mercoledì 6 marzo 2013

Buon compleanno, Mamma.



Foto: E l’amore guardò il tempo e rise,
perché sapeva di non averne bisogno.
Finse di morire per un giorno,
e di rifiorire alla sera,
senza leggi da rispettare.
Si addormentò in un angolo di cuore
per un tempo che non esisteva.
Fuggì senza allontanarsi,
ritornò senza essere partito,
il tempo moriva e lui restava.

Luigi Pirandello

Canta cor mio di musica allegra,
della mia mamma fanne melodia.

Giubilo per ogni via, l’aria infesti.
Respiro prospero amor preso.

Sol io, odo di clamori al vento dei ricordi infantili.

Sol io, agito gioia al tuo pensiero.

Sol io, riconosco il tuo sorriso.

Son figlio tuo.

Anima, accendi tutti i colori dell’arcobaleno,
perché non c’è festa più grande d’approntare.

Sole, dipingi il giorno con tutto il tuo ardore.

Mare, dondola le meraviglie del creato.

Anche tu, timida lacrima,
corri allegra sulla mia guancia,
così che io possa risuonar di dolcezza il mondo.

Vento, spingi i desideri,
 alimenta le speranze,

porta con te, fin lassù, il mio bacio.

Libri d'attesa



 

Il 2013 è cominciato con tantissime novità per Cinquemarzo e anche Libri d'attesa propone in quest'inizio d'anno tre nuovi e scintillanti gioielli da inserire nelle sale d'aspetto.
Un saggio consiglio di Pasquale Capraro, Nuovo teatro Ziffa di Andrea Boccardo e Mamma e papà perché litigate? di Luigi Squeo, sono le nuove produzioni che arricchiscono la collana con la caratteristica ironia profondamente inserita nel DNA dei nostri fantastici Libri d'attesa.

martedì 5 marzo 2013

Ritrovar la luna



 Foto: BUONANOTTE...UNO SGUARDO ALLA LUNA
E MILLE SOGNI DORATI..

Chino il capo per cercar luna.

Triste per la direzione, miro il tremolio.

Riflette nel pozzo ingenue speranze
ormai cadute dal cielo.

Notti insonni passate ad ammirarti,
quando lucente lassù, io ero il tuo amante.

Allor, senza timori al mio ardir splendevi,
bella per i miei occhi,
magica per lo spirito.

L’altro canto non mostri a niuno, se il tempo non permette.

Or, neve tra i capelli, son pronto al tuo lato scuro.

Esitante cerco conforto nella tua immagine.

Piange il cuor per cotanto amor riverso.

Turbata, cala il tuo raggio d’argento a sciogliere l’ingrato bianco,
e al ciel, il buio ruba,
si che la vita s’infuochi.

Tra i solchi di vecchie lacrime,
scintilla la speranza
e scopro me stesso ad adorarti nella più antica direzione,

laddove il Paradiso indica.


lunedì 4 marzo 2013

Innamorata della luna



 

C’era una volta una ragazza così fiduciosa nelle sue possibilità che gli bastava il solo desiderio per creare un sogno da inseguire e concretizzare.

Si chiamava Gina, era esuberante e vedeva la sua vita come una tavola imbandita a festa esclusivamente per lei.

I suoi genitori la coccolavano e confermano le sue aspettative avvolgendola di continui sorrisi e di grande sostegno al suo entusiasmo.

Divenne grande e la vita non le offrì grandi smentite, per cui il suo potenziale di positivismo rimase intatto per molto tempo.

Arrivò il giorno in cui a Gina balenò l’idea che la bellezza dell’universo non potesse prescindere dalla sua volontà.

In una delle notti limpide d’estate, guardando la luna se ne innamorò.

Da lontano la luna era così piccola da poterla tenere in una mano.

Pensò anche che se avesse avuto la possibilità di avvicinarla, la sua dimensione sarebbe stata tale da poterla abbracciare.

Le serviva semplicemente un’altissima rupe dalla quale staccare il salto deciso verso quella palla bianca.

Cercò tra i sentieri e le colline dei dintorni il posto adatto e finì per scovarlo esattamente come lo aveva immaginato.

Scelse una notte serena per compiere il suo gesto.

Quando giunse l’emozionante momento dell’abbraccio, Gina cominciò a correre a perdifiato lungo la salita della rupe che la innalzava fino a pretendere di portala direttamente sull’amata meta.

Purtroppo, la sua folle corsa ebbe una pausa!

Nel preciso momento in cui staccò il piede dalla rupe per compiere il grande balzo, ebbe un grave dubbio: Sarà possibile abbracciarla?

Da allora, Gina non c’è più tra i vivi.

Ora è nella favola e insegna al mondo che non esiste nulla che non si possa ottenere se la convinzione e tale da cancellare qualsiasi dubbio.
  

Piumini d’oca imbottiti di crudeltà


oche da piuma 
Per difenderci dal freddo niente sembrerebbe più indicato di una trapunta o di un giubbotto in piuma d’oca. I capi di abbigliamento o biancheria per la casa a base di piuma hanno ottenuto addirittura il titolo di ‘Prodotto naturale”, da preferire a quelli sintetici.

Ma dietro a tutto questo non si fanno i conti con il dolore e la sofferenza di milioni di animali.

Le piume dei trapuntini o dei giubbotti non provengono dai mattatoi, ma da fattorie industriali dove si allevano oche dal piumaggio particolarmente apprezzato, con caratteristiche particolari.

In questi allevamenti le oche vivono stipate in spazi angusti, tra gli escrementi e con pochissima aria a disposizione. Vengono brutalmente spennate vive nel sottocollo, petto e ventre. Interminabili minuti di agonia durante i quali gli animali svengono a causa del dolore e non raramente muoiono.

Qualora questo non avvenga, le oche, ricoperte di sangue sono ricacciate nelle stie a formare nuove piume da strappare.

E aziende di grido hanno fatto di questa produzione un fiore all’occhiello, arricchendosi grazie all’imbecillità e all’ignoranza della massa, incurante di questo scempio.

E non è più solamente un fenomeno d’èlite.

Gli allevamenti di oche da piuma molto spesso sono asiatici: ciò vuol dire che quel che è successo anni fa con la pelliccia di animale sta succedendo oggi con la piuma d’oca.

In pratica la produzione su larga scala e l’organizzazione meccanica delle filiere di allevamento e “raccolta” riescono a garantire una quantità notevole di materia prima, di prima, seconda e terza scelta, ma allo stesso contenuto di crudeltà.
Tratto da "ArticoloTre"

domenica 3 marzo 2013

Romantica nostalgia

 
Dolce il ricordo, ora accarezza il tuo viso,
ha fermato il tempo
 perchè gli occhi non ingannino l'antico amor
or son cieco 
per cancellar le umane miserie
ma l'anima continua a profumar della romantica nostalgia.
 

Verità



 Foto: "Per vedere ciò che pochi hanno visto dovete andare dove pochi sono andati." ♥

 (Buddha)
Immagine lontana sfuma nel pensiero.

Son spettatore di una vita per caso.

Presunto padrone di un risibile me stesso.

Proclamo il mio Io, ma non conosco la sostanza.

Presumo nel vedere e mi espongo al falso.

Gioconda verità, che di me ti burli!


Annaspando perché l’ansia non da tregua,
scavo col pensar nell’umana storia.

Scopro muti bronzi, pesanti in polverosi tomi.

Non m’arrendo.

Carico di cultura, volo tra le pagine.

Staccar la mente dal pensar inutile, m’invoglia.

Mille verità si agitano,
mentre tra onde di dubbi la povera barca si dimena.

Impavido il nocchiero che al calar della notte non trova un porto.

Spera nella quiete per addormentar la paura.


All’alba sarà ancora solo.

sabato 2 marzo 2013

Il potere

Foto: Quando insegni, insegna allo stesso tempo a dubitare di ciò che insegni.
(Ortega y Gasset) - immagine Keith Proctor

[cinquantennisullorlodiunacrisidinervi] – ©2013




Il potere, nel comune pensare, si connota di un significato intrinseco riconoscibile come senso di sopraffazione.

Esercitare il potere si concilia poco con l’autorevolezza spirituale dell’uomo.

Idealmente con la parola “potere” rincorriamo l’idea del “tutto possibile”.

Manifestare forza è un modo di esorcizzare l’intima paura discendente dalla consapevolezza dei limiti umani.

Nell'ultimo secolo l'essenza del potere umano si è svelata con un significato del tutto particolare: malvagità.

La Rivoluzione Francese ha insegnato che il potere sia in sé malvagio.

Oggi, ci s’illude pensando che il potere non proviene né da Dio né dalla natura, ma piuttosto da un patto che gli uomini stipulano tra loro.

Il detto “Dio è morto” è l'altra enunciazione per “il potere è in sé malvagio”.

Allora, che cosa dovrebbe ancora temere l'uomo, se Dio è morto e il lupo non è altro che uno spauracchio per bambini?

L’anima dovrebbe vagare nell’oscurità della mente ed essere mossa da un vento interiore senza meta, senza punti fermi.

Se, però, Dio fosse potere infinito e fosse vivo, la malvagità sarebbe soltanto l’ombra della forza d’Amore, lo spazio adimensionale non ancora colonizzato.

Non è un caso che grandi uomini d’Amore rifuggono il potere e non lo biasimano; lo considerano come una presenza trasparente nella realtà dell’uomo.

venerdì 1 marzo 2013

Ultimi giorni per fermare il massacro degli elefanti




In Africa è in atto un massacro di elefanti senza precedenti per produrre statuette e ciondoli per il mercato asiatico. La Thailandia, che è al centro di questo sanguinoso traffico, ha però recentemente annunciato di considerare la messa al bando di tale commercio una volta per tutte. Unitevi a me e portiamo la forza di una mobilitazione dal basso in Thailandia, per mettere fine al bagno di sangue:
In Africa è in atto un massacro di elefanti senza precedenti per mano dei bracconieri che staccano loro le zanne con motoseghe per produrre oggetti di lusso, statuette e ciondoli destinati al mercato asiatico. In questi giorni, però, la Thailandia ospiterà un importante vertice globale sul traffico illegale delle specie in via di estinzione, dandoci così la rara opportunità di fermare questo assurdo massacro.

La Thailandia rappresenta il più vasto mercato non regolamentato d'avorio ed è uno dei principali registi del traffico illegale a livello mondiale. Già da anni ha questo triste primato, ma finora ha fatto ben poco per liberarsene. Ora, però, il primo ministro thailandese Yingluck Shinawatra ha annunciato di aver preso in considerazione la possibilità di un bando totale sull'avorio. Proprio per questo abbiamo lanciato una petizione globale sul sito di Avaaz: per dare a questa campagna l'ultima spinta necessaria per vincere.

Questa è la migliore occasione che abbiamo mai avuto per ottenere un'importante vittoria a favore degli elefanti africani. Abbiamo solo bisogno di aggiungerci la forza di una mobilitazione dal basso.

E' terribile sentire oggi gli ambientalisti usare l'espressione "follia omicida" per descrivere i numeri relativi al bracconaggio degli elefanti: sono infatti i peggiori dell'ultimo ventennio. Sfruttando scappatoie legali che permettono la vendita di avorio degli elefanti domestici della Thailandia, i criminali contrabbandano avorio giunto illegalmente dall'Africa, per poi farla franca rivendendolo sul mercato legale.

E' però in atto una forte pressione sulla Thailandia perché agisca prima che a Bangkok cominci il vertice di 10 giorni dell'ONU sulle specie in via d'estinzione. E' arrivato per noi il momento di agire per fermare il commercio d'avorio thailandese e innescare così un effetto domino in Asia, spingendo allo stesso modo altri paesi ad affrontare il problema del traffico illegale di avorio.

In diverse culture nel mondo, nel corso della nostra storia, gli elefanti sono stati venerati dalle religioni e sono stati al centro dell'immaginario popolare: Babar, Dumbo, Ganesh, Airavata, Erawan. E' una vera tragedia il fatto che oggi queste magnifiche e intelligentissime creature vengano decimate, ma ora possiamo aggiustare le cose.

Con speranza e determinazione,

Leonardo DiCaprio e il team di Avaaz.

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