domenica 17 agosto 2014

Il mio mondo


Sordo al rumore della materia,
accendo il cuore a luce divina.

Dimentico il respiro e il piacere è infinito.

Nel pensar senza freno, faccio sacco della ragione.
Discuto con me stesso e ascolto chi conviene.

Lontano dal giudizio, le emozioni mi sono amiche.


Ripassano per la mente quei giorni antichi.
Fiato corto e puro.

Correre era l’arte per parlar con Dio.

Un sentiero, una lucertola e qualche sasso da lanciare,
erano amici miei.

Gli aquiloni volavano altissimi.

Il sole era più alto degli aquiloni.

Gli alberi, tutti da scalare.

Gli uccelli, da inseguire.

La pioggia, per divertirsi


Non sapevo della tristezza, non conoscevo la cattiveria.


Avevo il mio mondo.


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