mercoledì 10 aprile 2013

Il sentiero della vita



Scendo per il sentiero senza origine.

Non conosco me stesso.

Imparo dai miei limiti.

Le paure mi frenano.

Nuvole minacciose,
or parole or tuoni or lampi,
contornano l'anima con una dura corteccia.

La mia linfa si perde alla vista del mio vicino.

Il mondo si sposta sul mio apparire.

Il tempo irrompe, 
scuote l'antica quercia.

Complici le onde del mar incerto del sapere,
sobbalzano il cuore e toglie fiato ai timori.

Il grande nocchiero attraversa oceani e la solitudine è la sua ciurma.

Ormai, non si fida più dei suoi occhi,
né dà gusto all'ornamento.

Maestro il vento,
gli ha insegnato a volgere il viso per orizzonti lontani.

La tenera brezza musica emozioni.

I clamori della grande festa si odono.

Annunciano il senso del momento 
che tra poco sarà ricordo. 
 

martedì 9 aprile 2013

Seducente bellezza


opera di Silla Campanini

Suonano campane al desiderio incauto.

Bellezza stringe all'apparir  saggio.

Freme l'impulso al consumar vita.

Ammirar non desisto a tal beltà,
che al cor fragile ispira.

Disegnar di donna,
a te pittrice nulla costa.

Grandi ponti, il Creator pose.

Occhi rapiti avvincono l'anima per sentieri remoti.
Evocano sogni ancor lontani.

Attonito, abbandono sì dura pietra 
e riprendo i miei sogni. 

lunedì 8 aprile 2013

Omaggio a Don Tonino


Una qualità dell’anima genuina si rileva dall’entusiasmo con il quale l’idea spunta dalle sue parole. 

Corpo e anima fanno parte dello stesso sistema d’essere e la capacità dell’uomo di coinvolgere entrambe nelle manifestazioni di dolore o di gioia, al fine di condividere un ideale, testimonia una grandissima fede e una genuinità caratteriale eccezionale.

Le parole di don Tonino Bello, smuovono anche i sassi, se questi appesantissero i cuori degli sfiduciati.

La carica che il suo tono di voce trasmette è incredibilmente umana; sgretola ogni resistenza all’indifferenza e apre speranze come luce in un’alba radiosa.

Provare a imitare il grande vescovo, è il modo migliore per entrare nel suo mondo e scoprire, in ultima essenza, il suo messaggio. 

Io sono convinto che consumare la vita sperimentando continuamente le vibrazioni del cuore sia la scelta più gratificante possibile e anche la più coraggiosa.

Essere gioiosi e disponibili verso chi confina con il nostro esistere è una virtù che nasce e si espanda soltanto nella pratica d’amore.

Eventi occasionali ci offrono spesso parvenze e sensazioni transitorie simili al grande sentimento; queste, purtroppo, sono subito fagocitate dalle paure che inevitabilmente ci chiudono nell’egoismo e in quell’atteggiamento di falsa auto protezione.

Don Tonino, con la sua testimonianza, ci invita a spendere quel credito d’amore donatoci con la nascita, valorizzandolo nell’unico luogo dove possiamo farlo.   
  

sabato 6 aprile 2013

Spirito acceso


dipinto di Silla Campanini

Sin quando la vista continuerà a giudicare,
cuor mio dovrai combattere.

Le rosse fiamme avvolgono coni d'ombre.
Sbuffi d'aria sono sospiri nella tregua.

Passerà del tempo prima che la fredda cenere si posi sui resti anneriti.

Consumo il mio tempo tra pretese riscaldate dall'entusiasmo cieco.

Nel mentre, indugio nella dolcezza.

Attraverso ponti che legano anime.

Assaporo i frutti della vita.

Busso al cuore per far eco all'esistere.



venerdì 5 aprile 2013

Ricordi d'infanzia


Magico dipinto di Silla Campanini



Assente a me stesso, vago per i sogni.

Celebrare l'ingenuità del tempo
è un piacer immenso.

Ascolto il vento.

Fisso lo sguardo laddove nulla vedo.

Danzano i pensieri.

Raccontano emozioni.

Oggi sono ricordi,
allora erano speranze.

Sospinta dalla nostalgia, 
una lacrima fugge.

Trattenerla mi duole.

Solitario, rivolgo la vista al sole.

Cieco all'esser bambino,
dimentico il tempo.

Assaporo il sentir tenero e leggero.

Ricordar m'è dolce del camminar in punta di piedi per non toglier spazio.

Che dire dello scarso cibo che la magra figura ostentava!

Non c'era penuria alcuna,
tal era abbondante la gioia di vivere.

Venne l'ora d'apparir adulto.

Salivo tra le stelle per cancellare i pensieri.

Fu invano, anche l'ubbidir alla legge dell'uomo.

Continuavo ad essere sognatore.

Quella lacrima, or ferma sulla pelle sempre meno piana, 
attende la carezza del vento 
per risvegliare
un così ostinato romantico.

giovedì 4 aprile 2013

Ho imparato a volare.


opera di Silla Campanini

Ho visto giganti,
erano i miei fratelli.
Montagne impossibili da scalare.

Ho visto un Angelo,
era mia madre.
Totale dolcezza esterna al mio corpo.

Ho visto ombre,
le ho nascoste nel punto più lontano dall'anima.

Ho scoperto il cuore,
e così, ho imparto a volare.

Lassù, in alto, ho provato le emozioni.

Da allora, non ho voluto più perder tempo con la cattiveria.

Tutto il mondo era buono.

Non ditemi che mi sono sbagliato.

Voglio ancora continuare a volare.

mercoledì 3 aprile 2013

Parole, parole



 Foto: "Percorriamo soltanto una volta la strada della vita e tutto quello che possiamo fare di bello e di vero non può essere rimandato perché da queste parti non passeremo mai più."♥

Romano Battaglia

Il senso delle parole può essere ambiguo due volte. 

La prima, per via del significato formale frainteso o confuso.

La seconda, per una refrattarietà e/o per deformazioni naturali degl'organi sensoriali dovute a tantissimi fattori che impediscono di “sentire” il significato. 

Il grado di attenzione, quasi sempre, è uno zoom sull’area di interesse, cioè, una misura di ingrandimento dell’immagine "pensiero", che nulla aggiunge all’informazione originale, se non la ricchezza dei particolari riscontrati.

Per chiarire la mia idea, vi sottopongo una serie di parole che formano una frase a senso compiuto. 

Queste dovrebbero trasmettere un messaggio:

Saper riconoscere la nostra responsabilità affinché gli eventi si realizzino”.

Per qualcuno, questa frase sembra discendere dalla fantasia, per altri dalla filosofia (definita malignamente, la scienza delle cose inutili). 

Per tutti, invece, assume un significato diverso, proiettato nell’ambito contestuale dove solitamente la propria psicologia si focalizza.

Il livello di comprensione è misurabile con un numero compreso da zero a indefinito, in relazione all’età, alla cultura, allo stato psicologico del momento, allo stato di salute, alle menomazioni e a qualunque altro elemento disturbatore del profilo emotivo. 

Usiamo tantissimo le parole, ci arrivano da moltissime fonti e in forme diverse. 

Siamo bombardati da dati e istruzioni. 

Le scienze sono castelli montati con le parole. 

La tecnologia le combina e, come in un gioco di magia, crea nuove formule per produrne altre. 

Dante si è ritrovato nella selva oscura nel Medioevo, dove potremmo trovarci noi, ora? 

Saper riconoscere ciò che è meglio per noi stessi in ogni momento di vita è un’abilità da coltivare, imprescindibile in una società che si muove ed evolve con le parole. 

Essa conduce all'unica felicità consentita all'imperfetto essere umano.

martedì 2 aprile 2013

Attesa infinita


Quadro di Silla Campanini


Son qui ....
verbo non serve per udir di cuore mio.

Sfumato tra pensieri che ondeggiano nella mente,
lo sguardo mira a confessar paure.

Cerco filo per spillar certezze,
all'oscillar dell'amor tuo.

Traditor quel mezzo riso,
ingenuo ripiego a mal riposta speranza.

Sol spento, 
vorrebbe mostrar.

All'agitar del ciel scuro,
scavo nella roccia il ciglio.

Dimenticar movenze, m'accingo.

E finir d’immagine,
in quadro mi trasformo.

Soltanto allor, il dilungar del mirar 
lega il viso tuo al mio.

Anelar d'amor, cessar non posso. 

lunedì 1 aprile 2013

Primo Aprile 2013



Oggi son gaio.

L'allegro sol splende a forgiar sorrisi.

La chiassosa campana dello spirito mattiniero stribella
nella media distanza tra cuor e mente.

Se fossi bimbo correrei per prati
che più verdi non possono a sì tanta bellezza.

Son maturo e gustar della vita son ormai esperto.

Accendo amici, scintillo parole, per cenar piaceri.

Imparar d'amor, non smetto mai.

L'arcobaleno è maestro mio.

Non smette ancor di mostrar l'arco tutto.

Ricordar vorrebbe,
che la vita è giro
e non tutto conoscer è dato.


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