giovedì 18 aprile 2013

Omocisteina


Foto: OMOCISTEINA

L’Omocisteina è un aminoacido prodotto nel nostro organismo in seguito alla conversione biochimica della metionina. La metionina è un aminoacido essenziale regolarmente consumato all'interno della dieta. 
L’omocisteina può a sua volta seguire due vie metaboliche una che porta alla formazione di cisteina in presenza di vit. B6 e l’altra nuovamente in metionina in presenza di Folati (vit. B9) e vit. B12; è da evidenziare che in questi processi metabolici gioca un ruolo di rilievo anche la Riboflavina (vit. B2). 
La cisteina può essere poi associata all’acido glutammico e alla glicina per formare il Glutatione con potere antiossidante e chelante-disintossicante nei confronti dei metalli pesanti quali piombo, cadmio, mercurio e alluminio. 
La metionina può essere metabolizzata in presenza di ATP in S-Adenosil-Metionina (SAMe) con proprietà antidepressive (viene considerato un utile antidepressivo naturale), antiartritica ed epatoprotettiva (vedi slide). Infatti il SAMe è il principio attivo del farmaco Samyr. 
Quando per cause patologiche, per stile di vita scorretto o assunzione di farmaci particolari (vedi slide) il metabolismo dell’omocisteina viene alterato si ha aumento di questa sostanza in circolo che determina la condizione di Iperomocisteinemia a cui sono correlate una serie di condizioni patologiche. 
Infatti l’omocisteina è sempre più riconosciuta come un importante fattore di rischio per:
- Patologie cardiovascolari con associato rischio di ictus e infarto a causa della aterosclerosi che viene a crearsi; l’omocisteina sembra infatti avere un potere aterogeno superiore a quello del colesterolo in quanto è in grado di convertire il colesterolo in colesterolo LDL ossidato che sappiamo essere una forma molto più pericolosa, con danneggiamento del rivestimento interno delle arterie e conseguente loro ispessimento e irrigidimento;
- Patologie cerebrali associate a demenza e Alzheimer; sembra confermato il ruolo chiave dell’omocisteina quale fattore predittivo di sviluppo di demenza;
- Donne con elevati livelli di omocisteina hanno più difficoltà a concepire, sono a rischio di aborti precoci ripetuti e hanno due volte più probabilità di avere complicazioni durante la gravidanza stessa.
- L'osteoporosi è stata fortemente associata a elevati livelli di omocisteina. Le donne in post-menopausa sono a rischio di bassi livelli di estrogeni e questo sembra determinare aumenti di omocisteina stessa;
- L’aumento dell’omocisteina sembra essere connesso anche con il diabete: è stato visto che i diabetici con iperomocisteinemia presentano rischio di mortalità entro 5 anni aumentato di ben 80% rispetto ai non-diabetici anch’essi con omocisteina alta;
- Performance ridotte, bassa concentrazione, emicrania e impotenza sembrano inoltre essere correlate agli alti dosaggi di questa sostanza.
Si sta facendo sempre più comune l’osservazione che dosare l’omocisteina sia un modo accurato per determinare la salute oggi e prevedere le future predisposizioni a malattie più tardi nella vita e che la chiave per una vita lunga e sana sia quella di mantenere il livello di omocisteina verso il basso e quello di glutatione verso l’alto.
Si considerano range di normalità valori di omocisteina compresi tra 5 e 17 μmol/l. E’ però opportuno notare che l’OMS ha posto il valore di 13 μmol/l quale soglia massima per questa sostanza per cui:
- Uomini fino a 13 μmol/l
- Donne fino a 10.1 μmol/l
- Ragazzi fino a 14 anni 11.3 μmol/l
Come si può notare la via per abbassare i livelli di omocisteina, quando questi non sono determinati da malattie genetiche o altre patologie metaboliche, è quella di potenziare la dieta con alimenti ricchi in vitamine del gruppo B specialmente di acido folico.
In presenza di omocisteina alta è sconsigliabile il ‘fai da te’ con l’assunzione di integratori vitaminici casuali, ma è necessario il medico in associazione ad un valido nutrizionista.

http://www.reteimprese.it/laboratorioamatomolfetta

L’Omocisteina è un aminoacido prodotto nel nostro organismo in seguito alla conversione biochimica della metionina. La metionina è un aminoacido essenziale regolarmente consumato all'interno della dieta.
 
L’omocisteina può a sua volta seguire due vie metaboliche una che porta alla formazione di cisteina in presenza di vit. B6 e l’altra nuovamente in metionina in presenza di Folati (vit. B9) e vit. B12; è da evidenziare che in questi processi metabolici gioca un ruolo di rilievo anche la Riboflavina (vit. B2).
 
La cisteina può essere poi associata all’acido glutammico e alla glicina per formare il Glutatione con potere antiossidante e chelante-disintossicante nei confronti dei metalli pesanti quali piombo, cadmio, mercurio e alluminio.
 
La metionina può essere metabolizzata in presenza di ATP in S-Adenosil-Metionina (SAMe) con proprietà antidepressive (viene considerato un utile antidepressivo naturale), antiartritica ed epatoprotettiva (vedi slide). Infatti il SAMe è il principio attivo del farmaco Samyr.
 
Quando per cause patologiche, per stile di vita scorretto o assunzione di farmaci particolari (vedi slide) il metabolismo dell’omocisteina viene alterato si ha aumento di questa sostanza in circolo che determina la condizione di Iperomocisteinemia a cui sono correlate una serie di condizioni patologiche.
 
Infatti l’omocisteina è sempre più riconosciuta come un importante fattore di rischio per:
 
- Patologie cardiovascolari con associato rischio di ictus e infarto a causa della aterosclerosi che viene a crearsi; l’omocisteina sembra infatti avere un potere aterogeno superiore a quello del colesterolo in quanto è in grado di convertire il colesterolo in colesterolo LDL ossidato che sappiamo essere una forma molto più pericolosa, con danneggiamento del rivestimento interno delle arterie e conseguente loro ispessimento e irrigidimento;
 
- Patologie cerebrali associate a demenza e Alzheimer; sembra confermato il ruolo chiave dell’omocisteina quale fattore predittivo di sviluppo di demenza;
 
- Donne con elevati livelli di omocisteina hanno più difficoltà a concepire, sono a rischio di aborti precoci ripetuti e hanno due volte più probabilità di avere complicazioni durante la gravidanza stessa.
 
- L'osteoporosi è stata fortemente associata a elevati livelli di omocisteina. Le donne in post-menopausa sono a rischio di bassi livelli di estrogeni e questo sembra determinare aumenti di omocisteina stessa;
 
- L’aumento dell’omocisteina sembra essere connesso anche con il diabete: è stato visto che i diabetici con iperomocisteinemia presentano rischio di mortalità entro 5 anni aumentato di ben 80% rispetto ai non-diabetici anch’essi con omocisteina alta;
 
- Performance ridotte, bassa concentrazione, emicrania e impotenza sembrano inoltre essere correlate agli alti dosaggi di questa sostanza.
Si sta facendo sempre più comune l’osservazione che dosare l’omocisteina sia un modo accurato per determinare la salute oggi e prevedere le future predisposizioni a malattie più tardi nella vita e che la chiave per una vita lunga e sana sia quella di mantenere il livello di omocisteina verso il basso e quello di glutatione verso l’alto.
 
Si considerano range di normalità valori di omocisteina compresi tra 5 e 17 μmol/l. E’ però opportuno notare che l’OMS ha posto il valore di 13 μmol/l quale soglia massima per questa sostanza per cui:
- Uomini fino a 13 μmol/l
- Donne fino a 10.1 μmol/l
- Ragazzi fino a 14 anni 11.3 μmol/l
 
Come si può notare la via per abbassare i livelli di omocisteina, quando questi non sono determinati da malattie genetiche o altre patologie metaboliche, è quella di potenziare la dieta con alimenti ricchi in vitamine del gruppo B specialmente di acido folico.
In presenza di omocisteina alta è sconsigliabile il ‘fai da te’ con l’assunzione di integratori vitaminici casuali, ma è necessario il medico in associazione ad un valido nutrizionista.

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