lunedì 12 agosto 2013

Voglio



Voglio la luna per continuare ad essere romantico.

Voglio le stelle per fissarle e disperdere il mio pensiero oltre i loro orizzonti 

Voglio il mare che instancabile mi parli del mondo che non vedo.


Di giorno la luna non c'è ed io sono solo.

Di giorno non c'è tempo per alzare la testa al cielo per ammirare i suoi brillanti.

Di giorno anche il mare è impaziente,
è in attesa del buio, 
ansioso di ritrovarmi sulla sua riva pronto ad ascoltarlo.

Racconto di tutto.
Parlo della cattiveria degli uomini.
Spiego l'ipocrisia, la rabbia, l'indifferenza.

So bene che non mi comprende 
e per non dispiacermi mi distrae, 
giocando con i mille rovesci delle sue onde giocose.

Intanto, una leggera brezza si solleva.
Mi accarezza il viso 
e dimentico i miei problemi.


domenica 11 agosto 2013

Notte di San Lorenzo


LUIGI: Nel giorno di San Lorenzo, gli innamorati guardando le stelle, il loro sguardo è sempre alto.

ETT: Credo di sapere che il vostro sguardo verso il cielo è anche il mezzo o l’abitudine per avvistare noi extraterrestri, vero?

LUIGI: Non ti sbagli!
Nella notte di San Lorenzo, però, i nasini rivolti verso l’alto sono numerosi e volti a cercare stelle cadenti.

ETT: Una strana consuetudine!

LUIGI: Direi una bella occasione che noi umani sfruttiamo per rinfocolare quel senso d’amore sempre relegato per eventi privati.

Tutti i dolci di cuore, quella notte particolare, tornano ad essere bambini in pubblico senza la paura di essere biasimati. 

Afferrano con lo sguardo qualsiasi luccichio nel buio del firmamento. 

Sperano di essere privilegiati e catturare il magico momento della stella cadente.

La tradizione popolare suggerisce che i fortunati che riescono ad essere testimoni oculari di una stella che cade, possono esprimere un inconfessabile desiderio. 

Il Dio dei cieli in quel momento è in ascolto e per intercessione del Santo della notte, non può esimersi dall'esaudire una così tenera aspirazione.

Per conto mio, le stelle con tutto il suo firmamento formano un fantastico tappeto steso sotto gli occhi dell’osservatore. 

Tutti gli astri lucenti, nel buio di una notte romantica, sono gli infiniti occhi dell’amore universale che ci guardano e quando siamo tristi piangono con noi ....... romanticamente diventano stelle cadenti.

La vita con tutto ciò che vediamo è dentro di noi.

Le stelle, il sole, il mare e l’umile lucertolina che corre tra i sassi sono proiezioni di un gran bel film che il regista dell'ultrauniverso ci proietta.

Siamo modi separati e interferenti attraverso le emozioni che corrono sotto la pelle o che rendono irregolari battiti e respiri.

Prendiamo uno straccio di pensiero buono e alziamolo al cielo, cancellando la cattiveria degli sfortunati.

Impariamo a sorridere, rendiamo spontaneo l’abbraccio, consuetudine la comprensione e la disponibilità. 

Soltanto allora non avremmo bisogno di cercare con lo sguardo le stelle cadenti, perché saremmo noi a guidare il pensiero felice.

Le stelle non cadranno più perché sarebbero sempre occupate a sorriderci.

San Lorenzo ritornerebbe sulla terra come un comune mortale per riguadagnarsi in diverso modo la popolarità raggiunta attraverso le manifeste nostre debolezze.


venerdì 9 agosto 2013

Tramonto romantico



Al riposar del sole 
l'anima dondola nella sua nostalgia.

Abbraccia le sue speranze.

Rimanda al domani il sogno di ieri.


All'incidere del pensiero profondo,
anche il rumore s'arrende.

Si sparge silente
 l'emozione del dì morente.

L'onda marina rumoreggia,
clemente, consola il cuor tuo.

Spegne sé stessa nel ricordo del tempo insigne
e nell'eterno rifluire
proclama l'amor mai vano.

Leggerezza dell'essere


L'antico pensare scende come neve 
sui cuori solitari.

Imbianca il rosso,
allor vivo.

Non v'è peso 
ai taciti ricordi,
agli stretti sospiri
a sogni segreti.

Leggerezza dell'essere 
che dal dolore si solleva.

Ondeggia,
legata al filo dell'invisibile mortale.

Beltà risuona all'anima sensibile,
che voce non ha.

Altri mondi l'attende.

lunedì 5 agosto 2013

Ammirare con il cuore


opera di Ritanna Foti Morasca

Rimirar bellezza, i miei occhi non sanno.

Misurar colori su spazi piani 
è lor vanto.
 
Nessun ardir di parola saggia 
all'umil anima risuona.

Confuse idee,
immagini vaghe, 
sono ciottoli afoni sulle strade del cuore.

Se al prestar del sensibile,
l'occhio s'accosta,
allor musica si ode.

Piacer infonde il brio sentir
e il tempo siede.

Attende il tuo pensar.
 


domenica 4 agosto 2013

Innamorato del mare


Arrenditi anima inquieta!

Scrutar lontano l'orizzonte fino a chiuderlo in pensieri leggeri,
oltre non ti è permesso.

Catturo l'attimo per riveder cullare segrete speranze,
per riveder attese le mille tacite promesse,
 mentre sobbalzano idee su quelle onde senza tregua.

Immobile,
dimentico la ragione
e apro la mente al sogno.

Dolcezza soffusa si sparge in cuore abituato solo a battere.

Lo sguardo vaga,
libero di muoversi sul viso del mare calmo.

Il pensar prende.

Sulla battigia, l'onda rifluisce,
accarezza l'arena bollente,
spegne il suo mondo nell'anima dell'innamorato.

sabato 3 agosto 2013

Il mago dell'arte


Opera di Elena Checchi

Illuder la mente per aprir emozioni è volar alto,
 laddove non ci sono nubi.

Vestir di magia è arte sua.

Stupir di logica attende al cuor semplice 
che di sorrisi si nutre.

Giocondo e sincero la man porge.
Sfidar l'orgoglio tuo, intende. 

Allor, ratto attenzion prende,
sì che nulla sfugge all'umano giudizio.

Vana pena ti accoglie postuma,
poi che magia l'intelletto svergogna.

Al finir del colpo basso,
amicizia dona.

Punisce la man voragine,
a riguadagnar fiducia del vile affronto.

Si riaccende il cuor a vita pratica.

Di grande compagnia si fregia,
che dell'amor vessillo sventola.

venerdì 2 agosto 2013

Un mondo presunto


 
Capita a tutti di fissare lo sguardo allo specchio e soffermarsi per una riflessione.

Il mio viso cambia!

Fino ai 30/40 anni usiamo dire: ..... è diverso; sto assumendo i lineamenti di uomo/donna!

Più avanti, con leggero rammarico diciamo semplicemente: sto invecchiando!

Usando una terminologia più raffinata, potremmo affermare che prendiamo consapevolezza del tempo trascorso e che la vita non è eterna.

Essere consapevoli significa, quindi, prendere coscienza, acquisire l'informazione che pur esistendo prima, non veniva considerata.

Il processo mediante il quale le informazioni provenienti dall'esterno giungono alla coscienza, è lungo, intricato e non precisamente descrivibile se non per una sorta di linearizzazione del concetto. 

Mi spiego con un esempio.

Supponete di fissare due punti sulle rive opposte di un fiume e che una persona decida di spostarsi passando dai due punti. 

Ammettete pure che ci sia una fitta nebbia per cui agl'occhi di un osservatore i due punti non rivelano la loro distanza e né la presenza di ponti o guadi. 

In altre parole, l'osservatore è libero di presumere il percorso e in che modo possa avvenire l'attraversamento del fiume.

La presunzione sceglierebbe il tratto lineare più breve e privo di qualsiasi impedimento.

Riprendendo il concetto di consapevolezza, tutto ciò che riusciamo a carpire attraverso i cinque sensi, è sempre illuminato di luce fioca e immerso nella presunzione completamente soggettiva.

Volendo essere ancora più cattivi con l'idea del superuomo, potrei aggiungere che tutto ciò che riusciamo a carpire con i cinque sensi è semplicemente il riflesso di una realtà che chiamiamo natura, ma che, in fondo ad ogni idea, è soltanto un'energia diffusa in broadcast da intelligenze molto più evolute di noi umani.

Siamo ridicoli quando andiamo a caccia di extraterrestri o a scoprire misteri senza senso.

Dobbiamo far molta strada (se ci è permesso) prima di erigere la razza umana come specie che si eleva in nobiltà rispetto ai miseri suoi compagni di natura.

giovedì 1 agosto 2013

Vorrebbero fare *CHE COSA??* alla Grande Barriera Corallina?!?





La Grande Barriera Corallina rischia di essere distrutta per fare posto a un enorme progetto minerario. Ma l'abbandono di uno degli investitori principali affosserebbe l'accordo e proteggerebbe la Barriera, Patrimonio dell'Umanità. Possiamo convincerli a fare un passo indietro, o spingere il primo ministro australiano Rudd a fermare il piano, ma dobbiamo agire ora! -- Firma subito la petizione e aiutaci a salvare la Grande Barriera Corallina:

Anche volendo sarebbe difficile immaginare una cosa più assurda di questa. L'industria mineraria australiana, leggendaria per la sua incoscienza, ha avuto una nuova idea: infischiarsene del catastrofico cambio climatico in corso nel Pianeta, costruire la più grande miniera di carbone del mondo, e poi collegarla tramite una rotta di navigazione che passerà attraverso il tesoro più prezioso della nostra Terra: la Grande Barriera Corallina.

Un'idea tremenda che avrebbe conseguenze devastanti, e il gruppo di investimento Aurizon che porta avanti il progetto lo sa bene. Sono indecisi e possiamo riuscire a fargli cambiare idea, affossando il progetto. Uno di loro ha persino fatto delle donazioni contro il cambio climatico!

Raccogliamo insieme un milione di firme e dimostriamo il nostro sconcerto di fronte a questo assurdo progetto, spingiamo Aurizon a ritirare il finanziamento e magari convinceremo anche il primo ministro australiano Kevin Rudd a entrare in gioco. Per questo esiste Avaaz, facciamo prevalere il buon senso!


La Grande Barriera Corallina (il più grande organismo vivente sulla Terra, casa di un quarto di tutte le specie che popolano gli oceani) sta sparendo lentamente. Negli ultimi 30 anni ha perso metà del corallo a una velocità sempre maggiore. Il cambio climatico è una delle cause, ma altrettanto si può dire della fervente industria mineraria australiana. Secondo il settimanale tedesco Der Spiegel, "se la tendenza attuale continuasse, potrebbe accadere ciò che pensavamo impossibile: la Grande Barriera Corallina morirebbe".

E nonostante tutto ciò, l'industria estrattiva ha in progetto nuovi giganteschi porti da costruire nell'Australia del nordest ad Abbot Point (giusto accanto alla Barriera) per rendere più facile il trasporto del carbone al resto del mondo. Tutto ciò raddoppierebbe le navi che ogni anno passano accanto alla Barriera e devasterebbe 3 milioni di metri cubi di fragile fondale marino, ma non solo: bruciando tutto quel carbone, l'impatto inquinante sarebbe pari a tre volte quello attuale dell'Australia trascinandoci ancor di più verso una catastrofe climatica irreversibile.

I finanziatori si stanno incontrando in questi giorni per decidere cosa fare e nelle prossime due settimane il ministro dell'Ambiente australiano dovrà scegliere se approvare o meno il progetto. La nostra azione può portarli a fermare il disastro, in particolar modo possiamo fare leva sul primo ministro Rudd, che vorrebbe conservare la sua reputazione internazionale in vista delle prossime elezioni.

Il momento in cui verranno prese le decisioni è arrivato, è adesso. Firma subito questa petizione e condividila con tutti quelli che conosci per fermare la devastazione della Grande Barriera Corallina:


Da anni la comunità di Avaaz si batte per salvare la bellezza senza paragoni della Barriera. Lo scorso anno ci siamo fatti sentire da una banca statunitense che stava per investire nella sua distruzione e centinaia di migliaia di avaaziani hanno scritto al ministro dell'Ambiente australiano per promuovere e ottenere la costituzione della più grande riserva marina del mondo. Continuiamo così e portiamo la Barriera lontano dalle mire di questi sciacalli approfittatori.

Con speranza e determinazione,

David, Alex, Emily, Lisa, Oli, Marie, Ricken, Alice e il resto del team di Avaaz

Alza lo sguardo





ETT: Mi sorge un dubbio.

Nelle tue parole non leggo delusioni riguardanti aspetti o atteggiamenti connessi con i rapporti con colleghi e amici. 

Ho l’impressione che mi nasconda qualcosa. 

Voi umani siete così bravi a litigare!

LUIGI: Effettivamente, questo tuo dubbio è ragionevole. 
Per mia caratterizzazione, tendo a spegnere o a ignorare situazioni che mi rattristano o che mi facciano perdere la serenità dell’anima.

Inoltre, riferire delle debolezze di coloro che potrebbero avere mille motivazioni per giustificarle, mi appare irriguardoso e poco interessante.

ETT: In ogni caso, hai un tuo sistema per individuarle e reagire?

LUIGI: Ovviamente, sì!

Le persone tristi o poco propense a dialogare, riescono a tenere gli occhi bassi, piegano la testa verso ciò che è terreno, materiale, contingente.

Solitamente il nostro sguardo non si allarga di pochi metri oltre la sfera privata. 

L’orizzonte lo notiamo soltanto quando decidiamo di essere romantici o quando vogliamo abbandonare momentaneamente la situazione in cui siamo immersi.

Lo sguardo basso è il sintomo dei delusi, degli sconfitti, dei timidi, dei deboli e di tutti quelli aggrediti dai disagi psicologici.

Lo sguardo basso pone il divieto al pensare, all’ottimismo e alla speranza.

Dialogare con una persona senza poterla guardare negl’occhi, per me è assai duro.

In questi casi, non è possibile sorridere, non si capiscono fino in fondo i problemi di cui si dibatte.

Sorge ambiguità e si fanno presunzioni.

Lo sguardo basso impone anche il capo chino e le braccia chiuse; si crea esattamente una trincea, lasciata libera all’assalto del povero avventuriero che tenta un approccio improbabile.

ETT: Queste persone le abbandoni?  

LUIGI: Quasi sempre sono loro che si escludono o scelgono, in consonanza con il proprio essere, quali amici su cui sollevare un po’ più in alto lo sguardo.

Per conto mio, rispondo a questa esigenza in modo molto solerte, cioè evaporo.

ETT: I tuoi amici devono stare bene attenti per non vederti scomparire.

LUIGI: I miei amici non devono temere, ho l’abitudine di guardare direttamente negl’occhi e di sentire le loro vibrazioni. 

Ho sempre la necessità di non trascorrere il tempo inutilmente e quindi ricavo il massimo del piacere attraverso le emozioni che emergono dall’interloquire. 

Successivamente, quando ritorno al pensar solo, allora quelle emozioni si condensano in pensieri tra i quali mi cullo per vivere attimi eterni.

ETT: In Inghilterra hai conosciuto qualcuno con lo sguardo basso?

LUIGI: Purtroppo siamo esseri umani e sebbene la maturità è la cultura ci raffinano, alcune debolezze non riusciamo a nasconderle completamente. 

La naturale predisposizione alla comunione e alla gioia, è il discriminate che rende diverso il singolo individuo nei rapporti con i suoi simili.

Nella mia avventura all’estero, come in Italia o come nel mio condominio, trovo sempre qualcuno con lo sguardo basso. 

Illusoriamente spero sempre di conquistare qualcuno e convertilo alla vista alta.

mercoledì 31 luglio 2013

Cuore grande



 

Al riposar del pensier vago,
lo spirito s’adagia.

Nuova linfa scorre tra gli ameni orizzonti della natura amica.

A così tanto splendore,
un’anima nuova s’accosta.

Riecheggia ancora
quella chiara e cortese voce.

Un cuore grande s’affaccia.

Alla silente anima ch’ella confina,
non sfugge l’ardor dell’onesto sentire.

Soffuso sentimento aleggia
al praticar l’amor prossimo.

Sfortunati bimbi son merce sua.

Dall’alba al tramonto,
tutto il mondo stringe.

Al brillar delle stelle
la timida luna argenta il suo volto.

Incauta,
 osa sfiorar carezza a sì bassa quota.

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