domenica 8 dicembre 2013

Parlando di Arte con ETT



Opera di Silla Campanini
 
LUIGI: ETT, dove sei?

ETT: Sono sempre con te! Noi extraterrestri esistiamo su un piano spazio-tempo completamente diverso dal vostro. Possiamo essere contemporaneamente in luoghi diversi e ascoltare richiami provenienti da ogni parte dell’universo.

LUIGI: Che bello, vorrei essere uno di voi!   

ETT: Non essere precipitoso nelle tue scelte, potresti pentirtene! Sappi che le parole “contemporaneamente”, “luoghi”, “parti” che io uso nel comunicare con te, subiscono la traduzione nella tua cultura con l’assunzione di significati che non sono corrispondenti ai miei.

LUIGI: In questo senso, non ho altra scelta!
Ti prego, però, lasciami l’illusione di espandere il mio sapere nel senso che più mi piace.

ETT: Ok (come dite voi umani)! Perché mi cercavi?

LUIGI: Avevo una domanda da rivolgerti e, forse il caso ci mette lo zampino, poiché la tua premessa concettuale, relativa alla tua onnipresenza nel tempo e nello spazio, bene si concilia con l’oggetto della domanda.

ETT: Orsù, poni questa tua domanda!

LUIGI: Conosco un’amica pittrice, artista di grande valore espressionista, che è in procinto di esportare la sua arte in oriente.
Mi chiedevo se, da studioso degli umani, potessi fornirmi qualche tua impressione a riguardo della sua anima e al modo con cui ella riesce a trasmettere nei dipinti quella carica emotiva capace di guidarla nella scelta dei colori e nei giri del pennello sulla tela.

ETT: Non mi starai confondendo con un critico d’arte? 

LUIGI: Anche se fosse, temi il paragone?

ETT: ahahahah …. 
Voi umani siete terribili, vedete sfide e confronti ovunque, ma questo, per fortuna, non è un mio problema.

LUIGI: Allora, attento a ciò che dici, poiché riporterò tutto alla mia amica.

ETT: La tua amica è dolce come te e non avrò nulla da temere.

Rispondendo al tuo quesito, vorrei che considerassi un fatto. 
Noi extraterrestri, nel momento in cui gli umani rispondono al richiamo dell’amore, siamo in grado di rilevare emissioni di frequenze di segnale associate al vostro stato emotivo.

LUIGI: Sii più preciso.

ETT: Il vostro cervello, quando lavora, emette segnali in frequenza; esattamente come fa il vostro cuore quando un’emozione vi prende.

LUIGI: Vuoi dirmi che, nel caso della mia amica, tu riesci a notare una nebbia di frequenze intorno a Lei quando dipinge?

ETT: Non soltanto per la tua amica, ma per tutti coloro che, sensibili, sperimentano una qualsiasi emozione. I quadri della tua amica rispecchiano il lato gentile che è presente in ogni cuore osservante la sua opera.
Ella, quando dipinge, è come la brina mattutina che all'alba della fredda notte deposita acqua sulle foglie assetate delle piante.

LUIGI: Bella, questa tua metafora.

ETT: No, Luigi; bella è l’anima umana.
Pertanto, la tua amica conosce  bene il suo valore e ciò nonostante, mostra i suoi timori perché teme le intemperie dell’essere umano.

LUIGI: Confermo questo tuo pensiero e mi rallegro di averla come amica.

ETT: Quindi, rassicurala per quanto nella sua vita potrà fare. 
Il fascio delle sue frequenze è intenso e solo ai duri  di cuore, i suoi lavori non dicono nulla.

LUIGI; Grazie, ETT, riferirò tutto, e come disse Manzoni nella egregia opera del "Cinque maggio", dall’Alpi alle Piramidi, dal Manzanarre al Reno, le sue opere saranno apprezzate! 

Ciao, ETT.

ETT: Ciao, amico terrestre!

venerdì 6 dicembre 2013

Il tempo distrae


Opera di Silla Campanini

Raccolto nel frammento più lontano della ragione,
chiudo fuori il mondo e respiro emozioni.

Convinco quella parte mia ribelle al pensar felice
ed ecco ritrovarmi in volo a cavalcare la fantasia.

Sulle ali dell'entusiasmo,
inebriato da dolcezza infinita,
 inseguo l'ingenuo cuore.

S'affanna a correre per praterie senza parole.

Non ci sono luci e né direzioni,
perché l'amare è favola.

Non esiste peso e misura,
non ci sono spazi.

Germogliano sorrisi,
scorazzano tenerezze,
s'infiammano ardori,
troneggia la gioia.

Ricorda amica di starmi vicino,
l'amore non ha viso 
e il tempo distrae.


domenica 1 dicembre 2013

Solitudine dell'uomo


 Opera di Silla Campanini


Timida impazienza per il fluir del tempo inutile,
ripone chino il mio capo.

Chiede conto all’anima saggia,
in ansiosa risposta per la rotta del cuore.

Muta, non risponde.

Emozioni affogano pensieri senza briglie.
La ragione dorme.

Percorro lunghi sentieri indifesi.

Silenziosi ai dubbi.
Sordi agli averi.
Trasparenti alle paure.

Affollati ricordi proiettano me stesso nello specchio del passato.

Sono un punto luminoso in corsa nel futuro.

sabato 30 novembre 2013

Abbandonarsi al sentimento

opera di Silla Campanini

Perso nel tempo sfuggente alla coscienza,
nulla potette occupare la mia vista.

Nessuna direzione fu utile alla mia ragione.

Solo ora posso riferirvi di ciò che l’insolito mi sorprese.

Allora, tutto era racchiuso nel mistero,
 che nessuna parola potrebbe raccontare.

Indomito sentimento restio a qualunque riposo!

Avvicinati e respira profondamente!

Sentirai la mia anima attraversarti,
 assalendo il tuo cuore a ritmi di passione.

Non aver paura di sintonizzarti su quello strano canale 
che i più umili chiamano sensibilità.

venerdì 29 novembre 2013

Cerco stabilità


 
Scrivere è un modo per far prendere un po’ di sole all’anima.

Purtroppo, seduto all’aria fresca e lasciandosi accarezzare dal vento, capita di sentire urla o lamentele.

Le prime volte è naturale preoccuparsi ma poi si capisce subito che sono manifestazioni di cuori in pena che maldestramente chiedono aiuto.

Si rischia di confondere attenzioni e commenti come sintomi espressi dal sentimento d’invidia.

Commosso, stringo a me la sedia e ricerco stabilità.

Voglio cercare in me quella sicurezza interna che rende molto piccolo tutto il mondo esterno.




giovedì 28 novembre 2013

Malinconia nel pensiero



Opera di Silla Campanini



Mi chiedo spesso se dar ragione a Nietzsche. Egli era convinto che la legge dell'amore praticamente non esiste ed è un'invenzione degli uomini.

La sua teoria prevedeva una caotica, insulsa, irrazionale, legge non-legge, che affidava a una volontà misteriosa dei superpoteri. 

Questa super-natura, capace di ripresentare se stessa sotto infinite diverse forme e ossequiante a una forza impersonale, favoriva la prevaricazione del più forte sul più debole senza nessun motivo.

 In questa ultra-pessimistica idea del creato, i poveretti, gli sfortunati, i menomati, devono essere sempre soccombenti e destinati a estinguersi a vantaggio degli arroganti, dei prescelti, dei perfetti, intesi come soggetti dominanti.

La morale e i valori umani, per Nietzsche sono invenzioni degli uomini, utili soltanto a giustificare le debolezze e le limitazioni di cui essi sono consapevoli. 

Questo concetto, duro da condividere, stralcia qualsiasi speranza per la quale nell'universo, la piccola, insignificante presenza umana abbia un ruolo.

Sebbene qualcuno abbia paragonato l’oppio alle religioni, per lenire il dolore dell’agnostico, l’amore potrebbe apparire come lo stordimento dell’uomo brillo. 

Assistere ad alcuni eventi che accadono su questo globo terrestre, ci induce a dargli ragione!!


lunedì 25 novembre 2013

ETT sostiene le donne






LUIGI: Ciao, ETT, bentornato! Come mai giungi così improvvisamente?
ETT: Curiosando fra le notizie che circolano sui vostri mezzi di comunicazione, ho sentito che oggi è una giornata particolare per le donne, vero?

LUIGI: Sì! Dedichiamo questa giornata alle donne sfortunate, vittime di uomini senza anima. Mi vergogno nel raccontarti di quali cattiverie alcuni rappresentanti del sesso maschile sono in grado di esercitare su donne sole ed indifese.

ETT: Hai una tua spiegazione?

LUIGI: Credendo che l’animo umano fosse fondamentalmente buono, ho vissuto per buona parte della mia vita con la convinzione che la cattiveria non esistesse. Purtroppo, è giunto il momento in cui ho dovuto cambiare idea; troppe volte si verificano situazioni assurde che non avrei potuto nemmeno immaginare.
Riportare la mente a quegli eventi mi infonde tanta tristezza e un forte senso di impotenza.
Cercare una spiegazione dentro di me, significa scandagliare un fondo che non mi potrà offrire niente di veramente plausibile.
Sono costretto a pensare che l’origine della cattiveria si annida nella dittatura di un corpo che non dialoga più serenamente con l’anima.
Nei casi più terribili, si crea una rigida separazione che annichilisce ogni virtù, facendo assumere all’essere umano un comportamento bestiale.

ETT: Quali pensieri si muovono in te quando incroci lo sguardo di una persona cattiva?

LUIGI: Ti confesso che ho paura! Mi rendo conto di non avere nessun modo di toccare la sua anima e tantomeno la sua razionalità.
Il cattivo è un robot; agisce per impulsi e tende a sfogare la grande quantità di energia repressa mediante atti violenti. La fonte è quasi sempre un dolore oscuro alla sua coscienza, originato nell’infanzia difficile. La sofferenza della vittima sembra dissetarlo e alimenta la fiamma interiore di dominatore del mondo.

ETT: Per quanto capisco dalle tue parole, chi infierisce sulle donne non è consapevole delle sue azioni e né esiste un modo per fermarlo.

LUIGI: Credo che sia proprio così! Noi umani abbiamo una organizzazione sociale che prevede l’arresto e la pena per chi commette atti violenti ai danni di altre persone, ma questa non appare funzionale. Cerchiamo di intervenire sui sintomi anziché sulle cause della malattia e contemporaneamente curiamo l’impersonalità delle azioni d'intervento.

ETT: Questa tua risposta mi porta ad affermare che dedicare una giornata di riflessione alle donne vittime di violenza, diventa praticamente un fatto formale, rilegato soltanto alla consapevolezza di coloro che condannano la cattiveria.

LUIGI: Sebbene ciò che hai intuito sia un rischio che si corre, il mio animo spera nell’onda buona dell’amore che conquisti la consapevolezza di tutti gli uomini e che conduca ad un modo di intendere la vita rivoluzionario, facendo partire l’era dell’anima.

ETT: Non aggiungo altro, ti lascio nella tua dolce visione spargendo briciole di dorato ottimismo sul futuro della tua umanità. 

LUIGI: Ciao, ETT, torna presto.
 


sabato 23 novembre 2013

Al confine del cuore

Foto: Naufragi
Legati da nulla
solo naufragi sull’orlo
specchiati da vuoti
neppure le zattere s’allacciano.
Naufrago nel “non so"
foglie e ciliegie mi son tappeti
onde, draghi e sirene mi chiudono,
le mie assi sono divelte.
Sussurrano Itaca gli Angeli
sono sordo sono torvo sono in sonno
luci tagliano la notte e corrono
con gli scoiattoli che … tic tac sorridono.
Persi da dove mai siamo
non rimangono rimpianti d’illusione
il tempo è sempre e per sempre Ora
qui non erro: chi c’è c’è - addio al mondo!
Salite sudate, cime irraggiunte
montagne d’acqua ci sbattono contro,
oh povero tappeto di legno: tu sei qua,
sempre con me, la pelle di me … in attesa.
Rdv 2 giugno 2011
opera di Silla Campanini

Fu traccia che amor al cuor accostò.

Caso volle che delle membra piansi,
ma non per pena, che tristezza annuncia.

Rea, l’umana condizione, all'esser leggero arrise.

Anni brevi,
 che al fiorir la vita s’apprestava.

Dolce, or il ricordo annega.

 Attonito,
del pensier mi nutro.

Son pronto al vol più alto.

Il desiderio non va oltre il confine del cuore.  
 

martedì 19 novembre 2013

L'eco del sentire


Opera di Silla Campanini
 
Ascolto il suono di emozioni vaganti.
Girano per l’universo dei mondi.
Rimbalzano tra le stelle come improvvisi abbagli di luce.

Orgoglio cieco non vede.
Vanità povera addormenta gli spiriti.
Miraggi di potenza smarriscono il senso del vivere.

Piange il cuor sensibile all’eco che l’abbandona.
L’amor grande vorrebbe inseguire.

Rifugge il respiro dei duri.
Soffre la solitudine del sentir gelo.

Dimentica la cattiveria

Si apre al sorriso.


lunedì 18 novembre 2013

Naufragar d'amore


Una girandola di emozioni circonda il cuor tenero.
Spirito allegro espande gioia.
Radiosi sorrisi apprestano il corpo all'abbraccio.

Mi confondo tra i tuoi pensieri,
e immagino di respirare la tua aria.

Sei in me,
mentre,
insieme,
lontani dal freddo mondo
i battiti cantano all'unisono.

Dicono che sia amore,
ma soltanto all'innamorato splende quel raggio dorato
che d'illuminar d'immenso non cessa.

Amar  è navigar per acque vive.

Nessuna tempesta affonda la nave,
'sì che naufragar nel cuore tuo 
è ancor più dolce. 







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