Come luce
nuova appari, senza regole,
oltre la noia di questa mia prigionia,
nel traffico convulso dei miei battiti,
nell'insana metamorfosi dei miei pensieri.
Dietro vetri rigati dalla pioggia
segno confini in tracciato irregolare
come un bimbo che l'imbarazzo sfuggir vorrebbe
al senso d'un verbo sfumato sottovoce.
Ti sento dentro me, nel centro delle mie idee,
oltre la noia di questa mia prigionia,
nel traffico convulso dei miei battiti,
nell'insana metamorfosi dei miei pensieri.
Dietro vetri rigati dalla pioggia
segno confini in tracciato irregolare
come un bimbo che l'imbarazzo sfuggir vorrebbe
al senso d'un verbo sfumato sottovoce.
Ti sento dentro me, nel centro delle mie idee,
così mi
pongo in versi, che strofa non esprima
del mio quotidiano vivere, e faccio scudo e arma
per aprir la strada tra mille muri spenti.
Tanto è più forte il mio pensiero al lessico
che vedo cumuli d'ombra brillar di propria luce
nel numerico e immateriale spazio affollato,
dove il tutto è solo forma che si antepone al vero.
@Copyright 2013 - V. Massimo Massa
del mio quotidiano vivere, e faccio scudo e arma
per aprir la strada tra mille muri spenti.
Tanto è più forte il mio pensiero al lessico
che vedo cumuli d'ombra brillar di propria luce
nel numerico e immateriale spazio affollato,
dove il tutto è solo forma che si antepone al vero.
@Copyright 2013 - V. Massimo Massa
Coglier
l'ombra che al viso tuo si erge,
è lesinar
ragione al muto apparir.
Or son dolce
or son duro,
dosar virtù
m'alterno.
Ma se il
fiato tuo
al mio
s'accosta,
l'anima nuda
vedrai.
Vestir
d'immagine non incanta.
Depositare
magia è l'arte sua.
Udir dovrai
per altre vie.
Brividi e
battiti ne fa un gran uso,
che
l'emozionar è norma.
Verbo non
serve
fin che al
cor tuo
l'amor stringe.
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