorietà e da un ingrato senso di inappagamento.

In questa ideale banca esistono anche dei cassetti in cui depositiamo una particolare tipologia di merce dotata di potere magico. Il solo possesso ci rende felici e il loro uso è immune al suo consumo o al decadimento del tempo. 

Questi sono i nostri affetti più cari; li custodiamo, non per paura di perderli, ma per avere un riferimento interiore costante.

Nascondiamo anche a noi stessi un tesoro che ci riserviamo di portarlo oltre la vita e che nel durante, ci dà un senso per non sprecarla. 

Per alcuni sfortunati, questi cassetti appaiono vuoti poiché i loro occhi non si adattano all’intero campo visivo. 

La sensibilità di queste persone passa per canali a stretta banda dove solo poche frequenze compongono una realtà inevitabilmente approssimata.

Per tutti, la mancanza della sensibilità addormenta l’anima e pone il vegetare sul trono di un’ignara esistenza.   

lunedì 2 ottobre 2017

Il potere


Il potere, nel comune pensare, si connota di un significato intrinseco riconoscibile come senso di sopraffazione.

Esercitare il potere si concilia poco con l’autorevolezza dell’uomo.

Idealmente con la parola “potere” rincorriamo l’idea del “tutto possibile”.

Manifestare forza è un modo di esorcizzare l’intima paura discendente dalla consapevolezza dei limiti umani.

Nell'ultimo secolo l'essenza del potere umano si è svelata con un significato del tutto particolare: malvagità. 

Ci si illude pensando che il potere non proviene né da Dio né dalla natura, ma piuttosto da un patto che gli uomini stipulano tra loro.

Allora, che cosa dovrebbe ancora temere l'uomo, se Dio è morto e il lupo non è altro che uno spauracchio per bambini? 

La Rivoluzione Francese ha solidificato la convinzione che il potere sia in sé malvagio. 

Il detto “Dio è morto” e l'altra enunciazione per “il potere è in sé malvagio”.


lunedì 14 agosto 2017

Killary Fjord





La natura disegna se stessa.
L'uomo racconta della natura.

L'anima si ribella alla muta natura.
La ragione non sa darsi conto.

Atendiamo di sapere di piu' quando faremo parte consapevole della natura.


venerdì 21 luglio 2017

Clandestino


 

Percorro strade inusuali.

Nel lento procedere
stormi di parole affollano la bocca chiusa.

Piccoli pezzi di pensieri raccontano di un passato pesante.

Rivedo un'immagine logorata dal rammarico.
 
Attendo di cadere per tornare a vivere.
 
Sono clandestino in me stesso.



 


Post più letti in assoluto

Per chi ama leggere in spagnolo