martedì 3 febbraio 2015

Come vorrei che fosse il prof.








Come vorrei che fosse il mio prof?



Vorrei che il mio Prof fosse una persona felice, che avesse una bella famiglia, che entrasse in aula con il magico sorriso di chi ha la voglia e il piacere di passare almeno un’ora con ragazzi come me che vogliono tanto e immediatamente, dalla vita.



Vorrei che il mio Prof mi guardasse da vicino, che conosca le mie paure, che mi aiuti a liberare da quegli intrighi mentali che mi paralizzano.



Vorrei che il mio Prof quando parla mi catturasse, mi trascinasse con la sua foga e la sua generosità, prima nella sua mente e poi nel suo cuore.


Sarei sicuro di non dimenticare i suoi aiuti, sarei sicuro di poter imparare senza sforzo, sarei sicuro di scrivere i suoi appunti sul marmo e con lo scalpello delle emozioni.



Vorrei sentirmi risucchiato dal vuoto d’aria del treno in corsa, quando sento affievolito il suono della campanella.



Vorrei sentirmi telecomandato dal magnetismo sprigionato dal suo fascino. Perché il mio Prof crede nei valori umani, nel rispetto della persona, crede in me, sempre e comunque.



Il mio Prof sa quando non studio e fa finta di non saperlo perché è sicuro che io recuperi.



Al mio Prof non gli interessa apparire, si comporta nel modo più naturale possibile.



Si! Il mio Prof ha anche i difetti che mi fanno ridere, perché non riesce a nasconderli. Per certi versi il mio Prof mi assomiglia.



Quando torno a casa, arrivo affamato e contento.



Ho tantissimo da raccontare.



Abbraccio mio padre e nascostamente penso:

“Il mio grande meraviglioso papà è come il mio Prof!”.



Alla mia mamma non sfugge la mia felicità.



Tratto dal libro "Il mondo meraviglioso dell'anima" - 2011 - by Luigi Squeo

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