mercoledì 4 febbraio 2015

La follia nell’Adriatico






La Croazia vuole trivellare in tutto l'Adriatico, ma non può farlo se rischia le enormi entrate del turismo. La decisione finale è tra pochi giorni: firma subito, raggiunte le 100mila firme faremo arrivare la protesta italiana su tutti i giornali croati:


firma la petizione
La Croazia ha appena annunciato trivellazioni in tutto l'Adriatico: a poca distanza dalle coste italiane e in un mare chiuso in cui la più piccola perdita di petrolio potrebbe causare un disastro ambientale irrimediabile. 

Ma la decisione non è definitiva.

La Croazia vive di turismo, in buona parte proprio turisti italiani (oltre 1 milione!), attirati da spiagge e mari incontaminati.

Firma subito e condividi con tutti e non appena arriveremo a 100mila firme faremo arrivare la protesta italiana ovunque su giornali e tv croati per far capire al Governo che andare avanti con le trivellazioni significa mettere a rischio l'economia del Paese:

https://secure.avaaz.org/it/italy_stop_croatia_oil_drilling_loc/?bglFhdb&v=51945

Stiamo già mobilitando tutto e tutti dalla pesca, alla protezione della fauna, dell'ambiente, al rischio geologico, fino ai residui bellici che rendono le trivellazioni pericolose: avremo un dossier inattaccabile, che ha già convinto il governo italiano a sospendere molte trivellazioni proprio nell'Adriatico.

Ma sappiamo che bastano due cifre per convincere definitivamente il governo croato: i circa 100 milioni di investimenti in media all'anno promessi dalle multinazionali del petrolio contro i circa 7 miliardi all'anno che derivano dal turismo. Basterebbe perdere per colpa di questo progetto 100mila dei 12milioni di turisti annuali, e tutta l'operazione sarebbe un fallimento per l'economia croata.
Grazie alla mobilitazione di centinaia di migliaia di possibili turisti tedeschi abbiamo appena contribuito a fermare simili trivellazioni vicino ad Ibiza. E la Croazia non può fare a meno del turismo, che è oltre il 20% del suo PIL: sarà semplicemente terrorizzata di perdere anche la più piccola percentuale di turisti italiani. Firma subito e condividi con tutti:

https://secure.avaaz.org/it/italy_stop_croatia_oil_drilling_loc/?bglFhdb&v=51945

La comunità di Avaaz è già stata cruciale nel 2014 per salvare pezzi bellissimi del nostro ambiente: dal Parco Naturale del Sirente-Velino in Abruzzo, alle cime più alte delle Apuane, fino alla mobilitazione per il Clima che anche in Italia ha coinvolto decine di città e decine di migliaia di persone. E ora sta a noi lottare per l'Adriatico e forse l'intero Mediterraneo.

Con speranza e determinazione,

Luca, Francesco, Juliane, Luis, Sam, Christoph e tutto il team di Avaaz

10 mesi per salvare il Pianeta

Alcuni mesi fa, uno scienziato è tornato nell'Oceano Artico per studiare la fuoriuscita di bolle di metano. Le aveva già osservate tempo prima, a centinaia, un metro l'una, uscire dal mare e rilasciare un gas 50 volte più inquinante della CO2. Ma al suo ritorno è rimasto pietrificato: erano cresciute, erano di UN CHILOMETRO l'una. Centinaia di enormi colonne di gas.

Gli scienziati ci hanno avvisato da tempo, esistono "punti di non ritorno" causati dal surriscaldamento terrestre che fanno impazzire il Pianeta. Un altro esempio: più si sciolgono i ghiacci che riflettono il calore nello spazio, più la temperatura dell'oceano aumenta, facendo sciogliere ancora più ghiaccio in una spirale inarrestabile. Ma nel 2014 tutti gli indicatori climatici sono stati "anomali". Ed è stato l'anno più caldo mai registrato nella storia.

Ma POSSIAMO fermare questa crisi agendo subito e mobilitando l'intero Pianeta. Possiamo trasformare questo scenario da incubo nel migliore futuro possibile: pulito, verde, e in equilibrio con il Pianeta.

Mancano solo 10 mesi al Vertice di Parigi, dove si deciderà il destino di questa enorme battaglia contro il cambiamento climatico. 10 mesi per convincere i leader mondiali a sostenere il nostro piano e fargli mantenere le promesse. Siamo noi contro le multinazionali del petrolio e chi dice che niente può cambiare.

Possiamo farcela, ma nel 2015 abbiamo bisogno del sostegno di tutti: bastano anche solo pochi euro, e addebiteremo le donazioni solo quando raggiungeremo il nostro obiettivo. Dobbiamo vincere, per il Pianeta che tutti noi sogniamo.

Pensare che tanto non si possa fare niente è inutile certo, ma soprattutto sbagliato. È tardissimo, ma possiamo ancora fermare questa catastrofe se iniziamo subito a convertire le nostre economie da petrolio e carbone a fonti di energia alternative. Un obiettivo che spingerà il mondo a collaborare come mai prima d'ora per difendere l'unico Pianeta che abbiamo. In fondo, Avaaz è nata per costruire questo futuro.

Questa sfida richiederà passione, speranza e tutto il nostro ingegno. E abbiamo un piano:
  1. Non ci fermiamo: la Marcia Globale per il Clima voluta e spinta dalla nostra comunità ha stravolto il dibattito politico. Abbiamo già visto risultati concreti in alcune politiche nazionali. Ma le compagnie petrolifere stanno preparando la loro contromossa, e dobbiamo essere pronti.
  2. Il Presidente francese in prima linea: il presidente francese François Hollande presiederà il vertice, una posizione importantissima. Serve che si batta per un risultato importante. Ha già incontrato il nostro team e si è offerto di dare all'accordo di Parigi il nome di una giovane avaaziana! Dobbiamo assicurarci che non si tiri indietro quando le cose entreranno nel vivo.
  3. Un salto di qualità: la portata di questa crisi è tale che dobbiamo andare oltre una normale campagna, con azioni importanti, dirette e non violente che colpiscano l'immaginazione: dobbiamo far capire che questa cosa è urgente, e spingere le persone ad agire. La Marcia è stata solo il primo passo.
  4. Basta disinformazione; miliardari come i fratelli Koch e le loro compagnie petrolifere sono la maggiore industria di menzogne sul tema del cambiamento climatico. Finanziano scienza spazzatura per confonderci e spendono milioni in campagne di comunicazione ingannevole, mentre comprano politici. Vogliamo investire nel giornalismo investigativo per smascherare la loro disinformazione.
  5. Obiettivi chiari e precisi: persino di fronte a una catastrofe di proporzioni planetarie, 195 governi in una stanza possono rivelarsi semplicemente incompetenti. Dovremo far emergere i punti chiave dell'accordo dal rumore di fondo del dibattito politico, e focalizzare i media e i leader su di essi. Il nostro obiettivo principale è un impegno chiaro a un mondo senza più emissioni di CO2, alimentato al 100% da energie pulite. Questo sarà il punto di svolta che indirizzerà gli investimenti privati in massa sulle energie rinnovabili.
All'ultima conferenza sul clima, a Copenaghen nel 2009, abbiamo svolto un ruolo fondamentale nelle elezioni "verdi" in Germania e Giappone, nel cambiamento delle politiche in Brasile e nell'ottenere dai paesi ricchi la promessa di 100 miliardi di dollari all'anno di sostegno ai paesi in via di sviluppo per contrastare il cambiamento climatico. Nel 2009 eravamo solo 3 milioni e dopo Copenaghen capimmo che dovevamo essere molti di più per affrontare la sfida del cambiamento climatico. Ora siamo 41 milioni, in continua crescita.
Il cambiamento climatico è il problema globale "definitivo", e richiede la cooperazione di tutti i governi del mondo. Con milioni di membri uniti da uno stesso ideale e provenienti da tutti i paesi del mondo, Avaaz potrebbe diventare lo strumento definitivo per quell'azione collettiva. È la nostra occasione per costruire un mondo come quello che vorremmo per i nostri figli. Diamoci da fare.

Con speranza e riconoscenza per questa straordinaria comunità,

Ricken e tutto il team di Avaaz

martedì 3 febbraio 2015

Come vorrei che fosse il prof.








Come vorrei che fosse il mio prof?



Vorrei che il mio Prof fosse una persona felice, che avesse una bella famiglia, che entrasse in aula con il magico sorriso di chi ha la voglia e il piacere di passare almeno un’ora con ragazzi come me che vogliono tanto e immediatamente, dalla vita.



Vorrei che il mio Prof mi guardasse da vicino, che conosca le mie paure, che mi aiuti a liberare da quegli intrighi mentali che mi paralizzano.



Vorrei che il mio Prof quando parla mi catturasse, mi trascinasse con la sua foga e la sua generosità, prima nella sua mente e poi nel suo cuore.


Sarei sicuro di non dimenticare i suoi aiuti, sarei sicuro di poter imparare senza sforzo, sarei sicuro di scrivere i suoi appunti sul marmo e con lo scalpello delle emozioni.



Vorrei sentirmi risucchiato dal vuoto d’aria del treno in corsa, quando sento affievolito il suono della campanella.



Vorrei sentirmi telecomandato dal magnetismo sprigionato dal suo fascino. Perché il mio Prof crede nei valori umani, nel rispetto della persona, crede in me, sempre e comunque.



Il mio Prof sa quando non studio e fa finta di non saperlo perché è sicuro che io recuperi.



Al mio Prof non gli interessa apparire, si comporta nel modo più naturale possibile.



Si! Il mio Prof ha anche i difetti che mi fanno ridere, perché non riesce a nasconderli. Per certi versi il mio Prof mi assomiglia.



Quando torno a casa, arrivo affamato e contento.



Ho tantissimo da raccontare.



Abbraccio mio padre e nascostamente penso:

“Il mio grande meraviglioso papà è come il mio Prof!”.



Alla mia mamma non sfugge la mia felicità.



Tratto dal libro "Il mondo meraviglioso dell'anima" - 2011 - by Luigi Squeo

mercoledì 28 gennaio 2015

Il potere del sorriso

http://www.ladyblitz.it/wp-content/uploads/2013/01/sorriso_bocca-e1357118783712.jpg



I migliori uomini sono quelli che considerano la donna come regina della propria vita; 

si riferiscono a lei come una compagna; si confrontano e si migliorano con il trascorre del tempo; sprigionano quell’allegria che ti stampa il sorriso sulle labbra.  

A tal proposito, hai fatto caso che gli unici ad avere il sorriso disegnato sul viso sono i clown?
Io credo di poter dare una spiegazione.

Capita a tutti di essere allegri e di sorridere, ma che si possa continuare a sorridere per molto tempo, è difficile.

Il disegno delle labbra allungate fissato dal colore, rende meno faticoso il lavoro del clown che per breve istanti, o quando non è osservato, o anche quando parla, può tranquillamente mostrare il sorriso finto e non dar pausa all’allegria che diffonde. 


domenica 25 gennaio 2015

Ricordo di te

 
 
 
 
 
 
Guardar laddove luce fioca governa, vorrei.

Timor non avrò per battiti fuggenti,
per lo scorrere del furor rosso.

Ritrovar verità per amor puro,
gioia infinità sarà.

Ma son poco per cotanto ardir
e allor muovo occhi all'incanto.

Perduto nell'arcano, il mio volto riflette il cielo.

Mirare di stelle e disegni, ridesta lo spirito mio.

Antiche canzoni echeggiano nell'animo.

Ravvivan gravi emozioni del passato,
che ora son ricordi.

Mi stringe il cuore
al riconoser il viso tuo
amore mio. 
 

Questa campagna cambierà la tua vita


Se vogliamo davvero contribuire ad un mondo migliore dobbiamo prima affrontare quella che forse è la sfida più grande: cambiare noi stessi. Abbiamo messo assieme 3 semplici ma potentissimi propositi per il 2015 e se in 500mila ci impegneremo a seguirli chiederemo anche ai leader mondiali di unirsi a noi:


firma la petizione
Anni fa, lo storico leader dell'ONU Dag Hammarskjöld disse che un progresso vero e duraturo per il mondo sarà possibile solo quando tutti noi "ci incammineremo sulla strada più lunga", quella per cambiare noi stessi.
La nostra capacità di cambiare il mondo dipende fortemente dal percorso che ognuno di noi fa per lasciarsi alle spalle paure e demoni personali, e cominciare a credere in sè e negli altri.

Questa comunità si è mobilitata centinaia di volte con risultati incredibili. Ora siamo all'inizio di un nuovo anno e questa è la nostra campagna più importante: quella per convincere noi stessi, per "diventare il cambiamento che vogliamo vedere nel mondo".
La nostra comunità ha scelto 3 propositi, semplici ma potentissimi, e nel corso del 2015 ci daremo una mano nel rispettarli. Quando 500mila di noi avranno accettato questa sfida, chiederemo anche ai leader mondiali di farlo. Durante l'anno poi ci saranno 3 momenti in cui ci ritroveremo tutti insieme per vedere come stiamo andando. Clicca per leggere i propositi e unirti al pezzo di Pianeta che si impegna a seguirli per il 2015:

http://www.avaaz.org/it/three_principles_loc/?bglFhdb&v=52175

Ognuno di noi ha la sua storia, ma è bello vedere come le nostre paure e le nostre speranze siano incredibilmente simili. Abbiamo suggerito una lista di propositi alla comunità di Avaaz e oltre il 97% ha scelto questi 3 come quelli più importanti su cui impegnarsi!
Il fatto è che i gruppi di cui facciamo parte possono influenzarci, nel bene o nel male. Beh, trovo che Avaaz sia una comunità straordinaria di persone piene di speranza, idealiste ma al tempo stesso molto pratiche, che continuano a firmare petizioni e fare donazioni senza chiedere nulla in cambio. Una comunità che più di una volta mi ha saputo travolgere con la sua saggezza e la sua umanità. Direi che abbiamo un'influenza positiva gli uni sugli altri :)

Al link qui sotto trovi i 3 propositi. Se, dopo averli letti, li condividi, impegnati anche tu a rispettarli, firmando e dando una spinta nuova al tuo 2015:

http://www.avaaz.org/it/three_principles_loc/?bglFhdb&v=52175

Ogni giorno mi sveglio consapevole e grato di come assieme riusciamo a fare la nostra parte per cambiare il mondo. Trovo semplicemente bellissima l'idea di diventare ognuno per l'altro una ulteriore fonte di ispirazione e sostegno alla nostra crescita personale. E penso che invitare anche i nostri leader a fare lo stesso possa ispirare anche loro ad una maggiore saggezza e considerazione per tutti noi. Non vedo l'ora di vedere cosa verrà fuori da questa bella pazzia!

Con enorme speranza e gratitudine,

Ricken, con Danny, Nataliya e tutto il team di Avaaz.

giovedì 22 gennaio 2015

Da domani farmaci solo per i ricchi





Gli Stati Uniti stanno per imporre all'India lo stop ai farmaci a basso costo indispensabili per milioni di poveri. Ma possiamo convincere Obama, in India nei prossimi giorni, a ridare la speranza a milioni di malati. Firma subito:


firma la petizione
La visita in India del presidente Obama dei prossimi giorni potrà decidere letteralmente tra la vita o la morte di milioni di poveri non solo in Asia, ma anche Africa e America Latina. Ma dobbiamo agire subito se vogliamo salvare la produzione dei farmaci a basso costo di cui il mondo ha bisogno.
Perché fino ad oggi l'India ha potuto produrre farmaci contro l'HIV, la malaria o il cancro a costi bassissimi, grazie a leggi che per una volta mettono l'interesse della popolazione davanti a quello delle multinazionali farmaceutiche. Che ora vogliono bloccare tutto per poter vendere i loro prodotti a prezzi molto più alti. Addirittura sono riuscite a convincere gli Stati Uniti a minacciare sanzioni economiche se l'India non abolirà queste leggi, e stanno tornando alla carica sfruttando le trattative in corso per nuovi investimenti.
Raccogliamo un milione di firme per difendere l'India, in questi anni la preziosissima farmacia dei poveri di tutto il mondo, e poi facciamo arrivare la notizia sui giornali mondiali proprio durante la visita indiana di Obama. Gli consegneremo le firme insieme alla proposta, scritta da esperti del settore, di un accordo che protegga l'accesso ai farmaci da parte dei più poveri. Firma ora!

https://secure.avaaz.org/it/save_cheap_medicines_loc_/?bglFhdb&v=52135

Le multinazionali farmaceutiche sostengono che le leggi indiane sui brevetti che permettono di fare prezzi stracciati, impediscono loro di investire in nuovi farmaci. Ma la loro priorità è stata da sempre la ricerca su farmaci su cui possono lucrare, non quelli per i poveri, e impongono prezzi inaccessibili a chi ne ha bisogno: basti pensare che nuovi farmaci contro l'epatite C sono venduti a 1000 dollari a pillola!
Lo scorso ottobre, alla Casa Bianca, il Primo Ministro indiano Modi invitò le multinazionali a fare investimenti per farmaci a prezzi accessibili, e di smettere di usare a trattati ingiusti per guadagnare fino all'ultimo centesimo usando i brevetti. Ma accettò di creare un gruppo di lavoro indo-statunitense sulla proprietà intellettuale, e di pubblicare una bozza di trattato che conteneva concessioni alle aziende farmaceutiche statunitensi.
Obama in questi anni si è battuto in difesa della sua opera di estensione del sistema sanitario negli USA. Allora la nostra ultima occasione è appellarci direttamente a lui prima che parta per l'India, per far sì che spinga Stati Uniti, India e gli altri paesi coinvolti a trovare un accordo che metta la popolazione davanti all'interesse di qualche multinazionale. Firma subito:

https://secure.avaaz.org/it/save_cheap_medicines_loc_/?bglFhdb&v=52135

Quando un'enorme casa farmaceutica svizzera portò in tribunale il governo indiano per impedire prezzi accessibili ai farmaci antitumorali, 50mila avaaziani in India e in Svizzera si mobilitarono e anche grazie a loro la causa venne respinta. Ma oggi l'accessibilità dei farmaci per tutti e in tutto il mondo corre un rischio ancora più grande: è il momento di farci sentire di nuovo.
Con speranza e determinazione,

Alex, Bert, Laila, Ricken, Emma, Diego e tutto il team di Avaaz

venerdì 16 gennaio 2015

Fermiamo i massacri di Boko Haram




Mentre i media ci permettevano di capire e piangere per il massacro di Parigi, un gruppo terrorista nigeriano usava una bambina come bomba umana e uccideva quasi 2000 persone. Purtroppo sembra che non interessi nè ai media nè ai governi: firma subito, aiutaci a far arrivare la notizia ovunque, e costrigiamo l'ONU a nominare subito un inviato speciale per la pace in Nigeria:


firma la petizione
In Nigeria un gruppo terrorista sta usando bambini di 10 anni come bombe umane, e la scorsa settimana ha massacrato quasi 2000 persone.

Ma per i media questo sembra non esistere. Il presidente nigeriano non ha detto NIENTE, e il suo esercito alimenta il caos invece di proteggere i civili.

E siccome nessuno ne parla e "tanto le crisi in Africa sono difficili da risolvere", i nostri governi non stanno neppure tentando di aiutare la Nigeria.

Ma questo massacro senza precedenti è un'occasione per arrivare a un'azione decisa.

E succederà solo se faremo la nostra parte: facciamo arrivare ovunque la notizia, mettiamo pressione sui nostri governi e sull'ONU per far nominare subito un Inviato speciale con poteri veri, il primo passo per far partire un processo di pace in Nigeria.

Unisciti anche tu a questo appello urgente, affinché nel mondo non ci siano più bambine usate come bombe umane, o Paesi in cui potrebbero morire tutti senza che il mondo se ne accorga:


Quando c'è un conflitto in Africa pare sia sempre una guerra di religione. Ma non è così: la divisione in Nigeria è tra l'elite al potere grazie al controllo sul petrolio e una enorme corruzione e la popolazione che vive nel nord, povera e abbandonata a se stessa. E il gruppo terrorista Boko Haram ha sfruttato questa situazione arrivando a controllare un'area grande quanto la Svizzera, ma con un costo enorme: 20mila morti e un milione di persone sono state sfollate.

Ovviamente i politici non hanno fatto altro che alimentare le divisioni e questa strage arriva a poche settimane dalle nuove elezioni. Un caos che molti dicono aiuterebbe il Presidente nigeriano a essere rieletto. Il che spiegherebbe la sua reazione: inutile e scarsa.

Nel paese ci sono alcune forze speciali internazionali, ma sono bloccate per non essere coinvolte nelle azioni dell'esercito nigeriano contro la popolazione. Non è più possibile ignorare il problema, dobbiamo fare qualcosa e dobbiamo farlo subito, incluso un piano per formare una legittima forza di interposizione, una mediazione internazionale, un piano di investimenti per il Nord e un vero programma anti-corruzione.

Questo piano non risolverà la situazione in pochi giorni, ma questa NON è una situazione che si può risolvere in pochi giorni. Questo non toglie che ignorarla ancora è semplicemente immorale. La nostra comunità può spingere i paesi chiave a sostenere la nomina di un inviato ONU e imporre a chiunque vincerà le elezioni di portare avanti un processo di pace.

Se non faremo nulla, moriranno migliaia di persone e la minaccia di Boko Haram crescerà ancora. Gli attentati di Parigi ci hanno ricordato che il terrore non ha confini. Unisciti all'appello:


I politici hanno tradito i cittadini, e media e governi internazionali non hanno fatto nulla per troppo tempo, dibattendo di strategie mentre la situazione precipitava. Non c'è più tempo. Questa nomina può essere il punto d'inizio per cambiare la situazione, diamoci di fare.

Con speranza e determinazione,

Alice, Pascal, Mike, Melanie, Marigona, Ricken e tutto il team di Avaaz

venerdì 2 gennaio 2015

Donare l'impossibile



Al dì che d'illuder il cor cessar vedrà,
sommo dolore imbiancherà l'inutile maschera.

Piangeranno i rami secchi di quell'antica quercia.

La bianca rugiada or s'appende alle ancor verdi foglie.

Stanca, attende il sol mattutino per volar in cielo.

Mesto, raccolgo me stesso
nel punto più alto del monte.

Cogliere vorrei, il sospir tenero di un amore infranto.

Appenderei il cor mio,
'sì che il Dio doni l'impossibile.

 


giovedì 1 gennaio 2015

Happy new year


Siamo all'inizio!

La voglia di far bene è tanta.

Ognuno è indulgente con se stesso... 
fino al punto di credere ciecamente nelle proprie azioni....
sebbene i risultati sin qui ottenuti siano stati scarsi o modesti.

Facendo le stesse cose, otteniamo gli stessi risultati e ....
un anno vale l'altro .....
è come ripetere l'anno a scuola!


Si è bocciati!


La vita si accorcia.


Purtroppo, soltanto coloro che hanno i capelli grigi sono realmente consapevoli dell'anno trascorso. 

Per questi, il "Buon anno" (come anche il buon compleanno), lascia un retrogusto amaro nei festeggiamenti.

I giovani credono di avere l'eternità davanti; sono cavalli bendati lanciati in corridoi infiammati.

Il nostro Creatore non poteva trovare un sistema migliore per coniugare il bello con l'impossibile.

Come un grande enigmista, ci ha fornito il metodo per imitarlo: l'Amore.

Si è reso conto che il compito può essere arduo, allora ci ha dato qualche aiutino: i sentimenti e la gioia.

Giocando con i suoi strumenti ci ha permesso di dimenticare temporaneamente il tempo.  

mercoledì 31 dicembre 2014

Ciao, 2014




Siamo a fine anno.

Il 2014 diventa 2015.

Sono con me stesso …………… 

per ringraziare chi è con me tutti i giorni,
e chi attraversa la mia vita.

Siamo stelle sole,
 che brillano soltanto se sono vicine.

Sì, ci arrabbiamo,
qualcuno critica pure.

Non importa!

Il sereno giunge sempre dopo,
e il senno del poi è un grande giustiziere.

Usiamo il sorriso, gli abbracci, i baci, le carezze …. 
le buone maniere …. quelle che ci fanno veramente umani. 

Facciamolo......
non perché inizia un nuovo anno, 
ma perché inizi il vero modo di consumare la nostra esistenza.

Buttiamo via la formalità.

Lasciamo la cattiveria agli stupidi.

Lasciamo l’egoismo agli sfortunati.

Lasciamo l’odio a chi pensa di vivere in eterno.


Prendiamoci il bello, la gioia e tutto ciò che illumina questa vita.


Se qualcuno vuole sedersi accanto, dategli più spazio.

Se qualcuno ti passa accanto a capo chino, salutalo.

Se qualcuno è triste, tenta di fargli cambiare umore.


Non dobbiamo farlo perché ci viene detto.

Dobbiamo farlo per noi stessi, per dare un vero senso al nostro respirare.

Non esiste al mondo merce che ti arricchisce donandola.

Questa merce che non ha valore economico e guarisce le anime.....
 si chiama AMORE.

L’unico momento per spenderla è ora!

Buon Anno, Amici.

domenica 28 dicembre 2014

Amando


 
Appendo le mie paure ad un cuore generoso.

Lego le mie idee alla passione di affondare pensieri.

Riscopro uno spazio tutto mio.

Tu non puoi entrarci!

Se pur vicino al mio corpo,
non celi il baratro di una vita diversa dalla mia.

Il tuo sorriso è un ponte su cui sostano e s'incontrano anime sole.

Il tuo abbraccio è parvenza del tuo mondo che risuona nel mio.

La tua voce è l'eco dei miei desideri.

Passeggiamo insieme nella precarietà di un esistere avaro di risposte.

Attendo il tuo tocco per illudermi di essere vivo.

Semino parole per provare la tua compagnia.

Devo riempirmi d'amore per continuare a provarti.
 

Post più letti in assoluto

Per chi ama leggere in spagnolo